Predoni di salute e denari all'opera.. Promemoria
Scritto da Redazione   
mercoledì 21 novembre 2018

http://www.ambientebrescia.it/salute.html

 

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I bambini sono le prime vittime di un ambiente inquinato

 

L’esposizione precoce e quotidiana a un inquinamento sempre più capillare e, in particolare, a metalli pesanti, benzene, idrocarburi poliaromatici, diossine e particolato ultrafine determina uno stato di instabilità del nostro genoma  e pone le premesse alle mutazioni che danno origine ai tumori”. E’ questo in sintesi l’allarme che lancia in un breve, ma intenso saggio Ernesto Burgio, pediatra, coordinatore del Comitato scientifico dell’Isde.
(InquinamentoBambiniSalute.pdf).

Anche da altre fonti si conferma che sono in particolare i bambini a soffrire per l'inquinamento ambientale: allarmata la denuncia ai primi di febbraio 2011 della Società italiana di Pediatria per i danni provocati dalle M10 (SaluteBambiniPM10.pdf); nel contempo si conferma il continuo aumento dei tumori infantili, in particolare nel primo anno di vita e nella provincia di Brescia
(SaluteBambiniTumoriBrescia.pdf).(.....)

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/11/18/rifiuti-i-bambini-piu-in-pericolo-sono-quelli-del-nord-salvini-se-vuoi-salvarli-spegni-gli-inceneritori/4774078/?fbclid=IwAR1-s0moo7eNLHgMqlqI7c6zBXVERmfBpoZq8RYehMlM0o99VSNLqhCjmDw

http://www.ambientebrescia.it/salute.html

 

Lorenzo Tomatis, il grande scienziato che ha diretto per un decennio l'Istituto di Ricerche sul Cancro dell'Oms, scomparso a Lione all'età di 78 anni, il 21 settembre 2007, ci ha lasciato un'eredità di inestimabile valore per la nostra lotta contro il degrado dell'ambiente, per l'equità sociale e per la tutela della salute dei lavoratori e dei cittadini. (TomatisRicordo1.pdf; TomatisRicordo2.pdfTomatisEpidemiologia.pdf).


Anche nel nome di Tomatis, il 24 novembre 2007, si è tenuto a Brescia un convegno organizzato dal Coordinamento dei Comitati Ambientalisti della Lombardia e dalla Consulta per l'Ambiente del Comune di Brescia, Vivere sani in un mondo malato: la grande illusione

Hanno presentato relazioni di grande interesse: la dottoressa Patrizia Gentilini, onco-ematologa Isde Italia, (AmbienteSaluteGentilini.pdf); il dottor Giancarlo Rasconi, medico del lavoro, Comitato Ferrara Città Sostenibile; (AmbienteSaluteRasconi.pdf); la dottoressa Nadia Marcobruni, pneumologa   (AmbienteSaluteMarcobruni.pdf); il dottor Fulvio Porta, pediatra - oncologo (AmbienteSalutePorta.pdf)

Brescia come la Campania?

 

Il 2008 si è aperto con la disastrosa emergenza rifiuti in Campania. Il "modello Brescia" è stato proposto come la vera soluzione: supertecnologico e superefficiente, basato su un megainceneritore; decine di piattaforme per rifiuti speciali; discariche in quantità. 

Ma è davvero un'alternativa? A Brescia, come in Campania, si "smaltisce" la stessa quantità pro capite di rifiuto urbano, si trattano milioni di tonnellate di rifiuti speciali in gran parte importati, mentre decine di milioni di tonnellate sono già tumulati nei terreni. A Brescia i rifiuti sono "smaltiti con le migliori tecnologie" e non sversati nei campi o per strada, come in Campania. 

