Gestione "rifiuti" : Firenze padrona...
Scritto da Redazione   
venerd́ 30 giugno 2017

http://tuttosesto.net/mamme-no-inceneritore-il-comune-di-sesto-e-alienato-da-alia/

 http://www.gonews.it/2017/06/29/le-mamme-no-inceneritore-sesto-fiorentino-alienato-alia/

 

I Comuni sono responsabili della governance dei loro territori, ma di fatto sono stati neutralizzati nel tempo con il gioco delle partecipate pubbliche, ormai un intrigo di scatole cinesi sempre più lontane dal controllo dei cittadini e delle loro amministrazioni territoriali. In tema di gestione rifiuti i Comuni sono stati inibiti nella loro capacità di intervento, sia come ente affidatario e di controllo, dove il proprio potere viene schiacciato nelle assemblee di ATO (Aree Territoriali Ottimali, enti sovracomunali), sia come azionisti negli enti gestori dei rifiuti.....

Le Mamme No Inceneritore:

 

“Sesto Fiorentino alienato da Alia?”

 

29 giugno 2017

 

Politica e Opinioni Sesto Fiorentino

I Comuni sono responsabili della governance dei loro territori, ma di fatto sono stati neutralizzati nel tempo con il gioco delle partecipate pubbliche, ormai un intrigo di scatole cinesi sempre più lontane dal controllo dei cittadini e delle loro amministrazioni territoriali. In tema di gestione rifiuti i Comuni sono stati inibiti nella loro capacità di intervento, sia come ente affidatario e di controllo, dove il proprio potere viene schiacciato nelle assemblee di ATO (Aree Territoriali Ottimali, enti sovracomunali), sia come azionisti negli enti gestori dei rifiuti. Prendiamo il caso Sesto Fiorentino: è socio in ATO Toscana Centro, dove comanda il Comune di Firenze, ed è socio dell’ente gestore ALIA, dove comanda sempre il Comune di Firenze. Nel consiglio comunale sestese di giov 29 giugno, il sindaco e la giunta chiedono una delega per valutare l”ipotesi di vendere la propria quota azionaria di ALIA. Consiag, altra partecipata pubblica in cui Sesto è azionista e comandata dal Comune di Prato, ha fatto già un’offerta di acquisto di quote ai Comuni della Piana fiorentina; per Sesto Fiorentino sarebbero 3 mln da incassare nel giro di 2 anni e mezzo. L’offerta è sicuramente finanziariamente allettante, anche se il Comune di Sesto Fiorentino così rinuncierebbe ad una rendita annuale sicura (visto il contratto ventennale da 5 miliardi appena vinto da Alia su bando Ato Toscana Centro) e alla possibilità di incidere direttamente sulla società (anche se come socio di minoranza al 2%). Il fatto è che Sesto Fiorentino, come gli altri Comuni periferici in generale, dovrebbero riappropriarsi della propria libertà di azione nelle scelte sulla gestione dei rifiuti, ritornando a effettuare direttamente la raccolta rifiuti e magari anche la vendita dei materiali risultanti da essa, e decidendo autonomamente a chi e come far smaltire il secco non riciclabile. Ecco che invece con la storia degli ATO, dei gestori unici e delle scatole cinesi alla fine saranno sempre i cittadini di Sesto Fiorentino a subire le scelte di Firenze e il consiglio comunale sestese è e sarà semplicemente un ratificatore delle tariffe TARI decise dal connubio Comune di Firenze-ALIA. Alienare le azioni di Alia potrebbe essere una buona mossa se si utilizzassero quelle risorse come spinta per uscire dalla gestione monopolista di Alia e dal sistema-gabbia di Ato. Mamme No Inceneritore

Leggi questo articolo su: http://www.gonews.it/2017/06/29/le-mamme-no-inceneritore-sesto-fiorentino-alienato-alia/

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I Comuni sono responsabili della governance dei loro territori, ma di fatto sono stati neutralizzati nel tempo con il gioco delle partecipate pubbliche, ormai un intrigo di scatole cinesi sempre più lontane dal controllo dei cittadini e delle loro amministrazioni territoriali. In tema di gestione rifiuti i Comuni sono stati inibiti nella loro capacità di intervento, sia come ente affidatario e di controllo, dove il proprio potere viene schiacciato nelle assemblee di ATO (Aree Territoriali Ottimali, enti sovracomunali), sia come azionisti negli enti gestori dei rifiuti.

Prendiamo il caso Sesto Fiorentino:
è socio in ATO Toscana Centro, dove comanda il Comune di Firenze, ed è socio dell’ente gestore ALIA, dove comanda sempre il Comune di Firenze.

Nel consiglio comunale sestese di giov 29 giugno, il sindaco e la giunta chiedono una delega per valutare l”ipotesi di vendere la propria quota azionaria di ALIA. Consiag, altra partecipata pubblica in cui Sesto è azionista e comandata dal Comune di Prato, ha fatto già un’offerta di acquisto di quote ai Comuni della Piana fiorentina; per Sesto Fiorentino sarebbero 3 mln da incassare nel giro di 2 anni e mezzo. L’offerta è sicuramente finanziariamente allettante, anche se il Comune di Sesto Fiorentino così rinuncierebbe ad una rendita annuale sicura (visto il contratto ventennale da 5 miliardi appena vinto da Alia su bando Ato Toscana Centro) e alla possibilità di incidere direttamente sulla società (anche se come socio di minoranza al 2%).

Il fatto è che Sesto Fiorentino, come gli altri Comuni periferici in generale, dovrebbero riappropriarsi della propria libertà di azione nelle scelte sulla gestione dei rifiuti, ritornando a effettuare direttamente la raccolta rifiuti e magari anche la vendita dei materiali risultanti da essa, e decidendo autonomamente a chi e come far smaltire il secco non riciclabile.

Ecco che invece con la storia degli ATO, dei gestori unici e delle scatole cinesi alla fine saranno sempre i cittadini di Sesto Fiorentino a subire le scelte di Firenze e il consiglio comunale sestese è e sarà semplicemente un ratificatore delle tariffe TARI decise dal connubio Comune di Firenze-ALIA. Alienare le azioni di Alia potrebbe essere una buona mossa se si utilizzassero quelle risorse come spinta per uscire dalla gestione monopolista di Alia e dal sistema-gabbia di Ato“.

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Ultimo aggiornamento ( venerd́ 30 giugno 2017 )