Due o tre cose che so di lei (gestione "rifiuti" con incenerimento)
Scritto da Redazione   
luned́ 20 marzo 2017

Due o tre cose che so di lei ...

La citazione cinefila di Fabrizio Bertini fa da coperta a un intrico aggrovigliato di unioni,  matrimoni e atti amministrativi, si potrebbe dire "perversi", che hanno come unico scopo quello di aggirare obblighi e inficiare i diritti dei cittadini su cui ricadrà il potenziale risultato nefasto di queste mire.

Alcune considerazioni e suggerimenti per le realtà operanti nella Piana Fiorentina in difesa della salute e del territorio

(ndr msirca)

due o tre cose che so di lei ( gestione rifiuti con incenerimento)

0) come è noto, e vi è noto, la società per azioni ALIA servizi
ambientali opererà entro l' ATO Toscana Centro, fornendo servizi e
trattamenti di rifiuti anche fuori ATO, diventando il 5° colosso italiano
di servizi ambientali. ALIA nasce per incorporazione di ASM (Prato), CIS (
Montale, alcuni comuni della provincia di Pistoia), Publiambiente (Empoli ,
Valdelsa fiorentina) in Quadrifoglio che, una volta incorporate tali
aziende, ha preso appunto la denominazione di ALIA Servizi Ambientali, con
efficacia giuridica di tale incorporazione /fusione a far data dal 13 marzo
2017. Le attività oggetto di ALIA s.p.a. sono :

a) gestione di ogni tipologia di rifiuto finalizzata al
riutilizzo/riciclaggio/recupero di materia ed energia, comprese le pratiche
industriali per rigenerazione e recupero;
b) lo smaltimento quale fase residuale della gestione di tutte le
tipologie di rifiuti ( domestici pericolosi e non,
speciali-industriali-sanitari pericolosi e non compresi quelli liquidi)
compreso il conferimento in discarica;
c) progettazione, realizzazione e/o gestione ( gestione di quelli esistenti
o in realizzazione ndr) di impianti di incenerimento ( nel testo
scorrettamente indicati come termovalorizzazione, scorrettamente perché non
valorizzano niente, se non il flusso di denaro drenato dalle nostre
tasche), comprese le reti di teleriscaldamento e trasporto energia elettrica
d) servizi di disinfestazione e bonifica. servizi di trasporto anche per
conto terzi; noleggio di veicoli;
e) tutti i servizi relativi ai servizi ambientali e di igiene urbana,
comprese le attività di informazione e sensibilizzazione dei cittadini; e
quelli relativi ai bilanci ambientali;
f) progettazione, consulenza, assistenza relative alle analisi di
laboratorio;
d) progettazione, realizzazione, manutenzione di aree verdi pubbliche o
private a uso pubblico; attività di verifica e di validazione dei progetti

Il capitale sociale è di Euro 85.376.852,00

1) anche ma non solo da questa nuova situazione nei territori dell' ATO
TOSCANA CENTRO, e più in generale nella gestione dell' intero ciclo dei
rifiuti nella regione Toscana, discende :

1.1. l' urgenza di costruire una agenda di iniziative e di controproposte
nell' insieme di Ato Centro, partendo dalle mobilitazioni esistenti (
comitati, realtà locali, associazioni ambientaliste e naturaliste, gruppi
di base ) e dalla specificità del movimento sviluppatosi *ab immemorabile*
e più recentemente nella piana Firenze Prato Pistoia (vedi punto 1.2)

1.2. partire dalla forza e dalla abilità sedimentate nella Piana FIPOPT ,
in particolare con lo straordinario lavoro di
sensibilizzazione/mobilitazione delle MAMME NO INCENERITORE/I e dal focus contro tutte le nocività sanitarie e territoriali espresse dalle realtà dell' *Assemblea della Piana*. ma partire anche dalla specificità e dalla
novità di questo movimento : capacità di coniugare il No ad opere nocive (
inceneritori, aeroporto, Tav e sottoattraversamento di Firenze, nuovo
stadio Fiorentina con nuova insopportabile colata cementizia a rendita
immobiliare crescente) con controproposte, con una presa in carico - di
cura conflittuale - del territorio e delle relazioni sociali : Alterpiana
e Presidio posto davanti al sito previsto per l' inceneritore di Case
Passerini/Firenze e sulla progettata maldestra e irricevibile pista del
nuovo aeroporto. Un presidio inteso non solo ma anche come torre di
osservazione contro i cantieri di inceneritore e aeroporto che speriamo
tuttavia di fermare prima dell' inizio dei lavori, ma anche e in
particolare come azioni del presidiare e prendersi cura del territorio, un
territorio destrutturato da interventi che lo hanno reso malato e per certi
versi in coma, e tuttavia ancora in grado, con l' intervento degli
abitanti, di ritrasformarsi in ambiente di vita ( partendo dalle aree
libere, dalle oasi, dal sistema delle acque, da una agricoltura organica e
da una agricoltura collettiva, dagli orti. la rivendicazione di un uso e di
un possesso collettivi - di uso civico e di gestioni civiche - di parte di
questo territorio della piana, non è che il percolato virtuoso e fertile di
queste azioni che tutte le realtà hanno posto in essere e/o stanno per
varare, a partire dalle relazioni e dai possibili cicli economici virtuosi.

