Politici inqualificabili salvano la truffa dei CIP6
Scritto da M. Bolognini   
sabato 21 luglio 2007

(in coda il contributo di Gianluigi Salvador e la tabella del WWF sui CIP6)

CIP 6, LO SCANDALO CONTINUA
SOLO UNA PAROLA ....... VERGOGNA !!!!!


Politici nocivi e truffaldini, non vengono in mente altre definizioni.
Giovedì 19 luglio il Senato ha accantonato l'emendamento alla Legge
Comunitaria 2007 che tentava di limitare lo scandalo dei finanziamenti CIP 6 ai soli "impianti realizzati ed operativi".



In allegato è riportato il testo ed il resoconto delle sedute del 18 e del 19 luglio, si prega di leggere quello che hanno detto Vegas, Matteoli, Mannino, Barbato, Buttiglione, Polleri, Girfatti, Mugnai, Grillo, Ciccanti, Pastore.
Queste persone forse si ritengono essere bravi cristiani ( o bravi italiani, o bravi padani )...
Viene in mente solo la parola, vergogna, vergogna, vergogna....
Impagabile anche la ministro Bonino....Emma come si chiama o sarebbe meglio definirla Pilato?
Sodano e la De Petris, unici a parlare di una maggioranza che non esiste, hanno dato la loro testimonianza, nobile ed inutile...
Nessuna campagna, adeguata di Verdi, Prc o altri "partiti amici"..
Niente dagli ambientalisti e dagli ecologisti, più o meno democratici, sempre più succubi ed instupiditi dall'ecocapitalismo con le sue priorità "emissive".
Fare conoscere, fare conoscere che cos'è questa classe politica, che cos'è la cultura ambientale in Italia
salute
Michelangiolo Bolognini

8.200 (testo 2)
IL RELATORE
Accantonato
Sostituire l'articolo con il seguente:
«Art. 8. - 1. Ai fini della piena attuazione della direttiva 2001/77/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 settembre 2001, con particolare riferimento all'articolo 2 della direttiva medesima, i finanziamenti e gli incentivi di cui al secondo periodo del comma 1117 dell'articolo 1 della legge 27 dicembre 2006 n. 296 sono concessi ai soli impianti realizzati ed operativi.
2. La procedura del riconoscimento in deroga del diritto agli incentivi di cui al comma 1118 dell'articolo 1 della legge 27 dicembre 2006 n. 296, in via prioritaria per gli impianti in costruzione, è completata dal Ministro dello sviluppo economico inderogabilmente entro tre mesi dall'entrata in vigore della presente legge».

Legislatura 15º - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 197 del 18/07/2007

…….PRESIDENTE. Passa all'esame dell'articolo 8 e degli emendamenti ad esso riferiti.

VEGAS (FI). L'emendamento 8.100 mira a sopprimere l'intero articolo proposto dalla Commissione che interviene in una materia, quella degli incentivi agli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, che è stata già regolata ed ampiamente approfondita nel corso dell'esame della legge finanziaria e su cui non è opportuno intervenire nuovamente. Coglie l'occasione per rimarcare l'assenza dall'Aula del ministro Bonino, che impedisce l'espressione chiara del parere del Governo sugli emendamenti posti in votazione. (Applausi dai Gruppi FI, UDC, AN e LNP).

PRESIDENTE. La Presidenza ha già sollecitato il vice ministro Danieli affinché contatti il ministro Bonino, per assicurarne la presenza in Aula.

MATTEOLI (AN). Chiede di aggiungere la propria firma all'emendamento 8.101 soppressivo dell'articolo 8, che interviene sul tema dei cosiddetti incentivi CIP6 già a lungo dibattuto nell'Aula del Senato. Dall'approvazione dell'articolo deriverebbe un forte aumento del costo dello smaltimento dei rifiuti, mentre le banche che hanno già finanziato i termovalorizzatori in via di realizzazione, venendo meno gli incentivi previsti, potrebbero decidere di rinegoziare i finanziamenti accordati o di negarli del tutto, creando così situazioni di enorme difficoltà nella gestione del ciclo dei rifiuti analoghe a quelle che si sono registrate in Campania. Inoltre l'obbligo del concerto tra il Ministro dello sviluppo economico e il Ministro dell'ambiente, in caso di disaccordo tra i due potrebbe paralizzare la concessione delle deroghe previste.

