PROTOCOLLO DI IMPEGNO PER LE/I CANDIDATE/I A PRESIDENTE REGIONALE TOSCANA
Scritto da Redazione   
giovedì 03 settembre 2020

https://drive.google.com/file/d/1m5J06MyTZc5WmlZKFXsr-yNHf44layo0/view?fbclid=IwAR0wTegh9ieeP-oSJQx78-56DqRB1Z5-8xQM26Kxu7FKM_eoLCrjasWbdoM

 

PROTOCOLLO DI IMPEGNO PER LE CANDIDATE E I CANDIDATI A PRESIDENTE
DELLA GIUNTA REGIONALE TOSCANA

PROPOSTO DA:

AlterPiana Firenze Prato Pistoia • Ambiente e Futuro per Rifiuti Zero, Lucca • Angelo Baracca, ComitatoFermare la Guerra, Firenze • Associazione AcchiappaRifiuti (Livorno-Pisa) • Associazione Acqua Bene Comune, Pistoia e Valdinievole • Associazione Alleanza Beni Comuni, Pistoia • Associazione Amici del Padule di Fucecchio (FI-PT) • Associazione "Firenze, le Piazze degli Anni '7o" • Associazione Orto Collettivo Natura t, San Donato, Calenzano (FI) • Associazione Piazza della Vittoria, Firenze •Associazione VAS (Vita, Ambiente, Salute) Onlus, Prato • Atto Primo. Salute Ambiente Cultura, San Gimignano (SI) • Biodistretto del Montalbano (FI-PO-PT) • Centro di Ricerca Rifiuti Zero, Capannori (LU) • Circolo Legambiente Livorno • Comitato Ambientale di Casale (PO) • Comitato per la Chiusura dell'Inceneritore di Montale (PT) • Comitato "Collesalviamo l'Ambiente", Collesalvetti (LI) • Comitato Difendiamo la Nostra Salute, Prato • Comitato Firenzuola No Discarica "Il Pago" (FI) • Comitato Rifiuti Zero, Arezzo • Comitato Rifiuti Zero di Cecina (LI) • Comunità di resistenza contadina Jérórne Laronze, Rete fiorentina di Genuino Clandestino • Confederazione Cobas • Coordinamento Comitati per la Salute della Piana di Prato e Pistoia • Coordinamento provinciale Rifiuti Zero Livorno • CUB Toscana • Forum Ambientalista, provincia di Grosseto • Fridays For Future, Pisa • GaS Millepiedi, Empoli (FI) • "La Libellula" Gruppo per l'Ambiente - Valle del Serchio (LU) • Mamme No Inceneritore, Firenze • Medicina Democratica nazionale • Medicina Democratica, sezione Pietro Mirabelli, Firenze • "Obiettivo Periferia", Pistoia • Presidio Noinc Noaero, piana FI-PO-PT • Rete Valdisieve Verso Rifiuti Zero (Comitato Valdisieve - Associazione Valdisieve -Associazione Vivere in Valdisieve) • TAT Movimento Tutela Ambiente e Territorio di Montefoscoli (PI) • WWF Toscana • Zero Waste Europe • Zero Waste Italy

VERSO UNA CONVERSIONE ECOLOGICA IN TOSCANA

PROTOCOLLO DI IMPEGNO

DELLE CANDIDATE E DEI CANDIDATI A PRESIDENTE DELLA REGIONE

Premesso che

l’ “Economia Circolare” (definita con le direttive quadro UE 849/850/851/852 del 2018) rappresenta una
SFIDA DECISIVA ALLA DISSIPAZIONE E ALLO SPRECO di beni e risorse sempre più scarsi e non
rigenerabili che caratterizzano il “modello lineare” (produrre, consumare, smaltire) e può costituire l'avvio
di un processo di CONVERSIONE ECOLOGICA sempre più NECESSARIA;

Preso atto che

è in corso una “EMERGENZA CLIMATICA” conseguente al riscaldamento globale, dagli effetti sempre
più devastanti in campo ecologico e sociale e che non abbiamo più tempo davanti a noi, come portato con
forza all’attenzione dell’opinione pubblica mondiale da Greta Thunberg, dal movimento Fridays For
Future e dall’intero mondo scientifico;