Ma "smaltiti" non significa che i rifiuti scompaiono, si trasformano, in sostanze a volte più nocive. Ritroviamo allora, sorprendentemente, alcune emergenze sanitarie che accomunano Brescia alla Campania: 

le diossine nel latte (DiossineLatteAriaInceneritore.pdf)

un'alta incidenza di tumori al fegato (Tumorifegato.pdf)   

Del resto, anche le indagini compiute in seguito al "caso Caffaro" hanno portato sempre più in evidenza il problema degli effetti sanitari (CaffaroTumori.pdf). Comunque in generale la provincia di Brescia presenta alti tassi di ospedalizzazione, di diverse patologie e di tumori (SaluteMalattieTumoriBrescia.pdf)

Ciononostante, il Registro tumori dell'Asl di Brescia ha sempre teso a minimizzare questa emergenza, sottovalutando o ignorando del tutto le possibili cause ambientali di un'incidenza superiore alla media nazionale di diverse tipologie di tumori a Brescia. Ma del Comitato scientifico del Registro tumori dell'Asl  faceva parte l'ingegnere Renzo Capra, presidente di Asm, la grande azienda energetica, ora A2A, che gestisce in piena città il più grande inceneritore di rifiuti di Europa ed una centrale a carbone priva di catalizzatori.  L'evidente indecoroso conflitto di interessi suscitò la vivace protesta degli ambientalisti bresciani (AslAsmTumori2.pdf) costringendo finalmente l'Asl ad escludere dal proprio Registro tumori l'imbarazzante presenza del Presidente di Asm (Asl di Brescia, Delibera n. 166 del 18 marzo 2008 AslAsmTumori3.pdf).

        Inceneritori e tumori: tema controverso


Sempre caldo, nel 2008, il dibattito su inceneritori e tumori. Ad Exit, de La 7,  l'oncologo francese Belpomme, autore dell'appello di Parigi su chimica e salute (ChimicaSaluteParigi.pdf) parla di Veronesi che aveva sentenziato: l'impatto sui tumori è "assolutamente zero". La posizione critica di Belpomme è confortata  dai risultati allarmanti di un'indagine su inceneritori e tumori dell'Istituto di vigilanza sanitaria francese. (InceneritoriTumori.pdf)

Secondo convegno su Ambiente e salute

 

Il 17 ottobre 2009, a Brescia si tiene un secondo importante Convegno su Ambiente  Salute (AmbienteSaluteConvegno2009.pdf) con la partecipazione di Ernesto Burgio, Comitato scientifico  Medici per l'Ambiente, (AmbienteSaluteBurgio2009Selez.pdf), di Gianni Tamino, biologo dell'Università di Padova (AmbienteSaluteTamino2009.pdf)  e di Fulvio Porta, primario di Oncoematologia pediatrica all'Ospedale di Brescia (AmbienteSalute2009Stampa.pdf).

Indagine di epidemiologia ambientale
sull'Alto Mantovano
Un esempio per Brescia

Il 25 novembre 2009, l'Asl di Mantova licenzia un Primo rapporto di un'Indagine di epidemiologia ambientale sull'Alto Mantovano  
(
TumoriAltoMantovano.pdf), corredata da una serie di indagini ambientali dell'Arpa (emissioni industriali, aria, acque superficiali e di falda, suolo, bonifiche) con relativi interventi di prevenzione primaria effettuati e da realizzare (ArpaMn1.relazioneintermedia.pdf; ArpaMn2.RQAMedole.pdf; 
ArpaMn3.Acquesuperficiali.pdf; ArpaMn4.Acquesuperficiali.pdf; 
ArpaMn5.Emissioni.pdf; ArpaMn6.Bonifiche.pdf; 
ArpaMn7.ELF.03.pdf). 

Questo lavoro di indagine è di grande rilevanza e di interesse anche per il Bresciano, essenzialmente per due ragioni: 

la prima, di natura metodologica, fa sì che questo lavoro, scientificamente rigoroso, possa servire da modello per quelle indagini che da sempre auspichiamo per il territorio bresciano, a partire dalla città e dall'hinterland intensamente industrializzato e dalle aree che, per la dispersione di rifiuti speciali in grandi quantità (ad esempio Montichiari), hanno subito i maggiori insulti; 

la seconda, esplicitamente proposta dall'Asl di Mantova, è data dal fatto che questo lavoro dovrebbe completarsi con un'indagine analoga che "coinvolgesse anche il territorio bresciano confinante", essendo pacifico che l'inquinamento ambientale non rispetta i confini amministrativi e che, se Castiglione delle Stiviere si trova in una condizione critica in particolare per tumori al fegato e leucemie, è ipotizzabile che ciò avvenga in continuità con il territorio immediatamente a monte, della porzione sud-est del Bresciano. 

