Contabilità mortuaria
Scritto da Claudio   
marted́ 27 marzo 2007

 INCENERITORE FORLI’: TUMORI IN AUMENTO, E' POLEMICA

.....Questo è uno studio certamente molto serio, condotto con finanziamenti della Comunità Europea (2 milioni e mezzo di Euro), che avvalora, senza ombra di dubbio, tutti i nostri timori su questi impianti inutili (72% di raccolta differenziata in 60 giorni con porta a porta nel comune di Forlimpopoli a 8 km da Forlì)

24-03-07 – Inceneritore Forlì: tumori in aumento, è polemica.

Si è svolta il 22 marzo a Forlì una conferenza stampa (...nessuno dei comitati, ISDE ecc. ne era a conoscenza!), in cui sono stati presentati i risultati dello studio Enahnce Health relativo alla popolazione di Coriano, quartiere ove sorgono 2 inceneritori molto vicini fra loro, uno per rifiuti urbani ed uno per rifiuti ospedalieri ed in cui sono in corso lavori di ampliamento (triplicazione inc. rifiuti urbani, raddoppio rifiuti ospedalieri).
Lo studio ha riguardato la popolazione entro 3.5 ( tre.cinque, non trentacinque km!!!) km dal camino dell' inc. per rifiuti, nel corso di 15 anni.
I dati riportati dai giornali - in quanto riferiti in conferenza stampa - sono:
+ 50% di tutti i tumori nella zona considerata (7 casi stomaco e colon, 12 alla mammella)
3 casi di sarcoma (leggete l' allegato, era un condrosarcoma e quindi...non conta!)
Locandine e titolo cubitali come potete immaginare, oggi smentita dell' allarme con comunicato stampa a firma della Direzione Generale dell' Azienda... (non un medico si badi bene)
Questo è uno studio certamente molto serio, condotto con finanziamenti della Comunità Europea (2 milioni e mezzo di Euro), che avvalora, senza ombra di dubbio, tutti i nostri timori su questi impianti inutili (72% di raccolta differenziata in 60 giorni con porta a porta nel comune di Forlimpopoli a 8 km da Forlì)
Di fronte a questi dati il commento del sindaco riportato sui giornali è stato: "Su molte cose si può discutere, ma sulla salute credo proprio che non si possa negoziare.....la positività del risultato è sicuramente un incentivo ad andare avanti con i controlli...".
Vi chiedo, quando la Medicina si stancherà di contare i morti e i feriti ? Non sappiamo davvero fare altro?
Patrizia Gentilini

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FORLI’-CESENA

Sabato 24/3/2007 (06:47)

INCENERITORE FORLI’: TUMORI IN AUMENTO, E' POLEMICA
(Sesto Potere)

 - Forlì - 23 marzo 2007 - La dottoressa Patrizia Gentilini, oncologa ed ematologa di Forlì, intervenuta recentemente in un incontro pubblico svoltosi al teatro di Cadine dedicato alle incidenze meteorologiche che le polveri emesse hanno sull'ambiente e conseguentemente sulla salute delle persone e sulle incidenze delle polveri emesse sul formarsi di neoplasie, ha portato dati e citazioni da riviste mediche accreditate a livello internazionale per sostenere la tesi dell'incidenza tra cancro ed inceneritore. Un recente studio (2004) portato a termine dall'Istituto Superiore di Sanità ha analizzato 46 studi scientifici portati avanti con rigore scientifico negli anni 1987-2003. È emerso in 2/3 degli studi che nelle zone attigue agli inceneritori aumentano gli effetti cancerogeni e vi è un significativo incremento di mortalità. Le maggiori neoplasie correlate sono: cancro al polmone, linfomi, sarcomi ai tessuti molli e neoplasie infantili.

La dottoressa ha concluso riportando una frase di Einaudi: «Come si può deliberare se non si conosce?».


Ieri a Forlì s'è svolta la presentazione del rapporto triennale di Ausl Arpa e Comune di Forlì dedicato al monitoraggio dell'area nella quale sarà costruito il nuovo termovalorizzatore.
In somma sintesi dal documento emergerebbero tumori in aumento , soprattutto tra le donne, nell'area più vicina all'inceneritore di Coriano e almeno tre casi di sarcoma dei tessuti molli potrebbero ricondursi alle emissioni prodotte dalla combustione dei rifiuti.
L’analisi per livello di esposizione - si legge nella pubblicazione scientifica - evidenzia inoltre un eccesso di mortalità per sarcoma dei tessuti molli (altro tumore, ndr) quando si considerano congiuntamente entrambi i sessi. Tale patologia viene dalla bibliografia indicata più facilmente correlata agli impianti d’incenerimento, ad elevati livelli di diossine e prevalentemente a rifiuti industriali. Tuttavia il numero di casi è davvero limitato: 3, e nella zona a più alta esposizione».
«E una successiva verifica approfondita - si specifica in fondo al paragrafo - ha evidenziato che non è un sarcoma dei tessuti molli ma un condrosarcoma».
Oggi, con un comunicato stampa l'Ausl di Forlì "smentisce l’allarme sanitario relativo a quella popolazione" e aggiunge che : "Anche le analisi più approfondite per livelli d’esposizione crescenti, non fanno emergere elementi di rischio rilevante".
Poi, in riferimento all' eccesso di mortalità per sarcoma dei tessuti molli l'Ausl spiega che: "le differenze riscontrate fra maschi e femmine si riferiscono a gruppi di popolazione molto limitati e con un numero di casi molto basso e quindi soggetto ad ampie variazioni. Inoltre, per le patologie soggette a variazioni (tumori mammella e tratto gastroenterico) non vi sono in letteratura univoche evidenze di correlazione con i determinanti ambientali oggetto dello studio".

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Ultimo aggiornamento ( marted́ 27 marzo 2007 )