TOSCANA INQUINATA |
Scritto da Redazione | |
venerd́ 23 luglio 2021 | |
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Massa Carrara, Livorno, Piombino, Orbetello: bonifiche al palo per i SIN della Toscana
MARINA DI CARRARA (Ms) – La loro superficie
complessiva è di 1147 ettari, l’equivalente di 1680 campi di calcio.
Sono i quattro SIN (Siti di Interesse Nazionale) della Toscana: Massa
Carrara, Livorno, Orbetello e Piombino. Aree contaminate, classificate fin dal 1997 come pericolose dallo Stato italiano,
che hanno dunque bisogno di essere bonificate. Alcuni degli impianti
responsabili dell’inquinamento (stabilimenti chimici, siderurgici,
farmaceutici, discariche e inceneritori) sono stati dismessi ma i loro
veleni restano: nel terreno, nella falda, nei corsi d’acqua...... Goletta Verde di Legambiente presenta un dossier e lancia la campagna #liberidaiveleni: “Quanto si dovrà ancora aspettare?”.
di Gabriella Congedo MARINA DI CARRARA (Ms) – La loro superficie complessiva è di 1147 ettari, l’equivalente di 1680 campi di calcio. Sono i quattro SIN (Siti di Interesse Nazionale) della Toscana: Massa Carrara, Livorno, Orbetello e Piombino. Aree contaminate, classificate fin dal 1997 come pericolose dallo Stato italiano, che hanno dunque bisogno di essere bonificate. Alcuni degli impianti responsabili dell’inquinamento (stabilimenti chimici, siderurgici, farmaceutici, discariche e inceneritori) sono stati dismessi ma i loro veleni restano: nel terreno, nella falda, nei corsi d’acqua. Il risanamento ambientale di questi siti dovrebbe essere concluso da un pezzo e invece siamo all’incirca all’anno zero. E così Goletta Verde di Legambiente ha acceso i riflettori su questi territori dimenticati per decenni e a Marina di Carrara ha presentato la nuova campagna #liberidaiveleni e un dossier sullo stato dell’arte e le proposte per invertire la rotta. Bonifiche dei SIN toscani: la situazione
L’analisi della situazione è impietosa. Secondo il dossier di Legambiente, dei 4 Siti di Interesse Nazionale toscani solamente Piombino risulta avere un procedimento di bonifica concluso al 45% (ma con un misero 4% per la falda). Per gli altri tre, Massa Carrara, Livorno e Orbetello, percentuali bonificate imbarazzanti sia per i suoli che per le falde, senza considerare i soldi e il tempo spesi negli ultimi 20 anni. “Quanto si dovrà ancora aspettare per arrivare agli interventi di bonifica reale e concreta per i SIN toscani? – si domanda Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana. – Qui non si tratta solo di restituire alla cittadinanza porzioni di territorio abbandonate ormai da troppo tempo ma anche di tutelare la salute di chi convive da quasi un secolo con una situazione di inquinamento e degrado ambientale estremamente preoccupante”. Il V Rapporto SentieriAppunto, la salute delle persone. Sul fronte sanitario, come si ricava anche dal quinto Rapporto Sentieri del 2019 (Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e degli Insediamenti Esposti a Rischio da Inquinamento), i dati per almeno tre dei siti toscani sono preoccupanti: eccessi di mortalità per alcuni tumori e un’incidenza oltre la media per malattie delle vie respiratorie e malformazioni congenite. Situazione dovuta alle sostanze presenti nei suoli e nelle falde che, al di là della specifica tossicità, producono un temibile effetto cocktail, specialmente nelle falde e nelle acque marine e lagunari. Le proposte di Legambiente
Dopo la denuncia arrivano le proposte, com’è nello stile pragmatico dell’associazione ambientalista. E speriamo che per fare tutto questo non occorrano altri vent’anni. L’ambiente e la salute delle persone non possono aspettare. Commenti
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