MANNINO (UDC). Concordando con le argomentazioni illustrate dal senatore Matteoli, ricorda in particolare la difficile situazione che si verrebbe a creare in Sicilia a seguito dell'approvazione della norma che impedirebbe la realizzazione di impianti già finanziati dal sistema bancario. Invita i senatori della maggioranza a rivedere il proprio orientamento su una modifica imposta dall'ala più radicale dello schieramento.

BARBATO (Misto-Pop-Udeur). L'approvazione dell'articolo 8 potrebbe far registrare un ulteriore peggioramento della situazione emergenziale campana, dal momento che esso renderebbe più difficile anche il completamento e la messa in opera dell'inceneritore di Acerra. Chiede dunque alla maggioranza di riflettere su un articolo incoerente rispetto ad altre disposizioni precedentemente approvate, primo fra tutti il decreto-legge sull'emergenza rifiuti in Campania. (Applausi dal Gruppo Misto-Pop-Udeur).

BUTTIGLIONE (UDC). Dall'approvazione della norma potrebbero scaturire enormi difficoltà nella gestione dei rifiuti in Sicilia e in Piemonte, come si evince anche dalle dichiarazioni del sindaco di Torino. Ricorda inoltre che la legge n. 11 del 2005 ha dato al Ministro competente un significativo potere di coordinamento e forti responsabilità in materia di politiche europee e che dunque l'assenza del ministro Bonino in occasione della discussione sulla legge comunitaria rappresenta una vera e propria offesa al Senato, che ha il diritto di interloquire con un Ministro nel pieno dei propri poteri, che goda la piena fiducia della maggioranza a cui appartiene. (Applausi dai Gruppi UDC e FI).

PRESIDENTE. Annuncia il prossimo arrivo in Aula del ministro Bonino.

POLLEDRI (LNP). Dopo aver sottolineato che anche in Lombardia possono verificarsi problemi a seguito dell'eventuale approvazione dell'articolo 8, ricorda che un'interpretazione estensiva della norma sui cosiddetti incentivi CIP6 è stata utile per un rinnovamento del settore petrolchimico. Ora è opportuno che per il futuro vengano concessi finanziamenti solo agli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. L'articolo in esame, però, incide negativamente anche sugli impianti di termovalorizzazione in via di completamento, cagionando così un danno alle società che li gestiscono e ai loro azionisti e rendendo più difficile lo smaltimento di rifiuti in alcune Regioni italiane. Per questo chiede di aggiungere la propria firma agli emendamenti soppressivi dell'articolo 8. (Applausi dai Gruppi LNP e FI).

SODANO (RC-SE). L'articolo 8 pone finalmente rimedio a quella che è stata definita una truffa legalizzata: l'utilizzo degli incentivi Cip6, cioè di contributi finanziati con la bollette e destinati ad impianti che utilizzassero fonti energetiche rinnovabili, per costruire invece impianti alimentati da fonti cosiddette assimilabili. La norma corregge un errore della legge finanziaria e la sua collocazione nell'ambito della legge comunitaria è giustificata non solo dagli obiettivi del protocollo di Kyoto ma anche dalle procedure di infrazione in corso per distorsione della concorrenza. La prevista potestà di deroga non sopprime gli impegni precedentemente contratti, ma rende finalmente applicabile una norma che pone fine ad un'anomalia italiana. (Applausi dal Gruppo RC-SE e SDSE. Congratulazioni).

DE PETRIS (IU-Verdi-Com). L'articolo 8 consente di porre fine ad una situazione scandalosa, per la quale un ristretto numero di società ha beneficiato impropriamente di fondi destinati alle fonti di energia rinnovabili. La potestà di deroga non rappresenta una novità e consentirà di evitare i problemi paventati negli interventi critici nei confronti dell'articolo 8, che adegua la normativa italiana a quella europea. Peraltro è sempre più evidente che i termovalorizzatori non sono una valida soluzione al problema dello smaltimento dei rifiuti e che la costruzione di un impianto non implica la gestione efficiente dello stesso. (Applausi dal Gruppo IU-Verdi-Com).

GIRFATTI (DCA-PRI-MPA). L'articolo 8 ripropone un vecchio emendamento, presentato dai senatori Sodano e De Petris e diretto contro il termovalorizzatore di Acerra. Le assicurazioni fornite dai colleghi rispetto agli impianti giù autorizzati non sono perciò convincenti. (Applausi dal Gruppo FI).

