Diffida: la raccolta differenziata è un obbligo di legge...
Scritto da Redazione   
mercoledì 27 giugno 2012

 Diffida: la raccolta differenziata è un obbligo di legge...

 

Per il mancato raggiungimento della percentuale di legge della raccolta differenziata (fissata al 65% entro fine 2012) le associazioni Diritto al futuro, Forum ambientalista, Italia Nostra e Wwf hanno presentato un atto di diffida alle amministrazioni comunali di Arezzo, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa, Pisa, Pistoia, Prato e Siena.

Sentenza della Corte Costituzionale: Raccolta differenziata un obbligo di legge


Sulla differenziata: la Corte Costituzionale boccia la legge regionale piemontese.
La Regione Piemonte non può autorizzare deroghe, in quanto l’ambiente è materia di competenza dello Stato. Inutile la difesa della Regione, che affermava di poter mantenere inalterato il risultato complessivo

Bocciata dalla Corte Costituzionale la legge regionale del Piemonte sui rifiuti, nel punto in cui prevedeva la concessione di deroghe negli obiettivi di raccolta differenziata ai piccoli Comuni montani o ad alta marginalità. La materia, rimarca la sentenza della Consulta, è di competenza dello Stato, che ha competenza esclusiva sull’ambiente.
La difesa della Regione Piemonte si basava sull’affermazione che le deroghe sarebbero avvenute in modo da mantenere inalterata la percentuale complessiva di differenziata del territorio. Ma per la Consulta ha bocciato tale impostazione, rimarcando che l’attività di programmazione attribuita alla Regioni non implica che queste possano autorizzare deroghe.
“La compensazione – spiega la Corte Costituzionale – è uno dei possibili contenuti dell’accordo di programma che deve essere stipulato tra ministero dell’Ambiente, Regione ed enti locali interessati prima dell’autorizzazione della deroga, da concedersi – sottolinea – da parte del ministero dell’Ambiente”.
(fonte ANSA)

 

Rifiuti, una diffida per i Comuni che non raggiungono i limiti di legge sulla differenziata 

Raccolta differenziata insufficiente: ambientalisti pronti a chiedere i danni

Per il mancato raggiungimento della percentuale di legge della raccolta differenziata (fissata al 65% entro fine 2012) le associazioni Diritto al futuro, Forum ambientalista, Italia Nostra e Wwf hanno presentato un atto di diffida alle amministrazioni comunali di Arezzo, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa, Pisa, Pistoia, Prato e Siena. L’iniziativa è la prima del genere in Italia: la diffida è stata presentata anche contro le aziende di igiene urbana e gli Ato rifiuti competenti per il territorio comunale interessato. Gli ambientalisti hanno spiegato deciso di «intraprendere una vertenza dai risvolti legali chiedendo conto delle inadempienze in atto» e che si riservano di «dare corso alle azioni di tutela nelle sedi opportune, nel caso che la situazione denunciata con la diffida non venga eliminata». Le associazioni hanno evidenziato che «oltre al danno c’è la beffa», perché «l’inadempienza e l’inefficienza» nel garantire il rispetto delle percentuali di differenziata «costa in alle tasche dei cittadini. Per i mancati risultati, infatti, la Regione applica addizionali ai quantitativi inviati a smaltimento. Ad esempio il Comune di Firenze ha versato 2,3 milioni lo scorso anno». Le associazioni, dopo la diffida, potrebbero anche arrivare a chiedere in sede civile una richiesta di rimborso per conto dei soci. Nell’occasione sono stati ricordati dei dati, riferiti al 2010, sulla raccolta differenziata nei capoluoghi di Provincia: 26% a Massa, 41,8% a Pisa, 41,5% a Livorno, 39,4% a Pistoia, 42,2% a Firenze, 44,9% a Prato, 37,7% ad Arezzo, 30,9% a Grosseto, 47% a Lucca, 45,2% a Siena. Per quanto riguarda gli Ato, il centro registra il 43,9%, la costa il 40,9%, l’area sud il 36,4%.
Tirreno

Commenti
ovviamente deve essere domiciliare, misurabile...
scritto da msirca, giugno 27, 2012

ovviamente la raccolta differenziata deve essere domiciliare, misurabile...


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