Da domani venerdì 20 luglio 2007 l'Inceneritore di Montale PT gestito dal CIS sarà chiuso per effetto dell'ordinanza odierna del sindaco Razzoli che ha preso atto della pubblicazione dei dati di ARPAT sui controlli sulle emissioni dell'impianto effettuati lo scorso maggio. Le emissioni delle diossine sono risultate ben sei volte superiori ai limiti di legge.
Questi dati preoccupanti rendono purtroppo ragione alle richieste dei Comitati della Piana che da anni chiedono tempi certi per la chiusura definitiva dell'inceneritore di Montale, e ritengono assurda la spesa pubblica (finanziata con le nostre tasse) di 28 milioni di euro per il suo attuale ampliamento.
Altrettanto assurda è l'intervista di oggi del sindaco Razzoli all'agenzia governativa greenreport laddove afferma : "l'episodio di oggi dimostra che il nostro inceneritore è costantemente monitorato e che i controlli funzionano e che come abbiamo sempre detto in caso di problemi o dubbi gli amministratori sono pronti immediatamente a chiudere l'attività".
Riteniamo che se quei controlli fossero costanti, ed invece sono rarissimi, l'inceneritore di Montale starebb sempre chiuso. Il Sindaco tutela per legge la salute dei cittadini con i fatti e non con l'imbonimento delle parole. Sulla base dei fatti questo sindaco deve andare a casa. Che la Fiorella Alunni gli stia preparando un posto?
Commenti
scritto da Fabio Roggiolani Verdi, luglio 19, 2007
Firenze 19 luglio ‘07
“Una notizia purtroppo gravissima e che conferma la
pericolosità degli inceneritori e la instabilità delle loro emissioni.
ha dichiarato Fabio Roggiolani , consigliere regionale VERDI e Presidente della Commissione Sanità del Consiglio Regionale - Già nel 2005 pur in linea con la vecchia normativa sulle diossine si notava che non sarebbe riuscito a rientrare dentro i parametri della normativa che di li a poco sarebbe entrata in vigore e infatti nel 2006 a febbraio era risultato di nuovo fuori limite, ma pochi mesi dopo ancora controllato appariva dalle analisi dentro i parametri previsti; ora di nuovo la doccia freddissima ovvero che nei prelievi effettuati nel mese di maggio, proprio nei giorni in cui effettuavo la visita davanti all’impianto si è sforato il limite di oltre sei volte passando da rilevamenti consentiti di 0,1 a 0,6.
Ringrazio l’Arpat per la precisione e la puntualità
delle analisi, è il momento dei controlli su tutti i terreni circostanti e sui venti prevalenti che hanno soffiato in quei giorni e nei giorni successivi per capire quali e quante diossine si sono depositate sui terreni e quali sono le conseguenze per le popolazioni che vivono intorno all’impianto.
Si dimostra quanto è stata inutile la polemica del sindaco nei miei
confronti quando mi tacciò di superficialità per aver dichiarato che io
non avrei comprato una casa nei dintorni dell’inceneritore.
Lo sforamento è grave , gravissimo, - ha concluso Roggiolani - occorre
una task force di Agenzia regionale di Sanità,dipartimento di prevenzione dei luoghi di lavoro e Asl di Pistoia per effettuare tutti
i controlli sulla popolazione necessari dopo un episodio di questa
gravità.”
scritto da Verdi Regione Toscana, luglio 19, 2007
Chiusura Inceneritore di Montale.
“Verdi: ora bloccare i progetti di ampliamento, e puntare sulla raccolta differenziata spinta per diminuire il fabbisogno di impianti sull’intera area Firenze Prato Pistoia”
I Verdi, soddisfatti per la chiusura dell’inceneritore di Montale, invitano le istituzioni e le aziende responsabili del ciclo dei rifiuti a trarre i dovuti insegnamenti e le necessarie conseguenze da questa
vicenda.
