da Modugno (Bari)
Scritto da Luca   
domenica 14 gennaio 2007

E-mail di richiesta informazioni da parte di G. (email firmata ricevuta il 7/01/2007)

Gentilissimo staff,
il mio nome è G. e sono un componente del comitato pro ambiente del comune di Modugno, una piccola città a una manciata di km da Bari. Papale papale, è il suo nucleo industriale, abbondantemente ammorbato da un tasso d'inquinamento terrificante che negli ultimi anni ha prolificato un numero notevole di tumori e di leucemie nella popolazione locale.
Nonostante questo stato penoso della nostra terra, è in atto la realizzazione di un inceneritore e di una centrale termoelettrica nella nostra città.
Mi sono imbattuta nel vostro bellissimo sito e ho capito subito, "ictu oculi", che siete davvero in gamba...ergo, mi piacerebbe tanto chiedervi qualche consiglio sul modo in cui il nostro comitato locale può muoversi.

Abbiamo già organizzato due manifestazioni (ad ottobre e a novembre) e tutto sommato la cittadinanza ha partecipato con molta motivazione, benchè ci aspettassimo una moblitazione + massiccia.
Il 12 dicembre è stata indetta una conferenza dei servizi, alla quale avrebbero dovuto partecipare il presidente della Regione Vendola, Pecoraro Scanio, il presidente della Provincia Divella, il sindaco di Bari. TUTTI VERGOGNOSAMENTE ASSENTI.

Il sindaco del nostro comune si sta comportando dignitosamente, accogliendo con buona lena le nostre richieste (ha invitato a nome del Comune il prof. Montanari il 27 gennaio; ha accettato di mettere a disposizione autobus per un'eventuale manifestazione a Roma) e dimostrando il suo incondizionato appoggio, ma noi siamo abbastanza scettici sui soliti minuetti politici e vogliamo passare all'"artiglieria pesante".

Il problema è che nel comitato si stanno distinguendo due diverse correnti di pensiero: chi vuole agire fattivamente con l'occupazione immediata della centrale (i cui lavori procedono a rilento, ma procedono!); chi vuol seguire l'approccio più "modère" secondo le procedure canoniche (attesa della risposta della Provincia e conseguenziali azioni). In ogni caso, Regione e Provincia non hanno mostrato il benchè minimo interessamento in occasione della conferenza dei servizi, motivo per cui è difficile accordare fiducia a questi politicanti prezzolati.

Vi sarei immensamente grata se mi deste qualche dritta...molti di noi non sono scafati con questo genere di problemi e anche una vostra sillaba di risposta sarebbe rivestirebbe per noi un'importanza vitale!

Con grandissima stima
G.

Commenti
Tutta Italia è paese
scritto da Mariangela, gennaio 14, 2007

In attesa che dal Coordinamento ci siano risposte più tecniche o altre risposte in base alle preferenze di chi interviene, qualche informazione: lo "staff" non esiste, sono una serie di persone che costituiscono la redazione e che immette il materiale sul sito, sotto la supervisione di un esperto o due. Tutti volontari, il sito vive di questo "volontarismo" e credo che il nostro admin come noi tutti siamo felici per l'apprazzamento.
Viviamo anche noi la situazione di grande periferia che funge da "discarica" di ogni nocività che Firenze voglia nascondere e cento altre nefandezze da parte di amministratori che si arrogano il privilegio di decidere senza durare la fatica di governare, tutta Italia è paese. La base di tutto, ma non credo vi si insegni niente, è la ricerca del contatto con la popolazione, volantinaggio, presenza nei luoghi più frequentati nelle ore di punta, l'informazione prima di tutto, insomma. E', come sappiamo, una strada che finisce per tutti quelli che lottano per i diritti irrinunciabili, solo al momento in cui il decisore politico fa un passo indietro sulle scelte stupide e ingiuste. Forza! a voi come a noi e tutti quanti lottano contro le nocività inutili. Non è poco che almeno ufficialmente abbiate il sindaco dalla vostra parte! penso che possa essere più semplice dare il buon esempio e avviare, chessò, una raccolta differenziata porta porta, con certificata destinazione al recupero e al riciclo dei materiali post consumo raccolti, magari intervenendo con controlli puntuali sui vari Consorzi addetti alla gestione dei materiali raccolti separatamente. Occorrono pochi mesi per dimostrare così che si rimane con in mano residui non riciclabili in quantità inferiori a quanto residuerebbe dal forno dell'inceneritore (nel caso dell'inceneritore molto pericolosi però, e difficili da stoccare...)

Un saluto


busy
Ultimo aggiornamento ( domenica 14 gennaio 2007 )