PETIZIONE PER " RIFIUTI ZERO " CAMPI BISENZIO FI
Scritto da redazione   
domenica 16 febbraio 2014
locandina_negozi_senza_negozi

 E' iniziata la raccolta firme per la Petizione Popolare sull'adozione della Strategia "Rifiuti Zero" nel Comune di Campi Bisenzio.
Come Assemblea per la piana contro le nocività e Coordinamento dei comitati della Piana, promotori della petizione, la consideriamo uno dei tanti strumenti da utilizzare contro il progetto del Mega-Inceneritore a Case Passerini.

E' solo uno dei passi, non l'unico, ma un passo importante soprattutto per la potenzialità di attivare la comunità che abita il territorio nella raccolta delle firme, nel mantenere il tema dei rifiuti tra i discorsi della gente, nei bar, nelle piazze, nei negozi, nei condomini...ecc... . Un passaggio per mantenere il successo dei 1500 partecipanti al Corteo dello scorso 7 Dicembre.

Come fare:
Potete scrivere una mail all'indirizzo di questo sito o a Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo e in allegato ti verranno iviati i materiali che ognuno può stampare, firmare e soprattutto far firmare portando e lasciando la petizione in negozi, condomini, luoghi di lavoro, associazioni, ecc... Non è ancora fissato un termine per la chiusura della raccolta firme, anche se si prevede che sarà entro un paio di mesi. Lo comunicheremo quando stabilito tramite siti, blog .

Per ora andiamo! Firmiamo! Facciamo firmare!

Istruzioni per l'uso. E' possibile ottenere un "pacchetto petizione" stampando: - 1 copia della petizione: E' giusto che chi firma possa cnoscere dettagliatamente cosa e perché.

- 1 copia del volantone: riassume la strategia "rifiuti zero" che proponiamo - 1 o più copie delle griglie per le firme: possono firmare SOLO i MAGGIORENNI RESIDENTI a CAMPI BISENZIO e i LAVORATORI nel territorio comunale specificando il nome e l'indirizzo del luogo di lavoro. Ogni griglia accoglie circa 25 nomi

- Per la petizione in luoghi pubblici vi INVITIAMO a stampare ed ESPORRE la “Locandina Negozi” che fa capire che lì si può firmare la petizione. CHI NON PUO' STAMPARE i materiali in proprio può prendere dei “pacchetti” pronti presso:

- negozio di tatuaggi “Riflessi onirici” di Campi B.

- Cantiere Sociale Camilo Cienfuegos di Campi B. via Chiella (durante qualunque evento visibile sul sito www.k100fuegos.org/ )
- richiederceli scrivendo a Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo

CHI HA RACCOLTO UN CERTO NUMERO DI FIRME le può consegnare allo stesso negozio o mettersi in contatto con noi
scrivendoci a: Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo

CHI METTE la petizione in negozi, ecc... ci comunichi dove l'ha messa e quando scrivendoci a: Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo

Stiamo pensando di farla partire anche a Sesto Fiorentino e vi faremo sapere.
Buona raccolta firme a tutti/e
Fermare l'inceneritore è possibile! Fermarlo tocca a te! Assemblea per la

Piana Contro le Nocività
Coordinamento dei Comitati della Piana

 

                         10 passi verso rifiuti zero

  1. Separazione alla fonte: organizzare la raccolta differenziata. La gestione dei rifiuti non e’ un problema tecnologico, ma organizzativo, dove il valore aggiunto non e’ quindi la tecnologia, ma il coinvolgimento della comunità chiamata a collaborare in un passaggio chiave per attuare la sostenibilità ambientale.
  2. Raccolta porta a porta: organizzare una raccolta differenziata “porta a porta”, che appare l’unico sistema efficace di RD in grado di raggiungere in poco tempo e su larga scala quote percentuali superiori al 70%. Quattro contenitori per organico, carta, multi materiale e residuo, il cui ritiro e’ previsto secondo un calendario settimanale prestabilito.
  3. Compostaggio: realizzazione di un impianto di compostaggio da prevedere prevalentemente in aree rurali e quindi vicine ai luoghi di utilizzo da parte degli agricoltori.
  4. Riciclaggio: realizzazione di piattaforme impiantistiche per il riciclaggio e il recupero dei materiali, finalizzato al reinserimento nella filiera produttiva.
  5. Riduzione dei rifiuti: diffusione del compostaggio domestico, sostituzione delle stoviglie e bottiglie in plastica, utilizzo dell’acqua del rubinetto (più sana e controllata di quella in bottiglia), utilizzo dei pannolini lavabili, acquisto alla spina di latte, bevande, detergenti, prodotti alimentari, sostituzione degli shoppers in plastica con sporte riutilizzabili.
  6. Riuso e riparazione: realizzazione di centri per la riparazione, il riuso e la decostruzione degli edifici, in cui beni durevoli, mobili, vestiti, infissi, sanitari, elettrodomestici, vengono riparati, riutilizzati e venduti. Questa tipologia di materiali, che costituisce circa il 3% del totale degli scarti, riveste però un grande valore economico, che può arricchire le imprese locali, con un’ottima resa occupazionale dimostrata da molte esperienze in Nord America e in Australia.
  7. Tariffazione puntuale: introduzione di sistemi di tariffazione che facciano pagare le utenze sulla base della produzione effettiva di rifiuti non riciclabili da raccogliere. Questo meccanismo premia il comportamento virtuoso dei cittadini e li incoraggia ad acquisti piu’ consapevoli.
  8. Recupero dei rifiuti: realizzazione di un impianto di recupero e selezione dei rifiuti, in modo da recuperare altri materiali riciclabili sfuggiti alla RD, impedire che rifiuti tossici possano essere inviati nella discarica pubblica transitoria e stabilizzare la frazione organica residua.
  9. Centro di ricerca e riprogettazione: chiusura del ciclo e analisi del residuo a valle di RD, recupero, riutilizzo, riparazione, riciclaggio, finalizzata alla riprogettazione industriale degli oggetti non riciclabili, e alla fornitura di un feedback alle imprese (realizzando la Responsabilità Estesa del Produttore) e alla promozione di buone pratiche di acquisto, produzione e consumo.
  10. Azzeramento rifiuti: raggiungimento entro il 2020 dell’ azzeramento dei rifiuti, ricordando che la strategia Rifiuti Zero si situa oltre il riciclaggio. In questo modo Rifiuti Zero, innescato dal “trampolino” del porta a porta, diviene a sua volta “trampolino” per un vasto percorso di sostenibilità, che in modo concreto ci permette di mettere a segno scelte a difesa del pianeta.

 

 

Commenti

busy
Ultimo aggiornamento ( luned́ 17 febbraio 2014 )