“Innanzitutto dicono i due portavoce regionali Mauro Romanelli e Daniela Morra che gli inceneritori sono altamente pericolosi per la salute pubblica, e instabili nella loro attività di emissione, quindi non
sono una soluzione ormai più praticabile per lo smaltimento finale dei rifiuti, visto che esistono ormai alternative tecnologiche consolidate, meno inquinanti, meno costose, con maggior recupero energetico”
“Inoltre proseguono i due esponenti verdi che quell’area e quei cittadini, ormai provati materialmente e psicologicamente dal sospetto, oggi divenuto certezza, di dover convivere con emissioni
velenose, non possono certamente sopportare, né la costruzione di un altro impianto in area limitrofa, il sempre incombente impianto del Calice, rimandato ma non del tutto cancellato, né l’ampliamento
dell’impianto stesso di Montale”
“Si deve quindi ripartire concludono Romanelli e Morra - dalle importanti risorse che la Giunta Regionale ha recentemente stanziato per lo sviluppo della raccolta differenziata spinta sull’area vasta
Firenze Prato Pistoia, accelerando l’iter per realizzare un unico ambito gestionale, al fine di rendere necessari un numero minore di impianti, che
dovranno essere realizzati con le migliori tecnologie che escludono l’incenerimento, e situati in zone meno impattanti di quelle attualmente previste, dalla piana fiorentina, area ad altissima criticità ambientale e
sociale, a Selvapiana nel Comune di Rufina, sito di produzioni biologiche di alto pregio, oltrechè cassa di espansione del fiume Sieve”
scritto da David Scatragli, luglio 20, 2007
Direttamente coinvolto, perché di montale, vorrei far notare a quanti in questi giorni vengono a Montale per vedere i concerti,certi di respirare aria buona al parco Passando lungo la nuova strada che collega montemurlo a montale si può vedere quante colture ci sono.
Grano appena tagliato, girasole in fase di maturazione e crescita, uliveti che occupano un grande spazio, vigneti importanti, frutteti che già da qualche tempo sono maturi e altri in fase di maturazione. La gente compra e mangia ..senza tralasciare gli orti privati
Da quanto tempo cadono su queste colture diossina o furani? Da quanto tempo si mangia frutta alla diossina e olio ai furani?
Come mai su i giornali, li cito, il tirreno ha dato lo spazio a questa vicenda uguale a quello che si può dare ad un piccolo necrologio.
La nazione cronaca di prato ha scritto qualcosa in più ma poco e la nazione cronaca di pistoia ha dedicato una intera pagina la III con un elogio al sindaco di montale che ha chiuso tempestivamente l'impianto
TEMPESTIVAMENTE QUANTO????? Abbiamo respirato e stiamo respirando diossine da settimane per non dire da 30 anni.
Quali sono le rilevazioni delle centraline?
Non mi sono mai schierato ma questa volta non posso fare a meno FACCIAMOCI SENTIRE CON FORZA!!
David Scatragli
consigliere comunale di Montale per FI
scritto da FERRANTI - NICCOLAI - MANTELLASSI (FORZA ITALIA): , luglio 20, 2007
"Dopo quanto accertato ieri è necessario che ci sia una presa di coscienza da parte della politica. Chiederemo al Sindaco Sabrina Gori e
all'Assessore Mauro di riferire, secondo quanto disposto dall'art. 24 del regolamento comunale, in Consiglio sulla situazione grave ed allarmante che si sta verificando. Una richiesta di Consiglio Comunale non solo per ascoltare i due esponenti dell'amministrazione quarratina ma anche per sottoporre all'attenzione del consiglio una mozione che chiederà specificatamente la rinuncia e la ferma opposizione al raddoppio dell'inceneritore di Montale che danneggia la salute dei nostri cittadini.
I rapporti e gli studi sono chiari e allarmanti sia da parte degli ordini dei medici che dell'ARPAT. Quindi noi siamo fermamente convinti che si debba prima di tutto tutelare un diritto sancito costituzionalmente ovvero la tutela della salute del cittadino. La sinistra oggi non si può sottrarre alle proprie responsabilità. Ad un secco rifiuto, qualora la maggioranza si nascondesse dietro a cavilli regolamentari, seguirà a settembre, secondo l'articolo 23 comma 6 dello statuto comunale, una raccolta di firme per indire un referendum sul raddoppio dell'inceneritore che impegni giunta e sindaco a contrapporsi a questo dannoso atto nocivo per la salute dei cittadini."
