Italia Leader in impianti MBT
Scritto da msirca   
luned́ 05 marzo 2007

L'Italia leader mondiale per i trattamenti a freddo dei rifiuti urbani.

In base ai dati dell'Osservatorio Nazionale Rifiuti ( che temiamo pochi
leggano) emerge una realtà nazionale assolutamente inedita, in merito
al destino finale dei circa 25 milioni di tonnellate dei rifiuti
urbani che ogni anno, in Italia, residuano alla raccolta
differenziata.

Prof. Federico Valerio

L'Italia leader mondiale per i trattamenti a freddo dei rifiuti urbani.

In base ai dati dell'Osservatorio Nazionale Rifiuti ( che temiamo pochi
leggano) emerge una realtà nazionale assolutamente inedita, in merito
al destino finale dei circa 25 milioni di tonnellate dei rifiuti
urbani che ogni anno, in Italia, residuano alla raccolta
differenziata.

Secondo voi, questi rifiuti indifferenziati che fine fanno?

17 milioni vanno ancora a discarica senza nessun trattamento ( e questo
è male), ma al secondo posto, con 7,5 milioni di rifiuti urbani
residuali, non c'è l'incenerimento, come certamente avete pensato, ma
i sistemi meccanico biologici. E' un risultato straordinario,
certamente poco noto anche perche questi trattamenti non prendono un
euro in sovvenzioni statali.

In base a questi dati, l'Italia è il primo paese in Europa che utilizza
sistemi biologici a basso impatto ambientale per inertizzare i rifiuti
urbani, grazie all'attività di ossidazione biologica di batteri e
funghi che trasformano in innocua anidride carbonica e acqua la
frazione residuale putrescibile ancora presente nei rifiuti
indifferenziati.

La capacità di trattamento di questi impianti italiani è di ben 11,5
milioni di tonnellate e da qui la recente proposta dell'Assise di
Napoli a Bertolaso, in qualità di Commissario straordinario, di
affrontare l'emergenza sanitaria di Napoli della prossima estate,
facendo subito partire la raccolta posta a porta dell'umido ed inviare
questi scarti agli impianti MBT italiani, già in funzione, in attesa
della rapida realizzazione di seri impianti MBT in Campania o la
riconversione di quelli fasulli costruiti in questa regione per
produrre ecoballe da incenerire..

E l'incenerimento, nonostante i tanti padrini, le campagne promozionali
a suo sostegno, i finanziamenti pubblici ( CIP 6 E Certificati Verdi),
in tutte le sue forme ( termovalorizzazione, combustibili da rifiuto)
segue a distanza, con solo 3,5 milioni di RUR inceneriti nel 2004.

Invitiamo chi ha responsabilità di governo in questo paese a fare una
seria riflessione su questi numeri e di non inseguire chimere
miracolistiche (dissociazione molecolare), che non a caso hanno un
ruolo trascurabile nella gestione dei rifiuti a livello nazionale e
mondiale.

Infine è opportuno sapere che l'Italia esporta le sue tecnologie MBT
nel mondo: non bisogna andare in Nuova Zelanda per vederli in funzione.

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