Addio Polo Scientifico e Tecnologico? Sesto Fiorentino |
Scritto da Redazione | |
lunedì 11 febbraio 2019 | |
(Sempre attuale anzi attualissimo! Il Polo è ancora in fieri, nuovo nuovo si potrebbe dire, ma già lo smantellerebbero per fare posto al balocco di ipertrofici ego di alcuni portatori di interesse e "bottegai" fiorentini? ndr noincneritori)
Dec 1, 2014
Sestograd -
Collettivo di Polo (.......)
Il 6
novembre scorso (6 novembre 2014 ndr) è stato presentato a Palazzo Vecchio il “Master Plan” per l’ampliamento dell’aeroporto di Peretola:
questo progetto prevede la realizzazione di una nuova pista di 2.400m
(nonostante l’approvazione della variante al PIT preveda solo 2000 metri), la
cui recinzione sarà distante soltanto
50 m (e la pista 250) dal blocco
aule del Polo Scientifico di Sesto. In merito a questo progetto
sconsiderato (dal costo previsto di 300 milioni, finanziati per metà
dall’attuale proprietà degli aeroporti di Firenze e Pisa e per metà con soldi
pubblici) vogliamo sottolineare le seguenti problematiche e criticità:....
Dec 1, 2014
Sestograd -
Collettivo di Polo
Ci teniamo a precisare che questa immagine l’abbiamo creata noi in pochi minuti ma NESSUNO dei tanti siti/giornali che l’hanno ripresa ha citato noi o questo sito Il 6 novembre scorso è stato presentato a Palazzo Vecchio il “Master Plan” per l’ampliamento dell’aeroporto di Peretola: questo progetto prevede la realizzazione di una nuova pista di 2.400m (nonostante l’approvazione della variante al PIT preveda solo 2000 metri), la cui recinzione sarà distante soltanto 50 m (e la pista 250) dal blocco aule del Polo Scientifico di Sesto. In merito a questo progetto sconsiderato (dal costo previsto di 300 milioni, finanziati per metà dall’attuale proprietà degli aeroporti di Firenze e Pisa e per metà con soldi pubblici) vogliamo sottolineare le seguenti problematiche e criticità:
In primis –
perlomeno per quanto riguarda gli utenti attuali del Polo – spicca l’enorme difficoltà nel proseguire attività di
ricerca, didattica e studio avendo come vicini di casa aerei in decollo
ed in atterraggio. Sebbene siano state ipotizzate delle misure di contenimento
del rumore, tali misure saranno difficilmente sufficienti a garantire il normale
svolgimento delle attività del Polo; inoltre, le barriere anti-rumore
funzionano se si vuole arginare il rumore da terra, mentre se il punto esatto
di decollo e atterraggio fosse anche poco oltre il Polo, qualunque barriera
risulterebbe inutile. Il Consiglio di
Dipartimento di Fisica e Astrofisica ha già espresso all’unanimità una
fortissima preoccupazione constatando l’impossibilità di proseguire le
attività didattiche e di ricerca in presenza della nuova pista dell’aeroporto,
e ha chiesto che l’Università assuma iniziative immediate e concrete per
sopperire al problema in un modo o nell’altro. Altrettanta preoccupazione per il danno funzionale e patrimoniale ha
espresso all’unanimità, su richiesta dei rappresentanti del Collettivo, il
Consiglio della Scuola di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali. L’impatto ambientale e quello sanitario sulla piana non sono trascurabili, per gli abitanti dei dintorni come per tutti i frequentatori del Polo,che oltre agli scarichi degli aeroplani dovranno sopportare la vicinanza con un inceneritore, l’amianto nelle tubature dell’acqua e la cui salute potrebbe essere già a rischio (vista l’assai sospetta incidenza di tumori al CNR di Sesto). Manca totalmente un rapporto dei rischi ambientali e di quelli per la salute, e nonostante sia stato affermato il contrario, è già preventivato che per condizioni meteorologiche sarà dirottato su Firenze città almeno il 15% dei voli (8% in partenza, 7% in arrivo), con sorvoli della città e del centro storico in volo a vista fino a 500m di altezza.
