Pavia, rifiuti pericolosi nell'inceneritore. Arrestato il presidente della Riso Scotti
Scritto da Luca   
marted́ 07 giugno 2011
A Pavia era stato creato un impianto per la produzione di elettricità dagli scarti della lavorazione dei cereali, ma secondo l'accusa nella centrale non venivano smaltite solo biomasse.
Tra le altre tre persone finite agli arresti domiciliari, assieme ad Angelo Dario Scotti, ci sono un funzionario del Gestore dei Servizi Energetici di Roma, Andrea Raffaelli, un consulente esterno di Assoelettrica, Elio Nicola Ostellino e Nicola Farina, commercialista di fiducia del Gruppo Scotti. In carcere invece è finito Franco Centili, funzionario del Gestore dei Servizi Energetici di Roma. Sono accusati tutti, a vario titolo, di traffico illecito di rifiuti, truffa ai danni di ente pubblico, frode in pubbliche forniture, corruzione per atti contrari ai doveri dell'ufficio, per fatti commessi tra il 2005 e il 2010.

L’INCHIESTA - Lo scorso novembre, sempre nell'ambito dell'operazione 'Dirty Money' condotta dal Corpo Forestale dello Stato, era stato sequestrato a Pavia l'impianto della Riso Scotti Energia Spa che avrebbe dovuto produrre energia pulita dagli scarti di produzione del riso e da fonti rinnovabili, ma dove in realtà, stando alle indagini, venivano bruciati anche rifiuti come legno, plastiche e anche fanghi di depurazione.

L’ACCUSA - Stando agli sviluppi dell'inchiesta, per evitare di restituire allo Stato sette milioni di euro percepiti indebitamente attraverso la fasulla produzione di energia pulita, la società Riso Scotti Energia avrebbe pagato mazzette a funzionari compiacenti del Gestore dei Servizi Energetici di Roma. Angelo Dario Scotti sarebbe stato a conoscenza delle tangenti pagate. Lo scorso novembre era finito agli arresti domiciliari il presidente della Riso Scotti Energia, Giorgio Radice.

Martedì 07 giugno 2011 13.50

Fonte: http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/225390
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Ultimo aggiornamento ( marted́ 07 giugno 2011 )