I Comitati hanno quindi incontrato, tra febbraio e marzo 2010,  sia l'Asl che l'Arpa di Brescia per proporre con forza che anche a Brescia, a partire dalla zona di Montichiari, si procedesse con un'Indagine ambientale ed epidemiologica coerente con la metodologia di Mantova 

(AmbienteBresciaAslEcologia2010.pdf; AmbienteBresciaArpa2010.pdf).


Brescia
Record negativo di morti per tumore

Il 21 dicembre 2009, "Il Sole - 24 ORE" pubblica il rapporto sulla Qualità della vita 2009, dal quale emerge che Brescia si trova all'ultimo posto della classifica delle province italiane per la più elevata percentuale di morti per tumore su tutti i decessi (TumoriQualitàVita2009.pdf), un record davvero poco invidiabile.

A Seveso la diossina provoca tumori
a Brescia invece è innocua

A Seveso, recenti indagini hanno evidenziato un eccesso di tumori (in particolare leucemie e linfomi) fra gli abitanti colpiti dalla nube di diossina nel 1976 (TumoriDiossineSevesoCorriere.pdfTumoriDiossineSeveso.pdf)
A Brescia, invece, l'Asl locale continua ad accreditare che la diossina risulti del tutto innocua ai cittadini della zona Caffaro che presentano livelli di contaminazione nel sangue da record assoluto. 

 

A San Polo maggiori i danni alla salute 

per la popolazione che nel resto della città

L’Asl di Brescia, il  25 giugno 2010, ha reso pubblici i risultati di alcune Indagini di approfondimento sullo stato di salute della popolazione del quartiere San Polo di Brescia, da cui sono emersi alcuni dati allarmanti
(IndagineSanPoloStampa.pdf; IndagineSanPoloMorti.pdfIndagineSanPoloRicoveri.pdf) 

In genere si rileva un eccesso di mortalità per le malattie respiratorie non tumorali, come polmoniti per i maschi e  bronchiti croniche, asma ed enfisema per le femmine; per queste ultime emerge anche un eccesso di morti, statisticamente significativo per il tumore al fegato, con 6 morti osservate contro 1,8 attese

“L’analisi dei dati per fascia di età mostra tra i residenti a San Polo rispetto al resto della città i seguenti risultati:

maschi: bambini (0-14): malattie respiratorie +33%; adulti: malattie respiratorie +20%; tumori della vescica +73% (28 casi osservati contro 16 attesi); anziani: tumori del fegato +54% (20 casi, contro 13 attesi).

femmine: adulti: malattie respiratorie +39%; anziani: tumori del fegato +199%”.

L’Asl di Brescia si è impegnata a proseguire le indagini, “per approfondire le conoscenze in merito alle eventuali cause degli eccessi riscontrati nelle analisi condotte […] su due fronti:

1. la ricerca di eventuali cause ambientali

2. la ricerca di eventuali rischi connessi con stili di vita, fattori socio-economici e occupazionali e altri”.

Sembra comunque arduo escludere una correlazione tra danni alla salute e inquinamento ambientale. Va ricordato, infatti, che la zona di San Polo è nota per essere interessata da diverse fonti di inquinamento ambientale (una grande acciaieria da forno elettrico, Alfa Acciai;  una piattaforma per rifiuti speciali, anche pericolosi, Ecoservizi; inceneritore e centrale a carbone di a2a, già Asm; autostrada e tangenziale sud), cui si voleva aggiungere una discarica di amianto, per ora bloccata dalla protesta popolare. La stessa zona da anni è stata, inspiegabilmente, privata di una centralina per la rilevazione della qualità dell’aria, funzionante solo per un breve periodo, centralina di cui i Comitati ambientalisti dal 2006 chiedono all’Arpa di Brescia il ripristino.

