Il "genocidio" silenzioso
Scritto da msirca   
mercoledì 19 gennaio 2011

 (Non riferiscono di diossina ma sappiamo anche che in California è stata di recente adottata la strategia "Zero Rifiuti". Magari queste future mamme non hanno la diossina o ne hanno meno delle mamme di Montale, da passare direttamente ai propri figli ma ce ne sono lo stesso abbastanza di veleni nel corpo delle mamme, da dire basta decisamente a ogni nuova fonte certa di veleni, specialmente se evitabili!) 

Nel corpo delle donne in stato di gravidanza sono presenti 163 sostanze chimiche diverse, molte delle quali vietate: è quanto emerge da uno studio - il primo a conteggiare una per una le sostanze identificate - pubblicato sulla rivista Environmental Health Perspectives dai ricercatori dell'University of California di San Francisco (Stati Uniti).

http://salute24.ilsole24ore.com/articles/12519-163-sostanze-chimiche-molte-vietate-individuate-nell-organismo-di-donne-incinte

163 sostanze chimiche (molte vietate) individuate nell'organismo di donne incinte

Nel corpo delle donne in stato di gravidanza sono presenti 163 sostanze chimiche diverse, molte delle quali vietate: è quanto emerge da uno studio - il primo a conteggiare una per una le sostanze identificate - pubblicato sulla rivista Environmental Health Perspectives dai ricercatori dell'University of California di San Francisco (Stati Uniti).
I ricercatori hanno analizzato 268 donne incinte tra il 2003 e il 2004, rilevando diverse sostanze presenti in prodotti comunemente utilizzati, come le pentole antiaderenti, prodotti alimentari trasformati e prodotti per la cura e l'igiene personale.
I ricercatori hanno rilevato, in una percentuale di donne incinte compresa tra il 99 e il 100%, i bifenili policlorurati (PCB), utilizzati - prima di essere vietati in molti Paesi - per la produzione di vernici, lacche e materiali sigillanti, i pesticidi organoclorurati come il famoso DDT (vietato negli Stati Uniti dal 1972), i composti perfluorinati (PFC) presenti nel teflon che riveste le padelle antiaderenti, gli ftalati utilizzati nella produzione della plastica, gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA) che vengono immessi nell'atmosfera dalle combustioni industriali e degli autoveicoli, e il perclorato. Oltre, spiegano i ricercatori, agli eteri di difenile polibromurato (PBDE), composti usati come ritardanti di fiamma attualmente vietati in molti stati. Il bisfenolo A (BPA), poi, è stato identificato nel 96% delle donne intervistate (sostanza utilizzata nella produzione della plastica e dell'interno delle lattine di metallo per alimenti, la cui esposizione prenatale risulta connessa a problemi nello sviluppo cerebrale e a una maggiore predisposizione allo sviluppo del cancro). "Molte di queste sostanze chimiche presenti nelle donne in gravidanza hanno le stesse concentrazioni che, in altri studi, sono state associate a effetti negativi nei bambini -  spiega Tracey Woodruf, primo autore dello studio -. L'esposizione a più sostanze chimiche può, inoltre, aumentare il rischio di risultati negativi per la salute e può avere un impatto maggiore di esposizione rispetto a una sola sostanza chimica".
di Miriam Cesta (19/01/2011)

Commenti
un'idea su come impiegare 16 miliardi di euro
scritto da Cirano, gennaio 19, 2011

E SE SI TAGLIASSERO LE SPESE MILITARI ?

Mentre la crisi colpisce duramente lavoratori e ceti medi, il Governo Berlusconi taglia gli stanziamenti per lo Stato Sociale, per la cultura, la scuola, la ricerca e in generale per tutto ciò che può ridurre l’impatto della crisi e favorire la ripresa.

Dice Tremonti: “la cultura non si mangia”; e le armi ?
Il complesso delle spese militari per il 2011
(24,396 miliardi di Euro) supera quello del 2010.

Si prevede l’acquisto di armi di ogni genere.
1) In particolare si spenderanno 472 milioni per i cacciabombardieri F-35, sofisticatissimi e in grado di portare bombe atomiche, strumenti di offesa e non certo armi difensive e per missioni di pace.

E’ solo la prima tranche di 131 unità al costo previsto di 16 miliardi di Euro. Altri Paesi NATO, che li avevano prenotati, stanno rinunciando all’acquisto. Germania, Francia, Gran Bretagna, che sono più ricchi di noi, stanno riducendo le spese militari. Noi spendiamo, pro capite, più di Germania, Russia e Giappone.
2)Quanto ci costa, a parte il triste conto dei morti, la missione in Afghanistan?
2 milioni di euro al giorno per 4200 soldati. Ormai siamo a 3 miliardi di Euro. Non risulta che abbiano portato un gran vantaggio al martoriato popolo afgano.
3)Quanto ci costa la partecipazione al colossale apparato militare NATO e USA, non più destinato alla difesa degli Stati aderenti, ma al controllo dell’intero Pianeta ?

Il costo delle basi militari ricade sul nostro bilancio almeno per il 40 %, oltre all’impegno di pezzi preziosi del nostro territorio, di strade, ferrovie, porti, aeroporti, con l’impatto ambientale relativo.
Ma la nostra economia almeno ne ricava vantaggi? Secondo una ricerca della Univ. Bocconi se si investisse in sanità, istruzione, energie rinnovabili,quel che si spende in armi, i posti di lavoro raddoppierebbero.
La nostra sicurezza reale, contro gli attacchi al salario, all’occupazione, alla salute, al futuro, sarebbe meglio garantita se girassimo anche solo 4 – 5 miliardi di Euro dai più di 20 previsti per il bilancio della Difesa verso il lavoro, lo stato sociale, la ricerca,la formazione, l’ambiente.

Comitato Fiorentino Fermiamo la Guerra

Firenze 15 gennaio 2011




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Ultimo aggiornamento ( mercoledì 19 gennaio 2011 )