Udienza TAR -5 Luglio 2023 sull'Inceneritore di Roma |
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sabato 08 luglio 2023 | |
(il mostruoso Bruciarisorse degli incapaci. ndr noinceneritori)
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Eco delle città
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Inceneritore Roma, le dichiarazioni di Rete Tutela Roma Sud in attesa della sentenza TarIl 5 luglio si è tenuta l'udienza al Tar dopo i 5 ricorsi mossi da sindaci e associazioni locali contro l'inceneritore di Roma. "Due dei ricorsi sono patrocinati dai legali Claudio Tamburini e Marco Rossi insieme ai rappresentanti dei ricorrenti tra cui il sindaco Massimiliano Borelli per il Comune di Albano e il Forum Ambientalista, che rappresenta le associazioni del territorio riunite nella Rete Tutela Roma Sud", ha fatto sapere la Rete. La stessa, in attesa della sentenza che dovrebbe essere pubblicata entro 45 giorni, ha dichiarato come: "Il ricorso può salvare la Città di Roma da un errore gravissimo, che rischia di giustificare l’inciviltà della mancata raccolta differenziata e rovinare un territorio di pregio per sempre" (segue)
Nella mattinata del 5 luglio si è tenuta l’udienza di merito dei cinque ricorsi sull’inceneritore: “due dei quali patrocinati dai legali Claudio Tamburini e Marco Rossi, insieme ai rappresentanti dei ricorrenti: il sindaco Massimiliano Borelli per il Comune di Albano, il Forum Ambientalista, che rappresenta le associazioni del territorio riunite nella Rete Tutela Roma Sud e le Aziende agricole“, fa sapere la Rete. In attesa della sentenza, che dovrebbe essere emessa entro 45 giorni: “i ricorrenti sono preoccupati per il perdurare dell’emergenza, provocata dalla disorganizzazione dell’AMA e da una deresponsabilizzazione collettiva, che vede conferire nei cassonetti stradali qualsiasi cosa, dai materassi all’eternit, e rischia di aggravarsi con l’inceneritore, che farà credere ai cittadini che la differenziata sia inutile perché “tanto bruciano tutto”, continua Rete Tutela Roma Sud al fine dell’udienza. “L’inceneritore – proseguono le dichiarazioni della Rete dopo l’udienza – vicino o lontano che sia, non risolve il problema rifiuti, che va affrontato adesso e non nel 2026, estendendo le pratiche virtuose della raccolta differenziata porta a porta, se necessario anche con il supporto dell’esercito, dotando la città di impianti di recupero materia coerenti con il Piano rifiuti regionale, e riorganizzando radicalmente l’AMA, con il supporto di aziende innovative e moderne”.
“L’incompatibilità del cronoprogramma con l’emergenza rifiuti e soprattutto con l’evento Giubileo,
utilizzato per giustificare i poteri speciali del Commissario, è
infatti una delle motivazioni del ricorso dibattute oggi in aula.
“Il ricorso può salvare la Città di Roma da un errore gravissimo, che
rischia di giustificare l’inciviltà della mancata raccolta
differenziata e rovinare un territorio di pregio per sempre,
che ha adottato un modello di gestione dei rifiuti improntato alla vera
economia circolare, avviando a riciclo fino all’80% degli scarti. Commenti |
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Ultimo aggiornamento ( sabato 08 luglio 2023 ) |