I bambini sono le prime vittime di un ambiente inquinato

 

L’esposizione precoce e quotidiana a un inquinamento sempre più capillare e, in particolare, a metalli pesanti, benzene, idrocarburi poliaromatici, diossine e particolato ultrafine determina uno stato di instabilità del nostro genoma  e pone le premesse alle mutazioni che danno origine ai tumori”. E’ questo in sintesi l’allarme che lancia in un breve, ma intenso saggio Ernesto Burgio, pediatra, coordinatore del Comitato scientifico dell’Isde.
(InquinamentoBambiniSalute.pdf).

Anche da altre fonti si conferma che sono in particolare i bambini a soffrire per l'inquinamento ambientale: allarmata la denuncia ai primi di febbraio 2011 della Società italiana di Pediatria per i danni provocati dalle M10 (SaluteBambiniPM10.pdf); nel contempo si conferma il continuo aumento dei tumori infantili, in particolare nel primo anno di vita e nella provincia di Brescia
(SaluteBambiniTumoriBrescia.pdf).

 

 

PM10 e salute

Diversi studi confermano i danni dello smog


L’importanza dei danni alla salute delle PM10 e dello smog emerge con sempre maggior evidenza.
Al fondamentale lavoro di ricerca su 13 città italiane, pubblicato dall’Apat nel 2007 (PM10Apat2007.pdf), si sono aggiunti, nell’estate 2010, due altri studi licenziati dal Politecnico di Milano e dall’Università Bicocca, sempre di Milano. Secondo il primo, un’esposizione a livelli elevati di PM10 per 7 giorni provocherebbe la riprogrammazione del Dna con probabili effetti sullo stesso genoma umano (PM10PolitecnicoDna.pdf)La ricerca licenziata dall’Università di Milano Bicocca (PM10BicoccaDanniSalute.pdf) ha approfondito sia la composizione del particolato  qualitativamente diversa tra il periodo invernale e quello estivo, (PM10BicoccaComposizione.pdf), sia i diversi effetti sulla salute, studiati attraverso indagini epidemiologiche, o in vitro in laboratorio (PM10BicoccaRisultatiVitro.pdf). Un ulteriore studio dell'Università di Cambridge mette in evidenza come lo smog possa interferire sul DNA  (SaluteSmogDna.pdf).

 

La sensibilità chimica multipla

e altre malattie correlate all’ambiente

 

Da un gruppo di cittadini delle province di Brescia e Cremona. rappresentanti di molti pazienti affetti  da malattie assai diffuse (circa il 7% della popolazione), ma purtroppo altrettanto sconosciute, come la sensibilità chimica multipla (MCS), la fibromialgia (FM) e l'encefalomielite mialgica (CFS), ci è stato chiesto di far conoscere il loro problema.
Lo facciamo volentieri, anche perché queste patologie sono strettamente legate ad ambienti inquinati. Segnaliamo quindi due siti:

- uno nazionale, dell’associazione Amica, www.infoamica.it;

- uno locale del  dr. Lorenzo Bettoni, che opera  presso l'ospedale di Manerbio -BS-, esperto in queste malattie,  www.lorenzobettoni.it.

Il "picco" della salute


Non c'è solo il "picco" del petrolio, ma, come ci spiega l'oncologa Patrizia Gentilini, anche il "picco" della salute: sulla base di dati di fonte Ue, scopriamo che a un certo punto, mentre continuava ad aumentare la speranza di vita, è cominciata a diminuire la speranza di vita in condizioni di salute.   Questa inversione  o "picco" si colloca nel 2003(SalutePicco.pdf). 

L'Asl di Brescia smentisce se stessa

I PCB della Caffaro fanno male alla salute

 

Dopo che per anni l'Asl di Brescia ha affermato che i PCB non fanno male alla salute, una rivista internazionale pubblica uno studio sul "caso Caffaro" da cui emerge un'associazione tra PCB nel sangue e Linfoma non-Hodgkin. 
(CaffaroAslPCBSalute.pdfCaffaroPCBLinfomiNH.pdf)

Salviamo l’uomo dagli inquinanti ambientali

 

 

La Società svedese per la Conservazione della Natura ha pubblicato nel 2011 un interessante documento (purtroppo in inglese) dal titolo molto significativo,  Salviamo l'uomo - Interferenti endocrini (EDCs)  e tossicità nella riproduzione

(SaluteRiproduttivaUmanaeInquinanti.pdf).

