Pubblichiamo
un’interessante lettera dell’Ing. Alberto Bellini, Ex-Assessore
all’Ambiente del Comune di Forli, dimessosi nell’agosto scorso per la sua
diversità di vedute con l’amministrazione forlivese (LEGGI), nel
quale si esprimono forti perplessità sulla gestione dei rifiuti operata dalla
società Hera s.p.a., società multiutility con sede in Bologna. Una società che è
un vero “colosso nel cuore
della rossa Emilia Romagna, una super-partecipata degli enti locali (tutti Pd)
da Bologna a Ferrara, da Ravenna a Modena e altri 261 comuni (al 99%
centrosinistra)” e all’interno della quale non si poteva che
ritrovare“mezzo Pd locale,
con un occhio di riguardo ai «trombati», a cui il partito non fa mai mancare un
contentino” (Il Giornale,
12/12/2014).
Diciamo una società che, tanto per
cambiare, in passato ha fatto parlare di sè più per gli stipendi d’oro dei suoi
amministratori, politici ed ex-politici, trombati e non (LEGGI), e
che ci interessa da vicino in quanto interessata nella realizzazione del nuovo
inceneritore di Case Passerini, a Sesto Fiorentino
“I
PARADOSSI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA: RIDURRE I COSTI, L’IMPATTO AMBIENTALE O
ENTRAMBI?” di
Ing. Alberto Bellini, da Il Resto del Carlino di Forlì, del
28/11/2015
Premesso
che ritengo inopportuno che un’azienda intervenga sulle valutazioni degli Enti
in occasione dell’affidamento di un servizio di cui è potenziale concorrente,
l’intervento di Tiziano Mazzoni di Hera sul Resto del Carlino di oggi merita
qualche riflessione e commento.
Hera implicitamente ammette che il suo
modello gestionale è più costoso e meno efficiente in termini di prestazioni
ambientali.
Infatti, contestando i dati di Contarina ammette di non riuscire
a offrire analoghe prestazioni a quel livello di costi e conferma la validità
dell’idea forlivese di separare la raccolta dallo smaltimento, lasciando la
raccolta a una società pubblica “leggera” con costi generali molto minori di
quelli di Hera e senza margini di profitto.
Il progetto di Contarina include
i costi per i servizi a chiamata, e anzi aggiunge servizi, come la pulizia delle
caditoie e il netturbino di quartiere, figura di riferimento per il controllo
del territorio (pulizia, abbandoni).
Contarina gestisce un bacino di 550.000
abitanti dove raggiunge 84% di raccolta differenziata con un costo di servizio
di 103 € per abitante. Nel progetto per Forlì ha stimato un costo 125 € per
abitante considerando la peculiarità che Hera stessa sottolinea: maggiore
quantità di rifiuti assimilati (ovvero prodotti dalle attività produttive e
commerciali). Inoltre, sono stati considerati gli investimenti per mezzi e
accessori per la raccolta domiciliare e i costi di subentro a Hera stessa. Hera
ha ripetutamente chiesto un aumento di costi rispetto a quelli attuali (circa
140 € per abitante) per realizzare la raccolta domiciliare e raggiungere il 70%
di raccolta differenziata. Hera conferma che la sua struttura è inefficiente per
un servizio semplice e inerentemente pubblico e capillare come la raccolta porta
a porta.
Hera dovrebbe giustificare il mancato raggiungimento degli obiettivi
previsti e condivisi con le amministrazioni forlivesi fin dal 2010: 65 % di
raccolta differenziata e tariffa puntuale. A Parma Iren ha raggiunto il 68% in
due anni; a Treviso (capoluogo) Contarina ha raggiunto il 70 % in pochi mesi e i
costi per i cittadini sono uguali o inferiori a quelli di Forlì.
Alcuni dati
sintetizzano questi risultati. Nel bacino Contarina, 550.000 abitanti avviano a
smaltimento meno di 20.000 tonnellate di rifiuti (e non necessitano di nessun
impianto); nella Provincia di Parma 445.000 abitanti avviano a smaltimento poco
più di 73.000 tonnellate di rifiuti; nella Provincia di Forlì-Cesena meno di
400.000 abitanti avviano all’inceneritore 140.000 tonnellate di rifiuti.
I
dati pubblicati recentemente dal Report ISPRA (Tabella 5.5 Rapporto Rifiuti
Urbani Edizione 2015, Schede di sintesi, ISPRA) mostrano che i costi medi
dell’Emilia-Romagna sono superiori a quelli del Veneto, dove è ampiamente
diffuso il modello di gestione pubblica e la raccolta porta a porta e che, in
generale, i costi del servizio si riducono dove si applica la tariffa puntuale e
aumenta la percentuale di raccolta differenziata.
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