la/il sottoscritta/o candidata/o alla Presidenza della Giunta Regionale

SI IMPEGNA A

CONTRASTARE IL PROGETTO ENI “WASTE-TO-METHANOL” previsto presso lo
stabilimento di Stagno (sostenuto dalla Giunta regionale toscana attraverso i Protocolli allegati alle
Deliberazioni n. 866 e 867 del 5 luglio 2019) perché:
• scavalca e stravolge l’intera programmazione regionale di gestione dei rifiuti;
• aggiunge un carico ambientale su una zona già fortemente gravata da produzioni nocive, tanto da
essere ricompresa tra i SIN - Siti di Interesse Nazionale per le bonifiche e che, nonostante questo, già
‘ospita’ l’inceneritore del Picchianti, la ex RaRi, le aree dismesse della ex Lonzi anch’esse da bonificare e,
nella stessa Provincia, la discarica regionale di “Scapigliato” - Rosignano;
• tale ipotizzato impianto deresponsabilizza nei fatti l’intero ATO Centro che contiene la zona
metropolitana ad alta intensità di produzione dei rifiuti su cui è ancor più necessario un impegno di
trasformazione. Infatti, da una parte, verrebbero conferite in altro Ambito Territoriale buona parte dei
rifiuti dell’ATO Centro, mentre dall’altra, si favorirebbe il permanere delle arretratezze in merito ai bassi
livelli di raccolta differenziata e di attuazione delle “buone pratiche” di riduzione, riuso, riparazione,
compostaggio e riciclo dell’area fiorentina che, invece, sono ormai pratica diffusa nell’area della costa
nord occidentale.
Il Progetto ENI non può vantare nemmeno alcun modello di riferimento industriale già operativo anche a
livello mondiale. Pertanto, in riferimento alle informazioni fornite unilateralmente in sede pubblica ed in
sede istituzionale, esso RISULTEREBBE IN EVIDENTE CONTRAPPOSIZIONE AGLI INDIRIZZI
DEI CRITERI APPLICATIVI IN MATERIA DI ECONOMIA CIRCOLARE di cui in premessa. Infatti,
a fronte di una produzione di 100.000 tonnellate/anno di metanolo ricavate dal trattamento termico di
circa 200.000 tonnellate tra Rifiuto Urbano Residuo/Combustibili Solidi Secondari e plastiche eterogenee
(plasmix) provenienti soprattutto dall’area fiorentina, si afferma di immettere nell’ambiente oltre 380.000
tonnellate/anno di scarti tra ceneri (char), acque di scarico fortemente inquinate, fanghi pericolosi e circa
150.000 tonnellate di CO2.
E tutto questo al netto di un energivoro processo termico di “gassificazione catalitica” di rifiuti
(normativamente assimilato ad incenerimento). Un impianto ancora sperimentale, dunque, che pone
problemi seri da risolvere in relazione alla depurazione del syngas ottenuto, necessaria ad evitare
l’emissione in atmosfera degli inquinanti tipici di tutti i processi di incenerimento e di combustione di
rifiuti.
Il progetto ENI, pertanto, si pone in aperto contrasto a quanto stabilito dalla Regione Toscana stessa nella
propria LR 34/2020 (“Disposizioni in materia di economia circolare per la gestione dei rifiuti. Modifica alla
LR 60/1996”).

SI IMPEGNA CONSEGUENTEMENTE A

RIVEDERE I PROCESSI PARTECIPATIVI e politici, in ottemperanza alla Convenzione di Aarhus,
attribuendo potere vincolante nelle decisioni a comunità, Comuni e territori, sia sul piano istituzionale che
finanziario per favorire tutte quelle pratiche in grado, a partire dall’ATO centro, di ridurre e trattare con
“impianti a freddo” - senza combustione - proprio quei flussi soprattutto plastici individuati dal progetto
ENI quali “cariche” da inviare all’impianto. Con riferimento ai fondi del Recovery Fund europeo e
all’impegno della Regione Toscana a perseguire un percorso “plastic free” con L.R. n. 37/2019.

SI IMPEGNA INOLTRE A

SOSTENERE la realizzazione di piattaforme per il riuso/riciclo/compostaggio derivanti dalla
generalizzazione dei sistemi di raccolta “porta a porta” (integrati da adeguate isole ecologiche e da una

tariffazione puntuale per i cittadini coinvolti) in grado di promuovere imprese locali, posti di lavoro,
materie prime rigenerate da fornire ai cicli produttivi toscani.
Ciò permetterà ampiamente di creare lavori duraturi e puliti ben oltre il numero di addetti previsti in
impianti di trattamento/smaltimento come discariche e trattamenti termici dei rifiuti.

SI IMPEGNA ALTRESÌ A

ATTUARE ENTRO IL 2024 LA DISMISSIONE DEGLI INCENERITORI OPERANTI IN
TOSCANA senza prevedere nuovi inceneritori, coinceneritori né progetti di “revamping”, in quanto essi,
oltre ad essere impiantistica obsoleta ed inquinante, costituiscono una “barriera” alla realizzazione di tutti
quei percorsi di economia circolare ispirati al funzionamento dei cicli biogeochimici.
PUNTARE, oltre che sulla accelerazione delle buone pratiche di riduzione, riuso, compostaggio e riciclo,
ANCHE SULLA CITATA “IMPIANTISTICA A FREDDO” (già disponibile su scala industriale nel
contesto italiano) per arrivare A GRAVARE SEMPRE DI MENO SUI SITI REGIONALI DI
DISCARICA, dei quali occorre non prevedere ampliamenti né nuovi siti, procedendo, anzi, alle necessarie
e urgenti bonifiche.

SI IMPEGNA, INFINE, A

ADOTTARE la stessa strategia in materia di gestione di RIFIUTI SPECIALI puntando sulla
CENTRALITÀ DEL RECUPERO DEI MATERIALI contenuti negli scarti provenienti dalle singole
imprese di produzione e di servizio, così come dai distretti toscani. Occorre favorire in modo trasparente il
ricorso a processi normativi ed amministrativi che consentano di ampliare e controllare sia modalità di
inclusione nell’“End of Waste” di molte materie sottratte agli scarti, sia di fornire un concreto spazio
commerciale ai prodotti provenienti dal riciclo e dal riuso attraverso gli incentivi previsti in materia di
“green procurement” ed “acquisti verdi” SCORAGGIANDO COSÌ, ANCHE LA REALIZZAZIONE
DI INCENERITORI E DISCARICHE per i flussi in oggetto.

La/Il candidata/o a Presidente della Giunta regionale toscana

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