Dove vince Salvini e l'industria SPORCA (in tutti i sensi) :(
Scritto da Redazione   
marted́ 12 maggio 2020

LA POLITICA  AL TEMPO DEL CORONA VIRUS VUOL CANCELLARE LA TRANSIZIONE ECOLOGICA? LA PLASTIC TAX COLPITA E AFFONDATA CON LA SCUSA DEL RINVIO FINO AL 2021?
Il nostro ALERT lanciato nella Maratona a supporto della Giornata Internazionale della Terra purtroppo non era infondato. Ancora una volta il partito trasversale dell'industria dello spreco messo all'angolo dai disastri ambientali e dalla mobilitazione mondiale in primis dei giovani e dei ragazzi strumentalizzando la crisi del COVID cerca la rivincita. Non solo la lobby dell'incenerimento "ringalluzzita" da tutta l'ondata di usa e getta falsamente sponsorizzato come necessaria dal punto di vista sanitario (mascherine, guanti, dispositivi di protezione) cerca di riaccreditarsi come "necessaria" per "gestire" i rifiuti di "questa nuova fase"

MA ADESSO SEMBRA CHE TUTTO L'UNIVERSO POLITICO si unisca per dare l'ultima spallata anche alla non irresistibile "plastic tax"Infatti nell'ex Decreto Aprile del Governo (in sintonia con molteplici dichiarazioni di Salvini che ha ripetutamente tuonato contro questo provvedimento) all'articolo 139 si prevede un differimento della applicazione della Legge 27 dicembre 2019 numero 160 che da luglio avrebbe penalizzato di 45 centesimi/kg prodotto i cosiddetti MACSI (cioè i prodotti usa e getta). Il provvedimento non sarebbe stato applicato invece ai manufatti in bioplastica e/o da plastiche di riciclo favorendo seppur in modo non proprio aggressivo una graduale riconversione del settore e la riduzione di plastiche usa e getta. E' UNA VERGOGNA E SINTOMO DI UN MODO DI CONCEPIRE L'ATTUALE CRISI IN MODO SBAGLIATO.

LA POLITICA (TUTTA?) AL TEMPO DEL CORONA VIRUS VUOL CANCELLARE LA TRANSIZIONE ECOLOGICA? LA PLASTIC TAX COLPITA E AFFONDATA CON LA SCUSA DEL RINVIO FINO AL 2021?
Il nostro ALERT lanciato nella Maratona a supporto della Giornata Internazionale della Terra purtroppo non era infondato. Ancora una volta il partito trasversale dell'industria dello spreco messo all'angolo dai disastri ambientali e dalla mobilitazione mondiale in primis dei giovani e dei ragazzi strumentalizzando la crisi del COVID cerca la rivincita. Non solo la lobby dell'incenerimento "ringalluzzita" da tutta l'ondata di usa e getta falsamente sponsorizzato come necessaria dal punto di vista sanitario (mascherine, guanti, dispositivi di protezione) cerca di riaccreditarsi come "necessaria" per "gestire" i rifiuti di "questa nuova fase" MA ADESSO SEMBRA CHE TUTTO L'UNIVERSO POLITICO si unisca per dare l'ultima spallata anche alla non irresistibile "plastic tax"Infatti nell'ex Decreto Aprile del Governo (in sintonia con molteplici dichiarazioni di Salvini che ha ripetutamente tuonato contro questo provvedimento) all'articolo 139 si prevede un differimento della applicazione della Legge 27 dicembre 2019 numero 160 che da luglio avrebbe penalizzato di 45 centesimi/kg prodotto i cosiddetti MACSI (cioè i prodotti usa e getta). Il provvedimento non sarebbe stato applicato invece ai manufatti in bioplastica e/o da plastiche di riciclo favorendo seppur in modo non proprio aggressivo una graduale riconversione del settore e la riduzione di plastiche usa e getta. E' UNA VERGOGNA E SINTOMO DI UN MODO DI CONCEPIRE L'ATTUALE CRISI IN MODO SBAGLIATO. Non si esce dalla Crisi Covid 19 concependo un "ritorno alla normalità" sinonimo di inquinamento e avvelenamento delle città e dei mari! LA NORMALITA' NON PUO' ESSERE DISTRUGGERE L'AMBIENTE E SPRECARE RISORSE NATURALI! La CRISI DEV'ESSERE UNA GRANDE OPPORTUNITA' PER CAMBIERE REGISTRO nel segno di quella transizione ecologica che ormai sembrava acquisita a partire dall'Unione Europea. Appare chiaro che se la "dilazione" dovesse avvenire essa non solo sarebbe di fatto l'affondamento del provvedimento in questione ma soprattutto rivelerebbe la insensibilità di QUESTO GOVERNO AI TEMI AMBIENTALI confinando nel "regno della vuota e odiosa retorica" i suoi costanti riferimenti alla sostenibilità ambientale. E ORA IL MOMENTO DI MOSTRARE COERENZA O QUESTO SARA' IL RITORNO ALLA VECCHIA CONTRAPPOSIZIONE TRA ECONOMIA ED ECOLOGIA. Occorre che ognuno si prenda le proprie responsabilità senza subire i ricatti di facili e miopi consensi: alla crisi sociale non si risponde permettendo a ristoratori, alberghi, bar e commmercianti di disseminare un usa e getta GIA' MESSO AL BANDO (e riconfermato tale) dall'Unione Europea! SI RIAPRA ma si incentivi la creatività di favorire LE ALTERNATIVE ad un ritorno indietro. Anche sul versante dei dispositivi protettivi dal covid SI LAVORI DA SUBITO A TROVARE SOLUZIONI ALTERNATIVE ALL'USA E GETTA A PARTIRE DA GUANTI E MASCHERINE che altrimenti ci sommergeranno.
INCREDIBILE CONSTATARE UNA PASSIVITA' SUL TEMA DA PARTE DEL SISTEMA PUBBLICO! Eppure la gente stessa si sta muovendo con le "mascherine lavabili" e/o almeno riciclabili. Sappiamo perchè interpellati che aziende come ETA BETA DI BOLOGNA O COME GRAFICA 77 DI LUCCA (ma ce ne sono molte altre) devono fare "salti mortali" per poter mettere a disposizione articoli protettivi non usa e getta mentre DOVREBBE ESSERE PROPRIO IL SISTEMA PUBBLICO A FAVORIRE QUESTA VERA E RESPONSABILE CAPACITA' D'IMPRESA.
SU QUESTI TEMI TORNIAMO A CHIEDERE UN URGENTE INCONTRO CON IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO CONTE! NOI NON RINUNCIAMO ALLA NECESSITA' DELLA RIVOLUZIONE ECOLOGICA. L'APPUNTAMENTO CON IL FUTURO E' ADESSO!

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