Metropoli (la Piana) del 15 maggio 2009 intervista Andrea Barducci, in corsa per la presidenza della Provincia di Firenze nelle prossime amministrative. Le sue dichiarazioni sull’inceneritore meritano qualche considerazione e alcune domande. Rispondendo al direttore che gli parla dei ricorsi contro l'inceneritore, Barducci risponde: “ Quella che i comitati hanno intentato al Tar è un'azione di disturbo di infimo livello, il colpo di coda degli ultimi pasdaran del “ no” a prescindere”. Naturalmente Barducci non ha i titoli per giudicare la qualità dell'azione giudiziaria (peraltro del WWF e non dei comitati ). Essa, piuttosto, non pare aver ha trovato repliche adeguate nelle difese svolte dalla provincia. Colpisce piuttosto il tono della dichiarazione che sembra voler liquidare la questione dell’inceneritore come ormai definita. Invero il lavoro decennale dei comitati con l’esteso patrimonio informativo che ha prodotto, consiglierebbe maggiore prudenza, tanto più che i passaggi più delicati della vicenda devono ancora venire. In ogni caso il suo ruolo attuale e la sua probabile elezione a presidente della Provincia richiederebbero risposte di altro spessore. Barducci dovrebbe provare a convincere della sue ragioni , soprattutto ora che il “popolo sovrano” è chiamato a esercitare le sue prerogative. Al candidato presidente della provincia Andrea Barducci vorremmo offrire questa opportunità rivolgendogli alcune domande. Magari esse, potrebbero toglierci l’idea, che ancora nutriamo, di avere a che fare con uno dei molti “talebani per l’inceneritore: quelli del “si a prescindere”.
(estratto dal testo pubblicato su Metropoli -Campi Bisenzio- del 29 maggio 2009)
Su Metropoli del 15 maggio Andrea Barducci, attuale vice presidente della Provincia di Firenze , così parla dei ricorsi contro l'inceneritore :“ Quella che i comitati hanno intentato al Tar è un'azione di disturbo di infimo livello, il colpo di coda degli ultimi pasdaran del “ no” a prescindere”. Naturalmente Barducci non ha i titoli per giudicare la qualità dell'azione giudiziaria (peraltro del WWF e non dei comitati); li ha invece per rispondere, sullo stesso tema, nel merito della azione amministrativa della provincia. Tanto più che si presenta candidato Presidente e il puntuale rendiconto della sua attività e dei suoi intenti appare certamente indicato. Più dei toni liquidatori su una vicenda ancora lontana dalle conclusioni da lui sperate.
Prima domanda
La delibera del Consiglio Provinciale n. 22 del 11 febbraio 2002 , decise di effettuare la VIS (valutazione impatto sanitario) sull’inceneritore a Osmannoro, e stabilì che se negativa si sarebbe rinunciato all’ inceneritore , “predisponendo soluzioni diverse per la gestione dei rifiuti”. La valutazione del sito, come noto, è stata negativa.
Non ritiene che lo spostamento a Case Passerini, area equivalente , infranga gli impegni assunti e giustifichi la convinzione di una scelta precostituita ? Un “si all’inceneritore a prescindere”? Seconda domandaLo spostamento dell’inceneritore a Case Passerini (che non conteggia i lavoratori e la comunità cinese) è stato deciso per il minor numero di abitanti e per le loro migliori condizioni di salute. La salute è un bene fondamentale a cui tutti hanno pari diritto. Ritiene gli argomenti della decisione accettabili per giustificare l’impianto a Case Passerini? Terza domanda
La VIS (pag.47 I parte) afferma che nella piana “l'emissione di diossine aumentano notevolmente negli scenari futuri in ragione dell'inserimento dell'inceneritore” (vedi anche pag.268 seconda fase). La VIS fase III (pag. 7-8) afferma che i valori di emissione di diossine dall’inceneritore “non sono trascurabili sulla base di un necessario atteggiamento cautelativo ” in considerazione della pericolosità delle sostanze e del loro accumulo nel tempo.Circa trenta anni.
