Genova: il consiglio comunale dice No all’inceneritore
Scritto da Redazione   
giovedì 12 novembre 2015

..... ESSENDO gli inceneritori infrastrutture “pesanti”, impianti molto costosi, che richiedono alimentazione con flussi di indifferenziato garantiti per25 anni, deprimono la RD e inducono a produrre sempre più rifiuti per ammortizzare l’investimento, a carico degli utenti con elevate tariffe TARI ed elevate bollette per elettricità prodotta con incentivi statali;

ESISTENDO scenari operativi alternativi, impianti a freddo con trattamento meccanico e biologico per recupero di materia dall’indifferenziata (TMB), praticabili e praticati, che costano molto meno, si costruiscono più velocemente, comportano più posti di lavoro, non inquinano con danni alla salute e all’ambiente, emettono meno gas serra, permettono di risparmiare energia in quantità tripla;......

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Inviato: giovedì 15 ottobre 2015 00:21
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Oggetto: [Rete NoInc] Grazie Sindaco Doria. E ora Genova a Rifiuti Zero

 

 

Genova: il consiglio comunale dice No all’inceneritore previsto dallo Sblocca Italia di Renzi

paola settimini | 14 ott 2015

Genova - Approvata in consiglio comunale la mozione contro l’inceneritore previsto dallo Sblocca Italia di Renzi.

Con 19 voti favorevoli, 8 contrari, 7 astenuti, su 34 presenti il consiglio comunale  ha approvato la mozione contro l’articolo 35 della legge `Sblocca Italia´, che prevede un impianto di incenerimento dei rifiuti nella Regione Liguria. La mozione  è stata proposta del capogruppo FdS Antonio Bruno e  ha visto i voti favorevoli di Fds, Sel, M5S, Udc, Lista Doria, Possibile, Progresso Ligure e i consiglieri del Gruppo Misto Paolo Gozzi, Mario Baroni e Salvatore Caratozzolo e il solo voto contrario del PD insieme alla Lista Musso invece si sono astenuti Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega Nord, i consiglieri del Gruppo Misto Francesco De Benedictis e Salvatore Mazzei, e Giovanni Vassallo (Pd).

Segue le Mozione

VISTO l’articolo 35 della legge 164 del 11.11.2014 (Sblocca Italia), che interferisce coi programmi regionali e interviene sull’autonomia della Regione Liguria e dei Comuni Liguri, imponendo un impianto di incenerimento non previsto dal Piano Regionale Rifiuti del 25 marzo 2015;

PREMESSO CHE con questa legge gli inceneritori sono definiti “infrastrutture strategiche di preminente interesse nazionale”, per autorizzare il Consiglio dei Ministri a decidere in merito, anche contro il parere del Consiglio Regionale, provocando un ulteriore innalzamento   dell’  inquinamento  atmosferico    ( metalli   pesanti,  diossine,   particolato ultra-fine) e azzerando l’impegno dei cittadini virtuosi, con gravi ricadute per la salute e l’economia e con infrazione delle norme comunitarie.

Sapendo che la popolazione ligure è stata per decenni inquinata, avendo sul suo territorio, densamente abitato e a prevalente vocazione turistica, ben tre centrali a carbone, con ricadute negative sull’ambiente e sulla salute (vedi studi medico-scientifici qualificati a livello internazionale e accertamenti della Procura di Savona);

ESSENDO gli inceneritori infrastrutture “pesanti”, impianti molto costosi, che richiedono alimentazione con flussi di indifferenziato garantiti per25 anni, deprimono la RD e inducono a produrre sempre più rifiuti per ammortizzare l’investimento, a carico degli utenti con elevate tariffe TARI ed elevate bollette per elettricità prodotta con incentivi statali;

ESISTENDO scenari operativi alternativi, impianti a freddo con trattamento meccanico e biologico per recupero di materia dall’indifferenziata (TMB), praticabili e praticati, che costano molto meno, si costruiscono più velocemente, comportano più posti di lavoro, non inquinano con danni alla salute e all’ambiente, emettono meno gas serra, permettono di risparmiare energia in quantità tripla;

Per tutte queste considerazioni

IL CONSIGLIO COMUNALE DI GENOVA

manifesta pubblicamente il proprio dissenso verso l’art 35 della legge Sblocca Italia:

ESPRIME CONTRARIETA’ all’uso del sito Tirreno Power di Vado (SV) o altri per incenerimento o combustione di CSS, ritenendo inaccettabile che si ipotizzino altre fonti inquinanti come quelle degli inceneritori, su un territorio già pesantemente provato e che richiederebbe invece bonifica;

CONCORDA con il Presidente della  Liguria sulla contrarietà alla costruzione di nuovi incenritori in Regione e chiede al Consiglio Regionale di opporsi all’attuazione dell’art 35 della legge “Sblocca Italia” nella Conferenza Stato Regioni del 9 settembre 2015 in quanto lesiva dell’autonomia e degli interessi regionali;

ADERISCE alle richieste del Coordinamento ligure GCR contenute nelle Petizioni cartacea e on line “No a incenerimento dentro o fuori Regione Liguria” e nella lettera aperta alla Giunta regionale (vedi sito gcrliguria.wordpress.com);

APPOGGIA la Legge di Iniziativa Popolare RIFIUTI ZERO depositata in Parlamento, che prevede: a) l’avviamento al percorso verso Rifiuti Zero con raccolta porta a porta e tariffa puntuale (si paga in base a rifiuti residui prodotti); b) la realizzazione di impianti di compostaggio della frazione organica e della frazione verde (foglie, sfalci e potature) che costituisce quasi il 40% dei rifiuti prodotti; c) il riciclo dei rifiuti raccolti in modo differenziato all’interno della regione in cui vengono prodotti, eliminando l’inquinamento derivante dal trasporto fuori regione; d) la realizzazione di impianti a freddo che permettono di chiudere il ciclo dei rifiuti recuperando ulteriore materia seconda preziosa dall’indifferenziato residuo

 

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