*2) bisognerebbe senza indugio, continuando ovviamente nelle mobilitazioni
così ben orchestrate, dare corpo a questa situazione favorevole,
considerando nel favorevole anche le difficoltà che i nostri avversari si
trovano nel piatto ( Tar, Ministero ecc.):*
*2.1) convocare una riunione delle varie realtà in lotta sui rifiuti e
contro l' incenerimento dell' ATO TOSCANA CENTRO ma anche regionali; una
riunione finalizzata non ad un coordinamento che sarebbe faticoso, ma alla
scrittura di una Agenda di mobilitazioni e di richieste all' ATO e alla
Regione Toscana, anche a partire dalla critica radicale al modo di gestire
risorse fondamentali e collettive proposto da ALIA;*
*2.2) è possibile affiancare al concertone ottimamente proposto dalla
MAMME NO INC. una riunione nazionale delle realtà in lotta contro gli
inceneritori, la combustione delle biomasse, nell' ottica rifiuti zero ?
penso che la situazione della Piana FIPOPT possa essere in grado di
lanciare una proposta di meeting nazionale che rafforzerebbe tutte le
realtà e l' insieme dei movimenti Rifiuti Zero/Combustione Zero dell' ex
belpaese.*

p.s. circa quanto stiamo pensando ed elaborando come Alterpiana, a breve.

fabrizio bertini, impegnato pro quota in Alterpiana e nel Presidio

 

Commenti
riflessioni fusioni....
scritto da msirca, marzo 21, 2017

Atto fusione Alia

grazie. lo avevo scaricato insieme allo statuto - programma di azioni che farà ALIA e che ho riportato sinteticamente. Questo che invii è
fondamentale per comprendere la dimensione finanziaria della questione e
delle faccende in pentola. ora si tratta di lavorarci per esprimere una
critica argomentata e possibilmente un nostro - nostro del vasto movimento - punto di vista.
io cerco di lavorarci; va senza doverlo scrivere che la dimensione ha da
essere collettiva e voi lavoratori di ALIA siete centrali/fondamentali.

il conflitto in atto - conflitto progettuale per via delle nostre
controproposte e del senso del nostro tempo - ha l' obbligo di tenere
conto, accanto alle altre questioni : salute, territorio, proposte alter ,
dei due nuovi scenari che si sono aperti.
Uno, sul piano locale ampio (ATO TOSCANA CENTRO e regione Toscana)
rappresentato dal varo operativo del "colosso" (dai piedi di argilla?) di
gestione servizi ambientali, rifiuti ecc, Alia appunto;
l' altro, sul piano europeo, dalla revisione delle 4 direttive sui
rifiuti che aprono sul piano legislativo la c.d. economia circolare,
approvata dal parlamento europeo, su proposta della commissione presieduta da BONAFE' (sic!) renziana della prim'ora. Tuttavia, stiamo ai fatti.
Alcune domande e una proposta : abbiamo costruito una egemonia ? il
neoliberalismo nella versione ordoliberalista ( che è quella che crea il
mondo e quindi fa problema per noialtri dannati della terra) è al massimo
delle sue trasformazioni camaleontiche?

l' obiettivo dell' 80% di riciclaggio ( ma anche di riutilizzo, spero) è
buono e rende ancora più marginale e inutile l' incenerimento. l' economia
circolare può aprire ad una differente dimensione sociale o essere una
nuova occasione di business as usual. dipende da noi. da un noi rafforzato
e fondato.
si tratta, a mio avviso, di utilizzare la nuova situazione verso rifiuti
zero con combustione zero ed aprire un agenda di discussione ed azione per
una economia circolare socialmente ed ecologicamente orientata.

I due nuovi scenari obbligano, anche nella piana, ad un confronto ampio,
non sterile, consapevole. dopotutto niente come il ciclo dei rifiuti e l'
incenerimento testimoniano come lo sviluppo del modo di produzione e di
circolazione esistente si sia realizzato come subalternità alle cose che
quello sviluppo prometteva di conquistare, sapendo di mentire, a beneficio
dell' umanità.

Tuttavia è probabile, se è vero che le macchine incorporano lo spirito dei
progettisti e del tempo, come ritengono alcuni, l' inceneritore viene ora
visto come una macchina che non interpreta più, perfino sul piano
normativo/legislativo/programmatico, lo spirito del nostro tempo. e questa
è un' ottima notizia. dovremmo essere capaci di volgere la riduzione dei
rifiuti e il riutilizzo/ riciclaggio verso una economia non subalterna al
denaro come capitale e coerente con la vita delle donne e degli uomini del
presente e del futuro.
buone cose (!)

Fabrizio bertini
(da una CONVERSAZIONE CON i lavoratori Quadrifoglio)


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