Il rispetto delle regole: Calenzano
Scritto da msirca   
domenica 22 aprile 2007

(nessun rispetto per le regole del buon senso ma nemmeno delle regole scritte, ovvero ancora una volta "è il finanziamento che giustifica l'opera", ndr)

 

-.....cioè che non è stata fatta nessuna valutazione sul rischio di incidenti rilevanti. Infatti nel verbale si fa riferimento esclusivamente al Decreto Ministeriale 4 maggio 1998 e al DPR n. 37 del 1998, che però riguardano solo la prevenzione degli incendi. Invece nessun cenno viene fatto alla “Legge Seveso” (D.Lgs. 17 agosto 1999 n. 334), che si occupa appunto del “rischio di incidenti rilevanti”.-

COMITATO DI COORDINAMENTO CONTRO IL POLO ESTRATTIVO DI CALENZANO
Recapito: Via Collina di Sopra n. 47, Località Legri -  50041  CALENZANO  (FI)

Posta Elettronica: cccpec@inwind.it  - 

Sito Internet:  http://spazioinwind.iol.it/cccpec/  

COMITATO PER L’AMBIENTE AREA EX ROLLER

Recapito: Via del Saccardo 50 c/o Circolo MCL “La Concordia” - 50041  CALENZANO  (FI)

Posta elettronica: Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo  

 

 

 

COMUNICATO STAMPA   -   Calenzano, 20 aprile 2007. 

 

INQUIETANTE SORPRESA SUL “COGENERATORE” (ALIAS INCENERITORE) DI CALENZANO: LA PROVINCIA DI FIRENZE L’HA AUTORIZZATO SENZA VALUTARE NE’ IL RISCHIO DI INCIDENTI RILEVANTI, NE’ DA DOVE SI PRENDERA’ IL COMBUSTIBILE NECESSARIO.  Le preoccupazioni e i dubbi che i nostri due Comitati hanno avanzato sulla realizzazione del “cogeneratore” (alias inceneritore) di Calenzano stanno purtroppo trovando delle inquietanti conferme. A partire dalla semplice lettura degli atti ufficiali delle varie Amministrazioni coinvolte.Infatti è proprio esaminando uno di questi atti, il verbale della “conferenza dei servizi” del 12 giugno 2006, che abbiamo scoperto due allarmanti lacune nell’autorizzazione concessa dalla Provincia di Firenze per la realizzazione dell’impianto.Andiamo con ordine. La “conferenza dei servizi” è la riunione ufficiale tra l’Amministrazione che deve rilasciare l’autorizzazione, in questo caso la Provincia di Firenze, e tutte le altre Amministrazioni che devono esprimere i loro pareri.Nel verbale del 12 giugno 2006 alle pagine 7 e 8 si riporta il parere dell’ARPAT - “Servizio Sub-Provinciale ARPAT Mugello Piana di Sesto”. Ed ecco comparire la prima grave lacuna. Scrive infatti l’ARPAT:«Preso atto, secondo quanto indicato nella conferenza dei servizi, che l’approvvigionamento della risorsa, le modalità organizzative e la gestione della raccolta e relativo conferimento dell'impianto non sarebbero oggetto di esame di questa conferenza dei servizi, si omette l'istruttoria sugli aspetti sopra citati».

Tradotto dal burocratese: l’ARPAT afferma che nella riunione non si è parlato né di che cosa verrà bruciato nell’impianto, né da dove verrà questo combustibile, né come verrà raccolto e trasportato. Si tratta senza dubbio di una grave omissione: come si fa ad autorizzare un impianto se non si affronta il problema di come e con che cosa lo si alimenta ?

L’ARPAT precisa inoltre che non si sono esaminati questi problemi «secondo quanto indicato nella conferenza dei servizi». Sarebbe interessante sapere “chi” ha «indicato», cioè deciso, che di queste cose non si dovesse parlare. Proseguendo nella lettura di questo verbale emerge anche un’altra ancor più grave lacuna, cioè che non è stata fatta nessuna valutazione sul rischio di incidenti rilevanti. Infatti nel verbale si fa riferimento esclusivamente al Decreto Ministeriale 4 maggio 1998 e al DPR n. 37 del 1998, che però riguardano solo la prevenzione degli incendi. Invece nessun cenno viene fatto alla “Legge Seveso” (D.Lgs. 17 agosto 1999 n. 334), che si occupa appunto del “rischio di incidenti rilevanti”.

Ricordiamo che il “cogeneratore” (alias inceneritore) dovrebbe sorgere nei pressi dei depositi di carburanti di “ENI spa” situati in località Le Prata a Calenzano. Anzi, per essere più precisi, l’impianto si collocherebbe a circa 70 metri dai depositi più piccoli e a circa 200 metri dai depositi più grandi.Ricordiamo anche che la Relazione del Piano Strutturale del Comune di Calenzano - approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 58 del 26 aprile 2004 - a pagina 135 precisa che «Nell’ambito del comune sono localizzate due aziende a rischio di incidente rilevante secondo il DLgs. 17 agosto 1999 n. 334, conosciuto come “Seveso bis” e riportate nelle tavole 7.1 e 7.2 del quadro conoscitivo del presente piano. Per tali aziende si applica il Decreto Ministeriale 9 maggio 2001 n. 151 che stabilisce i requisiti minimi di sicurezza in materia di pianificazione urbanistica e territoriale. Si tratta di aziende che svolgono attività di deposito ricezione e spedizione di carburante». Una di queste due aziende è appunto “ENI spa”. Si tratta quindi di due lacune molto gravi nel procedimento che ha autorizzato la costruzione dell’impianto. 

Per questo abbiamo chiesto alla Provincia di Firenze e al Comune di Calenzano di riaprire con urgenza la “conferenza dei servizi” e di esaminare attentamente anche queste due questioni. Anche perché il 29 marzo scorso è scaduto il termine per la presentazione delle offerte delle ditte interessate ai lavori di costruzione dell’impianto. Lavori la cui assegnazione è quindi in corso e che rischiano di iniziare senza prima aver risolto questi due fondamentali problemi. 

Un recente sondaggio condotto da un periodico locale ha inoltre dimostrato che la grande maggioranza dei cittadini di Calenzano non sa assolutamente niente del “cogeneratore” e di tutti i problemi connessi. 

Riteniamo quindi che, oltre alla sospensione dell’assegnazione dei lavori e alla riapertura della “conferenza dei servizi”, si debba organizzare una approfondita discussione pubblica su tutte le questioni connesse con la realizzazione e la gestione di questo impianto. 

 

Commenti

busy
Ultimo aggiornamento ( domenica 05 ottobre 2008 )