MUGNAI (AN). Per evitare disparità di trattamento ingiustificate, che sono destinate a generare un contenzioso oneroso per lo Stato, l'emendamento 8.103 prevede che per gli impianti autorizzati, compresi quelli in costruzione, continuano ad applicarsi i finanziamenti e gli incentivi previsti dalla legge. Ciò eviterà allo Stato di subire le conseguenze delle azioni giudiziarie che legittimamente intenterebbero le società danneggiate ed escluderà l'utilizzo arbitrario del potere di deroga da parte dei Ministri competenti in relazione a situazioni del tutto assimilabili. (Applausi dal Gruppo AN e del senatore Biondi).

STRACQUADANIO (DCA-PRI-MPA). Anche alla luce di iniziative preannunciate da esponenti Radicali per rendere più trasparente l'attività parlamentare, chiede che la seduta sia sospesa in attesa che giunga in Aula il ministro Bonino. (Applausi dal Gruppo FI e dei senatori Maffioli e Coronella).

PRESIDENTE. Il Governo può essere rappresentato in Parlamento anche da un Sottosegretario: la Presidenza ha già sollecitato l'intervento del Ministro, ma non può sospendere la seduta.

GRILLO (FI). Il fatto che in passato siano stati previsti contributi troppo generosi a favore di petrolieri non giustifica la possibilità di derogare alla legge. I termovalorizzatori sono realizzati con il project financing e la possibilità di revocare i contributi pubblici rischia di compromettere accordi già raggiunti e di provocare una crisi in una regione come la Calabria, dove il sistema di smaltimento di rifiuti ha funzionato fino ad oggi. E' perciò opportuno modificare l'articolo 8 per tutelare i contratti già sottoscritti ed evitare un contenzioso analogo a quello che si è prodotto nell'alta velocità. (Applausi dal Gruppo FI).

PRESIDENTE. Ricorda che i tempi della discussione sono stati contingentati e sono in via di esaurimento.

CICCANTI (UDC). Condivide le preoccupazioni già espresse sul trattamento diseguale di situazioni analoghe. Alcuni dei termovalorizzatori autorizzati utilizzano fonti di energia sostenibili e la revoca in corso d'opera dei contributi preventivati nell'ambito del project financing mina la credibilità delle istituzioni.

POSSA (FI). L'articolo 8 è estraneo alla legge comunitaria e lede i diritti degli imprenditori, che avranno titolo per rivalersi nei confronti dello Stato. La previsione di una deroga contrasta inoltre con la raccomandazione europea di varare norme trasparenti e non discriminatorie. (Applausi dai Gruppi FI, AN e UDC).

BATTAGLIA Antonio (AN). Se in Aula fosse presente il Ministro, il Governo potrebbe essere a conoscenza degli accordi che il Presidente del Consiglio ha preso con il Presidente della Regione Sicilia in ordine alla costruzione di termovalorizzatori. L'articolo 8, prevedendo il concerto con il Ministro dell'ambiente per l'esercizio della potestà di deroga, ha intenti meramente dilatori e fornisce una prova ulteriore del prevalere in seno al Governo delle posizioni della sinistra radicale. (Applausi dai Gruppi AN, FI, UDC e LNP).

PASTORE (FI). L'inserimento delle disposizioni di cui all'articolo 8 tra i provvedimenti di natura comunitaria è un atto strumentale, che dovrebbe essere valutato dalla Presidenza sotto il profilo dell'ammissibilità. Peraltro la definizione del tipo di impianti interessati dai finanziamenti, che appare chiaramente restrittiva, è oggetto di interpretazioni estensive da parte degli esponenti di alcuni settori della maggioranza: chiede pertanto al relatore e al Governo (che però al momento non è presente con rappresentanti competenti in materia) di fare chiarezza. (Applausi dal Gruppo FI e dei senatori Stracquadanio e Polledri).

PRESIDENTE. Dispone l'accantonamento dell'articolo 8 e dei relativi emendamenti, rammaricandosi per l'assenza dei rappresentanti del Governo competenti in materia.

