Raggiunto un importante traguardo
Scritto da Bolina   
domenica 08 aprile 2007
Terminata la raccolta fondi lanciata da Beppe Grillo, l’Associazione reggiana Carlo Bortolani Onlus è diventata proprietaria del Microscopio Elettronico a scansione ambientale per il valore di Euro 378.000,000. Firmata la convenzione con l’Università di Urbino che vede la Dott.ssa Antonietta Gatti responsabile scientifico. Al via il primo progetto di ricerca sui possibili effetti che l’inquinamento da polveri può avere sui bambini già dallo stato fetale. 

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www.bortolanionlus.it

 

Via Lusenti, 16 Reggio Emilia 42100

Reggio Emilia 2 Aprile 2007

 

Terminata la raccolta fondi lanciata da Beppe Grillo, l’Associazione reggiana Carlo Bortolani Onlus è diventata proprietaria del Microscopio Elettronico a scansione ambientale per il valore di Euro 378.000,000. Firmata la convenzione con l’Università di Urbino che vede la Dott.ssa Antonietta Gatti responsabile scientifico.

 

 Al via il primo progetto di ricerca sui possibili effetti che l’inquinamento da polveri può avere sui bambini già dallo stato fetale.

Nel mese di marzo, dopo dodici mesi, è terminata la raccolta fondi lanciata da Beppe Grillo e che ha visto l’Associazione reggiana Carlo Bortolani Onlus essere il collettore nazionale della raccolta.

378.000,00 Euro (trecentosettantottomila euro) è la somma raggiunta da migliaia di donatori che dall’Italia e dall’estero hanno voluto essere piccoli azionari morali del Microscopio Elettronico a scansione Q200FEG e dello strumento accessorio di Microanalisi a Dispersione d’Energia EDS indispensabili per le ricerche sulle Nanopatologie.Un risultato che non si sarebbe mai raggiunto senza il popolo dei meetup di Beppe Grillo che in ogni angolo del Paese organizzavano manifestazioni, eventi e conferenze raccogliendo contributi e diffondendo informazioni sull’inquinamento ambientale.

Da Marzo quindi, l’Associazione reggiana Carlo Bortolani Onlus è proprietaria del Microscopio Elettronico a scansione Q200FEG acquistato per l’importo di Euro 378.000,00 grazie ad un significativo sconto ottenuto dalla ditta FEI che produce lo strumento.

Durante la raccolta fondi, l’Università di Urbino aveva instaurato contatti con l’Associazione Carlo Bortolani Onlus dimostrando forte interesse a sinergie sull’utilizzo del microscopio. E così, dopo mesi di trattative, mercoledì 28 Marzo l’Associazione Carlo Bortolani Onlus ha stipulato una convenzione con l’Università di Urbino nella persona del Prof. Rodolfo Coccioni, Direttore del Centro di Geobiologia dell’Università degli Studi di Urbino.Tale convenzione consiste in un contratto di comodato d’uso: l’Università potrà utilizzare gratuitamente il Microscopio a scansione ambientale per l’attività di ricerca scientifica. Conditio sine qua non proposta e accettata dall’Università di Urbino è la clausola secondo la quale “L’attività di ricerca oggetto della collaborazione sarà svolta sotto la completa responsabilità della Dott.ssa Antonietta Gatti la quale determina gestione, tempi, modi, durata, luogo dei singoli progetti”.La dott.ssa Antonietta Gatti è uno scienziato famoso in tutto il mondo che, lo ricordiamo, ha portato alla luce le conseguenze derivanti dall’uranio impoverito che hanno causato la malattia e successivamente la morte diversi soldati combattenti in Kossovo.

Ma le scoperte della scienziata sono molte e sono riconosciute a livello internazionale da una consistente documentazione scientifica. Proprio di recente la Dott.ssa Gatti ha inoltre assunto in incarico di collaborazione presso il Senato della Repubblica. Anche nel precedente Governo di Centrodestra la dott.ssa ha collaborato con il Senato. Ulteriore conferma che le sue ricerche e la sua autorevolezza riconosciute anche in Italia, prescindono dai colori politici.

Nella Convezione si stipula inoltre che: Entro il 31 dicembre di ogni anno il Centro di Geobiologia si impegna a produrre i risultati sulle ricerche eseguite con la strumentazione in oggetto inerenti le  Nanopatologie;il Centro di Geobiologia si impegna a dare rilievo ai risultati scientifici ottenuti nelle sedi scientifiche ed istituzionali di sua competenza. Inoltre potrà utilizzare i risultati degli studi per la partecipazione e realizzazione di altre attività di ricerca;Al raggiungimento degli obiettivi previsti dall’attività, il responsabile scientifico nella persona della Dott.ssa Antonietta Gatti informerà tempestivamente l’Associazione Carlo Bortolani Onlus dei risultati scientifici conseguiti.

L’equipe è già al lavoro. Il primo progetto riguarda la ricerca sui possibili effetti che l’inquinamento da polveri può avere sui bambini già dallo stato fetale. Ma non è tutto. Altri progetti sono in cantiere: terremo informati di volta in volta.

Cogliamo l’occasione per ricordare che è possibile devolvere il 5 per mille all’Associazione Carlo Bortolani Onlus: è sufficiente scrivere nell’apposito spazio delle denuncia dei redditi il Codice Fiscale, ovvero il n. 91105920358

Per eventuali ulteriori informazioni, tel: 0522.53.73.92 cell. 328.27.33.215.

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Ultimo aggiornamento ( giovedì 12 aprile 2007 )