Un ministro della salute da vergogna!
Scritto da msirca   
sabato 08 gennaio 2011

Ma chi crede di prendere in giro il ministro Ferruccio Fazio?

Una persona mediamente informata, che non si fa solo drogare dalle TV del premier, da quelle nominalmente non del premier o dai media perlopiù disinformati o asserviti, sa che la diossina l'abbiamo in casa, dappertutto, a Montale (PT), trovata  in misura ABNORME negli alimenti e nel latte delle mamme, come intorno a Brescia nel latte di mucca, come intorno a ogni inceneritore operante in Italia, come intorno a Taranto a causa dell’ILLVa  ma non solo, etc etc. La diossina in misura ABNORME, SE SI FANNO LE ANALISI, SI TROVA DAPPERTUTTO OVE AGISCONO QUESTI IMPIANTI!!!  Da questo punto di vista, un uovo tedesco alla diossina che differenza fa?  CHE DIRE DEL FATTO CHE NON C’E’ SOGLIA DI TOLLERABILITA’ PER L’ORGANISMO UMANO RIGUARDO LA DIOSSINA? Anche a dosi omeopatiche è certamente dannosa, conclamatamente micidiale, direbbero i nostri Cetto La Qualunque che ci amministrano! A parte gli scherzi, se non si vogliono costringere le fonderie a emettere meno veleni (insieme agli inceneritori sono i maggiori produttori di diossina ma di inceneritori ce ne sono molto di più operativi), per non irritare i padroni e farli andare magari in Cina, degli inceneritori si può fare a meno, da subito!

L’alternativa c’è.        

NESSUN RISCHIO PER LA SALUTE E’ ACCETTABILE, SPECIALMENTE SE E’ EVITABILE!

 

http://www.repubblica.it/salute/alimentazione/2011/01/08/news/diossina_fazio-10976265/

Allarme diossina, Fazio assicura "Nessun rischio per l'Italia" Il ministro della Salute sulla contaminazione di alimenti tedeschi: "Uova importate anche da noi, ma in quantità limitata. E grazie all'etichettatura è possibile rintracciarle". Prevista una serie di incontri tecnici a livello Ue ROMA - Di fronte all'emergenza degli alimenti contaminati alla diossina 1 che sta dilagando in Germania, il ministro della Salute Ferruccio Fazio assicura che l'Italia non corre rischi: il nostro Paese ha importato dalla Germania "una quantità di uova limitate ma grazie all'etichettatura è possibile rintracciarle guardando il marchio di produzione e provenienza". E le uova italiane, che sono marchiate e tracciabili, "sono garanzia di sicurezza anche in Germania".

Il ministro sottolinea che i prodotti italiani - latte, carne e uova - sono e restano sicuri: "Oggi stiamo scrivendo una nota a tutte le aziende che importano dalla Germania perchè facciano, oltre ai controlli di routine anche quelli sulla diossina". Dopo aver annunciato che martedì e mercoledì a Bruxelles ci saranno riunioni tecniche sull'argomento, Fazio precisa che in Germania la contaminazione di alimenti è stata originata dal fatto che l'azienda produceva contemporaneamente olii industriali e acidi grassi recuperati da olii di scarto alimentari da aggiungere ai mangimi.

Fazio ricorda anche l'impegno dell'Italia per un'etichetta trasparente sui prodotti alimentari: "Il nostro Paese ha votato contro la risoluzione proposta proprio dal Belgio e appoggiata dalla Germania per un'etichettatura non sufficientemente trasparente. Noi vogliamo che ci sia chiarezza in particolare sulla provenienza e sull'origine
di tutti gli alimenti".

Il ministero ha previsto un doppio filtro per controllare l'eventuale presenza di diossina nei prodotti alimentari con un controllo all'origine da parte delle stesse aziende importatrici e un sistema di verifica al dettaglio nelle regioni con l'aiuto dei Nas. Per il 13 gennaio, all'indomani delle riunioni di Bruxelles, è convocato a Roma un incontro con i tecnici, i Nas e le Regioni per "mettere a punto modalità di controllo a campione per realizzare un secondo filtro". 

(08 gennaio 2011)

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Ultimo aggiornamento ( sabato 08 gennaio 2011 )