Legislatura 15º - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 198 del 19/07/2007

PRESIDENTE. Ricorda che nella seduta pomeridiana di ieri sono stati accantonati gli emendamenti riferiti all'articolo 8 e il voto finale dello stesso articolo.
Dà lettura della lettera inviata dal ministro Bonino al Presidente del Senato, in cui si puntualizza che la sua assenza dall'Aula durante la seduta pomeridiana di ieri era dovuta ad inderogabili impegni istituzionali (v. Resoconto stenografico).
BONINO, ministro del commercio internazionale e ministro per le politiche europee. Conferma il contenuto della missiva, sottolineando l'importanza della sua presenza in qualità di Ministro del commercio internazionale nel pomeriggio di ieri alla riunione della Commissione mista Italia-Quatar (precedentemente rinviata per due volte), in cui si sono trattate rilevanti questioni, tra cui quella del rigassificatore di Rovigo. Tale impegno era stato programmato prima dell'inserimento all'ordine del giorno del disegno di legge comunitaria e ringrazia dunque i Sottosegretari che l'hanno sostituita in Aula, ricordando che nell'Esecutivo non c'è alcun Sottosegretario che abbia specifica competenza sulle politiche europee. (Applausi dai Gruppi Ulivo e IU-Verdi-Com).
STRACQUADANIO (DCA-PRI-MPA). Chiede al Ministro se i motivi che hanno causato i due precedenti rinvii dell'incontro con la delegazione del Quatar fossero più importanti della discussione in Aula del disegno di legge comunitaria e rileva che il Governo avrebbe potuto essere rappresentato dalla Presidenza del Consiglio piuttosto che da Sottosegretari con deleghe non attinenti alla politica comunitaria. Il Ministro avrebbe inoltre potuto avvertire la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi del suo impegno pregresso, evitando così la calendarizzazione della legge comunitaria nella seduta pomeridiana di ieri. Si sta dunque tentando di mascherare una crisi politica all'interno della maggioranza, apertasi con il dissenso del ministro Bonino in tema di riforma previdenziale e testimoniata tanto dalla sua assenza nella seduta di ieri quanto dalle reiterate mancanze del numero legale all'inizio della seduta odierna. (Applausi dai Gruppi DCA-PRI-MPA e FI).
VEGAS (FI). Vista l'assenza del Ministro nella seduta di ieri, sarebbe stata una scelta saggia interrompere il dibattito, in cui si è avvertita la mancanza di un contributo significativo da parte del Governo in sede di espressione del parere sugli emendamenti, tra l'altro riguardanti norme assai rilevanti come l'articolo 8 sui cosiddetti incentivi CIP6. (Applausi dal Gruppo FI).
BUTTIGLIONE (UDC). Pur prendendo atto dell'importanza dell'incontro con la delegazione del Qatar, ritiene che l'interlocuzione di un Ministro con il Parlamento debba avere priorità assoluta. Quanto accaduto dimostra invece che non viene dato il giusto rilievo al dibattito sulla legge comunitaria e sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, che viene considerata alla stregua di un mero adempimento burocratico, senza considerare l'incidenza della politica comunitaria su tutte le grandi questioni di politica nazionale, a cominciare dal tema previdenziale che ha visto protagonista negli ultimi giorni proprio il ministro Bonino. Si affaccia dunque il sospetto che l'assenza del Ministro fosse dovuta al suo imbarazzo nel rappresentare in Aula un Governo in palese difficoltà, con cui evidentemente non si sente in sintonia. (Applausi dal Gruppo UDC).
SCHIFANI (FI). La discussione del disegno di legge comunitaria ha sempre beneficiato di un confronto non conflittuale tra le parti politiche, per il comune e doveroso impegno nell'adeguamento dell'ordinamento italiano alla normativa europea. Per la prima volta purtroppo ciò non avviene, a causa del fatto che il testo risulta appesantito da norme di delega e da disposizioni di grande rilievo politico, ad esempio in materia ambientale, che sarebbe stato più corretto discutere ed approfondire in altra occasione, garantendo l'intervento delle Commissioni competenti. Se avesse avuto esatta contezza di tale situazione, in sede di Conferenza dei Presidenti dei Gruppi avrebbe votato contro la calendarizzazione del disegno di legge: chiede dunque di espungere dal testo le norme che, per la loro specifica valenza, meriterebbero maggiore approfondimento parlamentare. (Applausi dal Gruppo FI).
POLLEDRI (LNP). Le qualità del ministro Bonino sono senz'altro apprezzabili, ma nella sua lettera vengono palesemente sottaciute le evidenti difficoltà della maggioranza, evidenziate anche dall'assenza dall'Aula all'inizio della seduta dei senatori di Rifondazione Comunista. Appare inoltre offensivo che il Ministro abbia preferito incontrare i rappresentanti di uno Stato estero sottraendosi al confronto con quelli dello Stato italiano, facendosi sostituire da Sottosegretari impreparati a sostenere un dibattito nel merito di un provvedimento che incide pesantemente sui diritti dei cittadini e in campo economico. Ricorda in particolare la rilevanza dell'articolo 31, che contiene una delega al Governo in materia di giustizia che limita il fondamentale diritto di proprietà e l'articolo 8, in materia dei cosiddetti incentivi CIP6. Chiede infine al ministro Bonino, che ha citato il proprio impegno a proposito del rigassificatore di Rovigo, perché non si registri la stessa solerzia nel risolvere una situazione analoga in Puglia. (Applausi dal Gruppo LNP).
MATTEOLI (AN). Premesso che il Ministro è stata cortese nel giustificare la propria assenza, rileva che nella seduta di ieri si è svolta una vivace discussione sull'articolo 8, il cui inserimento nella legge comunitaria ha provocato imbarazzo all'interno della stessa maggioranza. Questa mattina è stato distribuito il testo dell'emendamento 8.200 (testo 2), presentato dal relatore, che riformula l'articolo 8. Chiede alla Presidenza di sospendere la seduta per consentire ai senatori della opposizione di presentare subemendamenti. (Applausi dai Gruppi AN e FI).

