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Ercolini ospite del "Pianeta Terra Festival"

 

 

Sabato 8 ottobre alle ore 19 presso la sala sala convegni di Confindustria toscana nord sita a Lucca in piazza Bernardini, 41 Rossano Ercolini, goldman environmental prize 2013, sarà ospite del Pianeta Terra festival, che vede studiosi nazionali e internazionali confrontarsi per costruire una visione nuova per il futuro del nostro Pianeta.

All’evento, dal titolo “Dall’ego-logia all’eco-logia: quando i cittadini possono fare la differenza”, sarà presente con Ercolini anche Samir de Chadarevian, advisor, storyteller ed editorialista.

Entrambi dialogheranno con Irene Ivoi sull’importanza di ripensare ad un modello economico, antropologico e culturale del tutto ego-logico e inadeguato a risolvere le grandi sfide dei nostri tempi.

Dall’ego-logia all’eco-logia, un gioco di parole che fa appello ad una sfida:  il passaggio dal “modello lineare” (estrazione, produzione, consumo, smaltimento) centrato sullo sfruttamento sconsiderato della natura al “modello circolare” basato sul rispetto dei tempi e dei modi della rigenerazione ambientale.

L’ingresso all’incontro è gratuito fino ad esaurimento posti.

 

 

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Tira un'aria migliore in Veneto da qualche giorno.. PDF Stampa E-mail
Scritto da Redazione   
domenica 07 febbraio 2010
Il Consiglio Regionale del Veneto approva il divieto a costruire nuovi inceneritori: si compie un passo importante verso una migliore gestione dei rifiuti e si segna un possibile cambiamento di rotta. Alle reazioni entusiaste dei cittadini e di parte della classe politica si oppone lo sconforto di chi vede sfumare un ennesimo ottimo affare alle spese della comunità

Rifiuti e Riciclo

Inceneritori, in Veneto passa il divieto

Il Consiglio Regionale del Veneto approva il divieto a costruire nuovi inceneritori: si compie un passo importante verso una migliore gestione dei rifiuti e si segna un possibile cambiamento di rotta. Alle reazioni entusiaste dei cittadini e di parte della classe politica si oppone lo sconforto di chi vede sfumare un ennesimo ottimo affare alle spese della comunità.

di Andrea Degl'Innocenti

Tira un'aria migliore in Veneto da qualche giorno. Nella seduta del 28 gennaio scorso il Consiglio Regionale ha votato con una netta maggioranza (28 favorevoli, 9 contrari, 4 astenuti) che d’ora in avanti nessun impianto di smaltimento per rifiuti speciali o pericolosi potrà essere approvato, né saranno concesse autorizzazioni all’esercizio di nuovi impianti, senza che prima entri in vigore uno specifico Piano regionale.

Che gli inceneritori fossero nocivi per la salute dell'uomo lo sapevamo ormai da tempo, le loro emissioni sono fra le maggiori responsabili di malattie gravissime e spesso mortali. Ciononostante in Italia i costi dello smaltimento dei rifiuti tramite incenerimento sono indirettamente sostenuti dallo Stato sotto la forma di incentivi alla produzione di energia elettrica; incentivi che gravano direttamente sulle spalle dei cittadini, che si ritrovano a dover pagare un 7 per cento in più sulle bollette (i cosiddetti Cip 6).

Con la decisione della regione Veneto si segna un importante cambio di rotta, un “grosso passo avanti per l’alternativa all'incenerimento dei rifiuti” come scrive felice un membro del Movimento a Cinque Stelle di Treviso, sul blog di Beppe Grillo.

Il dibattito si era aperto quattro anni fa in seguito al progetto di Unindustria Treviso, di costruire due mega-inceneritori per la distruzione di 250 mila tonnellate ciascuno. Due impianti che – spiega Lucia Tamai dei Comitati riuniti Rifiuti Zero di Treviso e Venezia – “Unindustra Treviso voleva imporre senza alcuna condivisione col territorio”. La decisione del Consiglio però trascende dal caso specifico e di fatto vieta la costruzione di qualsiasi impianto di incenerimento fino all'approvazione di un Piano regionale.

All'esultanza dei cittadini e di parte della classe dirigente, si contrappone lo sconforto di chi aveva fin dal principio appoggiato la remunerosa iniziativa. Perché di soldi si tratta, e il Presidente della Regione uscente Giancarlo Galan non tenta neanche troppo di nasconderlo. “Non si costruiranno più termovalorizzatori – dichiara – e le scorie finiranno in Germania: vorrà dire che ci troveremo ad alimentare un business enorme per altri, perdendoci molti soldi”.

Gli fa eco, altra voce “disinteressata”, Andrea Tomat, Presidente dell’Unione degli Industriali della Provincia di Treviso secondo il quale “il consiglio regionale ha perso una grande occasione per trovare una soluzione praticabile al problema dello smaltimento dei rifiuti” arrivando persino ad aggiungere “a totale discapito del benessere generale della collettività”.

Persino il Corriere della Sera, pur nel suo stile sempre falsamente neutrale, appoggia la linea di Galan, parlando della decisione come di una pugnalata alle spalle del Governatore.

Allora di fronte ai soliti lacci economici che avvinghiano tanto la politica quanto i media affidiamoci, per concludere, alle parole genuine di Maurizio, un cittadino che ha lottato insieme a molti altri contro l'iniziativa. “I cittadini, parte dei politici locali e delle istituzioni, hanno iniziato ad aprire gli occhi. Si inizia a pensare al futuro dei nostri figli, a non ascoltare solo i mezzi d’informazione”.

 

5 Febbraio 2010
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