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 https://www.lagazzettadilucca.it/cultura/ercolini-ospite-del-pianeta-terra-festival

Ercolini ospite del "Pianeta Terra Festival"

 

 

Sabato 8 ottobre alle ore 19 presso la sala sala convegni di Confindustria toscana nord sita a Lucca in piazza Bernardini, 41 Rossano Ercolini, goldman environmental prize 2013, sarà ospite del Pianeta Terra festival, che vede studiosi nazionali e internazionali confrontarsi per costruire una visione nuova per il futuro del nostro Pianeta.

All’evento, dal titolo “Dall’ego-logia all’eco-logia: quando i cittadini possono fare la differenza”, sarà presente con Ercolini anche Samir de Chadarevian, advisor, storyteller ed editorialista.

Entrambi dialogheranno con Irene Ivoi sull’importanza di ripensare ad un modello economico, antropologico e culturale del tutto ego-logico e inadeguato a risolvere le grandi sfide dei nostri tempi.

Dall’ego-logia all’eco-logia, un gioco di parole che fa appello ad una sfida:  il passaggio dal “modello lineare” (estrazione, produzione, consumo, smaltimento) centrato sullo sfruttamento sconsiderato della natura al “modello circolare” basato sul rispetto dei tempi e dei modi della rigenerazione ambientale.

L’ingresso all’incontro è gratuito fino ad esaurimento posti.

 

 

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Il Presidente Rossi non ne azzecca una... PDF Stampa E-mail
Scritto da msirca   
venerdì 09 luglio 2010

Errare è umano, perseverare è diabolico...

Questi sono gli impianti* che il Presidente Rossi difende e con i quali secondo il "vangelo" del suo programma elettorale, dovremmo "guadagnare tutti".

* gli impianti di incenerimento sono tutti con certezza inquinanti e in maniera pesante e tramite le sostanze più pericolose incompatibili con la viita. Nessun impianto "funziona meglio" di quelli che vengono scoperti in flagrante supero di emissioni e in ogni caso bisogna ricordare sempre che "avvelenano a norma di legge" anche quando non "taroccano" il software per dare misure basse di emissioni (come avevano fatto per questo inceneritore in oggetto) in quanto questi limiti di emissione sono fissati per far lavorare impianti industriali "necessari", e anche per i POP che gli inceneritori diffondono abbondantemente nell'ambiente, tutti gli inceneritori ma proprio tutti anche quelli che che hanno ribattezzato "termovalorizzatori" e che secondo l'idea malata del presidente Rossi, dovrebbero mettere la Toscana al riparo da chissà quale emergenza... La vera emergenza sono questi decisori politici incapaci di governare e che si rifugiano nelle soluzioni miracolistiche proposte da suadenti venditori di fumo. Bisogna in ogni caso ricordare che c'è un'altro impianto colto in flagrante supero di emissioni e continuate, quello di Montale (PT) il quale trovandosi in una situazione somigliante a quella di Pietrasanta, non viene chiuso... Ci chiediamo quali santi in paradiso o meglio sarebbe dire "diavoli all'inferno" abbia che lo preservano nella sua funzione malefica per le persone e tutta la natura  (msirca).

  

Inceneritore di Falascaia sotto sequestro

Inserito dalla redazione di NoiTv il 08/07/2010


PIETRASANTA - L'inceneritore del Pollino e' stato bloccato e posto sotto sequestro su disposizione della Procura di Lucca. Il provvedimento e' stato disposto per ''inquinamento ambientale''. Sei dirigenti di Tev sono stati iscritti nel registro degli indagati.

Inceneritore di Falascaia sotto sequestro

 

L'inceneritore era gia' stato fermato per risolvere problemi di emissioni circa un anno e mezzo fa. A far scattere i sigilli, apposti dalla polizia giudiziaria, e' stato il risultato delle analisi delle acque che vengono scaricate nel vicino torrente Baccatoio. Nelle acque di scarico, secondo i tecnici, vi e' una quantita' di diossina e altre sostanze tossiche superiori al consentito. Alla luce di questi risultati, il giudice per le indagini preliminari Marcella Spada Ricci ha disposto il sequesto dell'impianto come richiesto dal sostituto procuratore Lucia Rugani. Secondo quanto appurato dai magistrati, il processo di inquinamento delle acque del torrente Baccatoio avviene per due vie: attraverso l'acqua utilizzata nel processo di incenerimento dei rifiuti (che prima di essere reimmessa nel canale dovrebbe essere filtrata dal depuratore dell'inceneritore) e attraverso le acque piovane che dopo essere passate sul piazzale dell'impianto non vengono depurate e finiscono nel torrente. Seconfo i magistrati, infatti, la diossina e le sostanze tossiche arrivano nel Baccatoio perche' non sempre l'impianto di depurazione funziona correttamente. Adesso le indagini vanno avanti e i sei dirigenti della Tev potrebbero essere chiamati a rispondere di vari reati ambientali e di danneggiamento in concorso tra loro.

Inceneritore di Falascaia sotto sequestro

Inserito dalla redazione di NoiTv il 08/07/2010


PIETRASANTA - L'inceneritore del Pollino e' stato bloccato e posto sotto sequestro su disposizione della Procura di Lucca. Il provvedimento e' stato disposto per ''inquinamento ambientale''. Sei dirigenti di Tev sono stati iscritti nel registro degli indagati.

Inceneritore di Falascaia sotto sequestro

 

L'inceneritore era gia' stato fermato per risolvere problemi di emissioni circa un anno e mezzo fa. A far scattere i sigilli, apposti dalla polizia giudiziaria, e' stato il risultato delle analisi delle acque che vengono scaricate nel vicino torrente Baccatoio. Nelle acque di scarico, secondo i tecnici, vi e' una quantita' di diossina e altre sostanze tossiche superiori al consentito. Alla luce di questi risultati, il giudice per le indagini preliminari Marcella Spada Ricci ha disposto il sequesto dell'impianto come richiesto dal sostituto procuratore Lucia Rugani. Secondo quanto appurato dai magistrati, il processo di inquinamento delle acque del torrente Baccatoio avviene per due vie: attraverso l'acqua utilizzata nel processo di incenerimento dei rifiuti (che prima di essere reimmessa nel canale dovrebbe essere filtrata dal depuratore dell'inceneritore) e attraverso le acque piovane che dopo essere passate sul piazzale dell'impianto non vengono depurate e finiscono nel torrente. Seconfo i magistrati, infatti, la diossina e le sostanze tossiche arrivano nel Baccatoio perche' non sempre l'impianto di depurazione funziona correttamente. Adesso le indagini vanno avanti e i sei dirigenti della Tev potrebbero essere chiamati a rispondere di vari reati ambientali e di danneggiamento in concorso tra loro.

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Ultimo aggiornamento ( sabato 10 luglio 2010 )
 
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