Per dare un futuro alla Piana fiorentina
Scritto da Redazione   
mercoledì 30 gennaio 2019

http://www.perunaltracitta.org/2019/01/22/poche-semplici-ragioni-per-dare-un-futuro-alla-piana-fiorentina/

 

Poche, semplici, ragioni per dare un futuro alla Piana fiorentina


Le ragioni di fondo della nostra opposizione all’aeroporto ed all’inceneritore stanno nella assoluta incompatibilità di queste opere con la Piana Firenze-Prato-Pistoia e con le condizioni di vita delle popolazioni, già messe a dura prova da un territorio ormai saturo di funzioni e di inquinamenti. Non c’è più lo spazio per realizzare in sicurezza una struttura aeroportuale da 5 milioni di passeggeri all’anno, con il suo pesante impatto sulla salute e sull’ambiente (rumori, polveri, vibrazioni..), mentre già l’attuale scalo di Peretola (2,5 milioni di passeggeri all’anno) è diventato da molti anni insostenibile per gli abitanti delle zone vicine, Peretola, Brozzi, Quaracchi, Le Piagge (vedi prescrizioni non attuate del 2003).

 

Poche, semplici, ragioni per dare un futuro alla Piana fiorentina


Le ragioni di fondo della nostra opposizione all’aeroporto ed all’inceneritore stanno nella assoluta incompatibilità di queste opere con la Piana Firenze-Prato-Pistoia e con le condizioni di vita delle popolazioni, già messe a dura prova da un territorio ormai saturo di funzioni e di inquinamenti. Non c’è più lo spazio per realizzare in sicurezza una struttura aeroportuale da 5 milioni di passeggeri all’anno, con il suo pesante impatto sulla salute e sull’ambiente (rumori, polveri, vibrazioni..), mentre già l’attuale scalo di Peretola (2,5 milioni di passeggeri all’anno) è diventato da molti anni insostenibile per gli abitanti delle zone vicine, Peretola, Brozzi, Quaracchi, Le Piagge (vedi prescrizioni non attuate del 2003).

Questi progetti svuoterebbero di significato il Parco della Piana, diventerebbero il nuovo baricentro del territorio e stravolgerebbero definitivamente l’equilibrio di tutta la Piana e delle zone circostanti: le conseguenze sull’insieme del territorio e sulla qualità della vita delle popolazioni, impongono una visione unitaria dei vari problemi e richiedono che tutti i soggetti istituzionali e sociali  della Piana siano coinvolti con piena capacità decisionale nella Conferenza dei Servizi e più in generale nel dibattito pubblico. Occorre respingere altresì con decisione il tentativo di Qthermo di usare il MasterPlan dell’aeroporto per aggirare la sentenza del Consiglio di Stato e ottenere una nuova autorizzazione a costruire l’inceneritore.

Occorre una svolta: per noi il Parco della Piana significa pensare ad un futuro diverso, significa stop alla cementificazione, salvaguardia delle aree verdi, tutela della salute e dell’ambiente, strategia rifiuti zero, rilancio dell’agricoltura, diritti e buona occupazione, diversa mobilità basata sul trasporto pubblico (non su inutili tunnel tav), pieno utilizzo del patrimonio esistente per garantire il diritto alla casa, la scuola e i servizi sociali, partecipazione e coinvolgimento vero degli abitanti.

Denunciamo con forza la logica di scambio tra spostamento del Lago di Peretola in territorio signese (un’operazione assurda funzionale solo a fare la nuova pista aeroportuale) e realizzazione della Bretellina (un intervento necessario e atteso da 50 anni), una vera e propria “prostituzione urbanistica” messa in atto dal Sindaco di Signa. Questa ipotesi è stata poi smentita dalla stessa Regione Toscana non più in grado di garantire la “bretellina”, il cui progetto interferisce con lo spostamento del lago.

In proposito Invitiamo i cittadini a partecipare  al presidio di giovedì 24 gennaio ore 16-19 al Ponte a Signa, promosso dal “Comitato Nuovo Ponte per la Piana” di Signa, insieme ad altre realtà, che con cartelli, striscioni e lenzuola appese alle finestre rivendica la necessità della Bretellina per liberare il Ponte a Signa e le zone limitrofe da un inquinamento insopportabile, dice no all’aeroporto ed allo spostamento del lago.

La ripresa dell’iniziativa diretta dei comitati e degli abitanti (assemblee, manifestazioni, presidio dell’Osmannoro, ricorsi giuridici..) rappresenta la principale garanzia di fronte al tentativo di Rossi, Nardella, Confindustria, Confcommercio, albergatori… di far crescere un “movimento corporativo” trainato da potenti interessi economici, a sostegno dell’aeroporto e delle grandi opere inutili e dannose, come avvenuto a Torino.

Invitiamo i Sindaci contrari o comunque critici verso questi progetti a far sentire la propria voce e mobilitare le popolazioni, senza cadere nella trappola delle “compensazioni”. Rivolgiamo un appello a chi si è sempre detto contrario ad aeroporto e inceneritore, come il Ministro Toninelli ed il M5S, a mantenere coerenza – rispetto agli impegni presi – nell’ambito della Conferenza dei Servizi del 29 gennaio. 

Alterpiana
Assemblea Presidio No inceneritore No aeroporto
Comitato Campigiano No aeroporto
Comitato No aeroporto di Sesto Fiorentino
Comitato No tunnel Tav di Firenze
Comitato Nuovo Ponte per la Piana di Signa

 

 

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