Non ritiene che la scelta di realizzare l’impianto sia in contrasto con le esigenze di tutela della popolazione attuale e delle generazioni che in futuro abiteranno la piana? Quarta domanda
La VIS afferma che l'inceneritore emette materiale particolato PM 10 in quantità minime perché abbattuto dai filtri. Afferma però che l'impianto emette un gran numero di particelle solide di dimensione inferiore (da pm 2,5 in giù) che riconosce essere le più pericolose in quanto inalabili.
Questa circostanza non è valutata per gli effetti ambientali e sanitari dell'impianto. Ritiene che sia giustificata tale omissione e se si per quale motivo ? Quinta domanda
I redattori della VIS, affermarono che sarebbe stato utile effettuare una stima del contributo dell'inceneritore alla emissione di polveri sottili (c.d. nanopolveri) . La provincia non ha approfondito la cosa dicendo che la valutazione di impatto sanitario era “perfetta ed esauriente” (delibera Giunta P.202 del 31.5.2006).
Ritiene che questo modo di operare garantisca la salute delle popolazioni esposte o non denoti invece la volontà di realizzare l’inceneritore a prescindere dai suoi effetti sanitari più gravi ?
Sesta domanda
La VIS afferma che le stime “ non considerano in quanto non sono disponibili, le informazioni necessarie “ riguardanti le principali opere previste nello stesso territorio, che potrebbero avere un impatto ambientale aggiuntivo sulle condizioni dell'area. (Vis fase III) .
Per quale motivo non sono state rese disponibili agli estensori della VIS le informazioni di cui denunciano la mancanza? In mancanza dei dati richiesti , come è possibile ritenere sufficiente lo studio ? Settima domanda :
Il testo unico ambientale prevede che la Valutazione di impatto ambientale (VIA) dovrà esaminare “le principali alternative, compresa l'alternativa zero” e “verificare anche con riferimento alla localizzazione prevista dal progetto, l'esistenza di eventuali elementi di incompatibilita'”. Nell'intervista a Metropoli del 15 maggio Lei afferma che l'inceneritore "non è in discussione" .
Lei ha dunque detto che la provincia non terrà conto dei risultati della valutazione di impatto ambientale ? che la decisione è già presa “a prescindere” dalle norme di legge? Non ritiene che ciò che lei dice renda non credibile, fin da ora, quel che dirà la VIA ? Ottava domanda
La Regione considera la Piana area critica per l'inquinamento atmosferico anche nelle previsioni a medio termine (pag.66 segnali Ambientali in Toscana ed. 2006). I valori delle polveri sono riconosciuti al di sopra dei limiti di legge in tutti i comuni dell'area fiorentina. Studi di Università Italiane (studio Misa 2001 e 2004) e dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS 2006), dimostrano anche per Firenze un rapporto causa-effetto tra livelli di inquinamento dell’aria e ricoveri ospedalieri e mortalità, senza una soglia sotto la quale non vi siano danni.
Non ritiene che questa situazione sia incompatibile con la previsione di un’ altra fonte di inquinamento come l’inceneritore che la comunità europea ha definito di grande potenzialità inquinante a livello locale ? Nona DomandaLa commissione tecnica incaricata dal comune di Campi Bisenzio e dai comitati di verificare le alternative all'inceneritore della piana ha dato interessanti risultati sulle alternative all'inceneritore. Ad esempio la possibilità in breve tempo di alte quantità di raccolte differenziate anche in città ; la diminuzione dei rifiuti fino al 15% con la raccolta domiciliare; il trattamento della parte residua del rifiuto senza incenerimento e l’ avvio a discarica di rifiuti in quantità analoghe alle scorie degli inceneritori, con forte riduzione dei costi, etc. Non ritiene tutti questi sistemi siano una valida alternativa all'inceneritore. E se no , per quale motivo? Decima domanda
Lei è stato per diversi mandati un importante amministratore della piana fiorentina.Da alcuni mesi, i sindaci e gli assessori all'ambiente della piana vengono processati per non avere evitato gli attuali livelli di inquinamento atmosferico. Lei non è imputato.
Ritiene tuttavia di avere una corresponsabilità politica nella la attuale situazione ambientale in cui versa la piana fiorentina ? Ritiene che la sua carica pubblica la legittimi a imporre un rischio aggiuntivo ed evitabile alla popolazione della piana ? Il coordinamento dei comitati della Piana Firenze Prato Pistoia
Firenze maggio 2009
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