La capacità dell'uomo di riprodursi è seriamente minacciata. In particolare è in pericolo la fertilità dell'uomo. Dopo aver lavorato per decenni in campagne per salvare il falco pellegrino, l'aquila dalla coda bianca e altre specie dagli inquinanti sparsi nell'ambiente, la Swedish Society for Nature Conservation sta ora lanciando una nuova campagna: Salviamo l'uomo!

Gli interferenti endocrini che minacciano la fertilità maschile sono diversi e, purtroppo, ormai largamente diffusi in ambiente e nella catena alimentare: pesticidi, come l’esaclorocicloesano, insetticidi,  fungicidi, i metalli pesanti, metilmercurio, idrocarburi policiclici aromatici, sftalati, DDT, PCB, diossine, bisfenolo, nono/octofenolo… Molte di queste sostanze supertosssiche sono purtroppo familiari ai bresciani, eredità indesiderata in particolare della Caffaro, ma non solo.

Brescia
sempre ricca, ma si vive male

Il 3 gennaio 2012, "ItaliaOggi7" pubblica il rapporto sulla Qualità della vita 2011
a Brescia gli affari reggono bene, ma crollano ambiente, salute e coesione sociale. (BresciaQualitaVita2011.pdf).

Brescia:
non esiste città più inquinata

Agli inizi di marzo 2012, come sito "www.ambientebrescia.it", abbiamo redatto  un dossier sulla situazione dell'ambiente nella città di Brescia (BresciaStatoAmbiente2012.pdf): il quadro è di estrema gravità, probabilmente senza riscontri in altre città italiane. Il dossier è stato inviato a tutti i consiglieri in vista del Consiglio  comunale dedicato all'ambiente e presentato alla stampa (BresciaStatoAmbiente2012Stampa.pdf).

Alcuni eventi sono l'occasione per utili confronti con altri siti "famosi" inquinati da diossine, Campania, Mantova e Taranto, confermando ulteriormente  l'eccezionalità del "caso Brescia":
- per la Campania, la pubblicazione dello studio Sebiorec sui livelli d’accumulo di contaminanti organici persistenti nel sangue e nel latte materno in gruppi di popolazione delle Terre dei fuochi  della Gomorra di Saviano .(CaffaroBresciaCampania2012.pdf);
- per Mantova, la pubblicazione del libro di Paolo Rabitti, Diossina: la verità nascosta, 2012 .(CaffaroBresciaMantova2012.pdf);
- per Taranto,  lo scoppio del caso Ilva per iniziativa del Gip Patrizia Todisco  (CaffaroBresciaTaranto2012.pdf). 


   Un importante studio su ambiente e tumori

Con colpevole ritardo, pubblichiamo sul sito l’importante monografia dell’Aiom del 2011 su Ambiente e tumori
(AmbienteTumori2011.pdf).                               

Tumori infantili a Brescia

Nuovo ennesimo allarme sui tumori infantili a Brescia. Si conferma che i bambini sono i soggetti più esposti
(TumoriInfantiliBrescia2012.pdf)

Commenti
ladri di stato e confindustria li guida
scritto da msirca, novembre 21, 2018

l'interesse d'un tratto riesploso da parte di Salvini e Confindustria (con il codazzo di servetti con la bava alla bocca pregustando il business)non deve meravigliare in una nazione in cui si sa solo comandare e non governare, e in una nazione dove la classe imprenditoriale(salvo poche eccezioni)vuole solo guadagnare senza impegnarsi in investimenti che abbiamo un ritorno benefico per le loro tasche ma che almeno non ammazzino ambiente territori e abitanti


busy
Ultimo aggiornamento ( mercoledì 21 novembre 2018 )