D'ALI' (FI). Chiede conferma alla Presidenza dell'avvenuto accantonamento dell'emendamento 5.0.60.
PRESIDENTE. L'emendamento 5.0.60 è inserito nel fascicolo delle proposte di modifica che sono state accantonate. Alla Presidenza del Senato non sfuggono gli elementi di difficoltà politica emersi durante l'esame della legge comunitaria, ma l'equivoco spiacevole della seduta di ieri, che ha comportato un rallentamento dei lavori, è stato chiarito dalla lettera del Ministro. Al senatore Schifani fa notare che il disegno di legge comunitaria è stato esaminato a lungo in Commissione e non è plausibile che i Gruppi non siano informati del suo contenuto.
Riprende l'esame degli articoli del disegno di legge comunitaria nel testo proposto dalla Commissione, passando all'esame dell'articolo 27 e del relativo emendamento.
Commenti
E pensare che il "governo" non riesce a trovare 900 Mln di € annui per sistemare il problema delle pensioni....
scritto da da Gianluigi Salvador, luglio 22, 2007

Gentili interlocutori,
vi allego questo riepilogo integrato con i costi unitari dei CIP6 2005 2006.
Era allegato a una comunicazione di FISE (i calcoli sui costi unitari sono miei).

Qualche mio commento:
1 - A fonti assimilate, biomasse incenerite e rifiuti vengono vergognosamente erogati in totale 5.497.578.000 € pari all' 89.9% del totale erogato (6.119.798.783 €).
Alle rinnovabili vere (eolico, geotermico, idroelettrico, maree) vanno solo 461.927.000 € pari al 10.01% del totale erogato.
2 - Stante le battaglie che i "sinistri" hanno fatto in parlamento, gli incentivi alle assimilate ed agli inceneritori sono cresciuti ulteriormente dal 2005 al 2006 (da 4.972 Mln/€ a 5.497 Mln/€ pari a 10.6 % sull'anno precedente).
Questi incentivi impropri sono cresciuti inesorabilmente dal 1992 e purtroppo a mio parere cresceranno ancora..... E pensare che il "governo" non riesce a trovare 900 Mln di € annui per sistemare il problema delle pensioni....
3 - Dal 2005 al 2006 sono vergognosamente aumentati i prezzi unitari (€/kWh) pagati all'incenerimento ed alle assimilate per produrre una certa quantità di energia elettrica (KWh/€). In sostanza ora si paga di più (nella nostra bolletta elettrica alla voce A3) per avere di meno, anche bruciando queste porcherie.
4 - Le vere fonti energetiche alternative non decolleranno mai nell'italietta se non si invertirà il paradigma della crescita che riempie sempre la bocca dei destrini e dei sinistrini. Dobbiamo pensare seriamente ad una decrescita. Questo modello di sviluppo sta svuotando il sottosuolo e inquinando il suolo e il soprasuolo. Noi siamo come "mortadella" dentro un sandwich: rischiamo di sparire auto-mangiati dalla nostra stessa avida bocca.
Cordiali saluti

Gianluigi Salvador

allegato

http://www.noinceneritori.org/index.php?option=com_docman&task=doc_view&gid=83



busy
Ultimo aggiornamento ( domenica 22 luglio 2007 )