Se il danno
per il Polo, lo spreco di risorse pubbliche e l’inquinamento ambientale (in
tutte le sue forme: acustico, elettromagnetico, atmosferico e idrico) non
fossero sufficienti per affermare che portare avanti tale progetto sarebbe
disastroso per il futuro del luogo – che viene definito “l’eccellenza”
dell’Università di Firenze e centro fondamentale per lo sviluppo dell’area
Fiorentina dalle stesse istituzioni che sostengono il progetto aeroporto – vi è
un’ulteriore problematica da evidenziare: la sicurezza. Queste problematiche sono irrisolvibili e dimostrano un’incompatibilità tra le attività universitarie e l’ampliamento dell’aeroporto – a meno che non si vogliano spostare gli edifici della prima in un altro luogo. Il costo sostenuto dall’Ateneo (con soldi e risorse pubblici) per costruire il Polo però è sicuramente superiore al 50% dell’investimento previsto per l’intero progetto della pista, e a questi soldi vanno aggiunti quelli investiti in loco dall’ARDSU oltre a vari investimenti di enti nazionali ed europei. Quindi è assai improbabile che verranno stanziati in tempi utili i soldi necessari all’intero spostamento del Polo (progetto cui, peraltro, nessuno ha ancora neppure accennato). Chi rimborserà l’Ateneo e lo Stato di questi milioni? Ricollocare solo i Dipartimenti senza spostare l’intero Polo Scientifico – o smembrarlo in qualunque altro modo – sarebbe una scelta disperata nonché un’enorme sconfitta per l’Ateneo che ci ha investito più di 15 anni, nonché un enorme spreco di denaro pubblico. Il Polo Scientifico ha un senso e un’importanza non trascurabile; è immediato comprendere il vantaggio che possono trarre la ricerca e la didattica dallo stretto contatto tra i dipartimenti che spesso condividono strumenti, ricerche, competenze e docenti, ottenendo non solo risultati migliori ma anche, spesso, un risparmio economico.
Ma la schizofrenia, la mancanza di coordinamento
e l’incompetenza delle istituzioni trapela da ogni parte. Basti pensare
che pochi giorni fa sono stati stanziati ulteriori fondi (1,5 milioni) per la
realizzazione del progetto del Parco agricolo della piana dei Comuni di Sesto
fiorentino, Campi Bisenzio, Signa e Calenzano, parco che verrà parzialmente
coperto dall’imminente pista, le cui realizzazioni sono incompatibili, a detta
della Regione stessa.
Sestograd - Collettivo di Polo Chi siamo? Il Collettivo di Scienze dell’Università di Firenze è un gruppo politico universitario nato nel 1991, attivo nella Scuola di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali della quale siamo tutti studenti. Siamo un gruppo autonomo ed indipendente da ogni partito politico, sindacato e confessione religiosa. Le nostre riunioni sono aperte a tutti e le decisioni sono prese insieme e su ogni argomento accettiamo idee e opinioni diverse in modo da arricchire la discussione e maturare un’idea comune a tutti arrivando a quella che a noi piace chiamare sintesi. Ci riuniamo settimanalmente per discutere, partendo da temi che più incidono nella nostre vite universitarie, come l’organizzazione della didattica e la gestione degli spazi, andando oltre, con campagne che riguardano il diritto allo studio, la politica cittadina e non solo. Lottiamo per un’Università pubblica, libera e di massa, che faciliti l’accesso alla cultura e difenda e promuova i valori di laicità, uguaglianza e antifascismo. Lavoriamo con il Collettivo d’Ateneo Studenti di Sinistra e durante l’anno collaboriamo con i collettivi dei Corsi di Laurea e le realtà cittadine con cui condividiamo lotte e idee.
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Ultimo aggiornamento ( mercoledì 29 maggio 2019 ) |