LA
POLITICA (TUTTA?) AL TEMPO DEL CORONA VIRUS VUOL CANCELLARE LA
TRANSIZIONE ECOLOGICA? LA PLASTIC TAX COLPITA E AFFONDATA CON LA SCUSA
DEL RINVIO FINO AL 2021?
Il nostro
ALERT lanciato nella Maratona a supporto della Giornata Internazionale
della Terra purtroppo non era infondato. Ancora una volta il partito
trasversale dell'industria dello spreco messo all'angolo dai disastri
ambientali e dalla mobilitazione mondiale in primis dei giovani e dei
ragazzi strumentalizzando la crisi del COVID cerca la rivincita. Non
solo la lobby dell'incenerimento "ringalluzzita" da tutta l'ondata di
usa e getta falsamente sponsorizzato come necessaria dal punto di vista
sanitario (mascherine, guanti, dispositivi di protezione) cerca di
riaccreditarsi come "necessaria" per "gestire" i rifiuti di "questa
nuova fase" MA ADESSO SEMBRA CHE TUTTO L'UNIVERSO POLITICO si unisca per
dare l'ultima spallata anche alla non irresistibile "plastic
tax"Infatti nell'ex Decreto Aprile del Governo (in sintonia con
molteplici dichiarazioni di Salvini che ha ripetutamente tuonato contro
questo provvedimento) all'articolo 139 si prevede un differimento della
applicazione della Legge 27 dicembre 2019 numero 160 che da luglio
avrebbe penalizzato di 45 centesimi/kg prodotto i cosiddetti MACSI (cioè
i prodotti usa e getta). Il provvedimento non sarebbe stato applicato
invece ai manufatti in bioplastica e/o da plastiche di riciclo favorendo
seppur in modo non proprio aggressivo una graduale riconversione del
settore e la riduzione di plastiche usa e getta. E' UNA VERGOGNA E
SINTOMO DI UN MODO DI CONCEPIRE L'ATTUALE CRISI IN MODO SBAGLIATO. Non
si esce dalla Crisi Covid 19 concependo un "ritorno alla normalità"
sinonimo di inquinamento e avvelenamento delle città e dei mari! LA
NORMALITA' NON PUO' ESSERE DISTRUGGERE L'AMBIENTE E SPRECARE RISORSE
NATURALI! La CRISI DEV'ESSERE UNA GRANDE OPPORTUNITA' PER CAMBIERE
REGISTRO nel segno di quella transizione ecologica che ormai sembrava
acquisita a partire dall'Unione Europea. Appare chiaro che se la
"dilazione" dovesse avvenire essa non solo sarebbe di fatto
l'affondamento del provvedimento in questione ma soprattutto rivelerebbe
la insensibilità di QUESTO GOVERNO AI TEMI AMBIENTALI confinando nel
"regno della vuota e odiosa retorica" i suoi costanti riferimenti alla
sostenibilità ambientale. E ORA IL MOMENTO DI MOSTRARE COERENZA O QUESTO
SARA' IL RITORNO ALLA VECCHIA CONTRAPPOSIZIONE TRA ECONOMIA ED
ECOLOGIA. Occorre che ognuno si prenda le proprie responsabilità senza
subire i ricatti di facili e miopi consensi: alla crisi sociale non si
risponde permettendo a ristoratori, alberghi, bar e commmercianti di
disseminare un usa e getta GIA' MESSO AL BANDO (e riconfermato tale)
dall'Unione Europea! SI RIAPRA ma si incentivi la creatività di favorire
LE ALTERNATIVE ad un ritorno indietro. Anche sul versante dei
dispositivi protettivi dal covid SI LAVORI DA SUBITO A TROVARE SOLUZIONI
ALTERNATIVE ALL'USA E GETTA A PARTIRE DA GUANTI E MASCHERINE che
altrimenti ci sommergeranno.
INCREDIBILE CONSTATARE UNA PASSIVITA'
SUL TEMA DA PARTE DEL SISTEMA PUBBLICO! Eppure la gente stessa si sta
muovendo con le "mascherine lavabili" e/o almeno riciclabili. Sappiamo
perchè interpellati che aziende come ETA BETA DI BOLOGNA O COME GRAFICA
77 DI LUCCA (ma ce ne sono molte altre) devono fare "salti mortali" per
poter mettere a disposizione articoli protettivi non usa e getta mentre
DOVREBBE ESSERE PROPRIO IL SISTEMA PUBBLICO A FAVORIRE QUESTA VERA E
RESPONSABILE CAPACITA' D'IMPRESA.
SU QUESTI TEMI TORNIAMO A CHIEDERE
UN URGENTE INCONTRO CON IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO CONTE! NOI NON
RINUNCIAMO ALLA NECESSITA' DELLA RIVOLUZIONE ECOLOGICA. L'APPUNTAMENTO
CON IL FUTURO E' ADESSO!