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Ercolini ospite del "Pianeta Terra Festival"

 

 

Sabato 8 ottobre alle ore 19 presso la sala sala convegni di Confindustria toscana nord sita a Lucca in piazza Bernardini, 41 Rossano Ercolini, goldman environmental prize 2013, sarà ospite del Pianeta Terra festival, che vede studiosi nazionali e internazionali confrontarsi per costruire una visione nuova per il futuro del nostro Pianeta.

All’evento, dal titolo “Dall’ego-logia all’eco-logia: quando i cittadini possono fare la differenza”, sarà presente con Ercolini anche Samir de Chadarevian, advisor, storyteller ed editorialista.

Entrambi dialogheranno con Irene Ivoi sull’importanza di ripensare ad un modello economico, antropologico e culturale del tutto ego-logico e inadeguato a risolvere le grandi sfide dei nostri tempi.

Dall’ego-logia all’eco-logia, un gioco di parole che fa appello ad una sfida:  il passaggio dal “modello lineare” (estrazione, produzione, consumo, smaltimento) centrato sullo sfruttamento sconsiderato della natura al “modello circolare” basato sul rispetto dei tempi e dei modi della rigenerazione ambientale.

L’ingresso all’incontro è gratuito fino ad esaurimento posti.

 

 

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GB, le discariche di plastica diventano "miniere d'oro" PDF Stampa E-mail
Scritto da Redazione   
venerdì 15 agosto 2008

(Perplessità a mille, ma  si può imparare anzi si deve, che queste strane "miniere" si possono evitare, risparmiando milioni di euro, recuperando da subito i materiali preziosi che hanno finito il primo ciclo di vita. E senza "incenerire" assolutamente niente, perchè tutti i materiali sono utili e l'incenerimento sempre nocivo)

 ...«Negli Usa sono già tornati nelle discariche per estrarre plastica e metallo. Per quanto riguarda il Regno unito è un nostro obiettivo. Entro il prossimo decennio, le discariche-miniera saranno economicamente vantaggiose»,

La Stampa 13/8/2008
GB, le discariche di plastica diventano "miniere d'oro"

LONDRA
Le discariche di plastica della Gran Bretagna potrebbero diventare delle "miniere d'oro" con l'impennata del prezzo della materia fino a 200 sterline alla tonnellata. Secondo gli esperti ci sarebbero più di 200 milioni di tonnellate di plastica sepolte nelle discariche quando ancora non era il voga il riciclaggio dei rifiuti.

Secondo quanto riporta il Times, oltre a nascondere un bottino di plastica da circa 50 milioni di euro, le discariche custodiscono una serie di altri materiali, come rame e alluminio, il cui prezzo oggi sta salendo vertiginosamente.

«Negli Usa sono già tornati nelle discariche per estrarre plastica e metallo. Per quanto riguarda il Regno unito è un nostro obiettivo. Entro il prossimo decennio, le discariche-miniera saranno economicamente vantaggiose», ha detto al giornale Peter Mills di New Earth Solutions, ditta specializzata nel trattamento e nel recupero dei rifiuti. Le prime operazioni di recupero dei materiali verranno effettuate, a livello sperimentale, durante gli interventi di mantenimento delle strutture.

Dati i prezzi sempre più alti delle materie prime, soprattutto del petrolio, i materiali riciclabili sono sempre più preziosi: la plastica di seconda mano può essere infatti trasformata in maniera più
economica e con meno emissioni di anidride carbonica di quanto si possa fare con quella nuova. Certi materiali hanno anche un alto valore calorifico, rendendoli quindi un buon combustibile.
L'estrazione della plastica, fa notare il quotidiano, servirebbe inoltre a creare nuovo spazio nelle discariche, in aree dove le località adatte alo smaltimento dei rifiuti sono sempre più rare.

Secondo Peter Jones, un consulente per i rifiuti, si dovrà probabilmente attendere fino al 2020 prima di poter cominciare gli scavi la maggior parte delle 1.500 discariche utilizzate negli ultimi 30 anni una volta chiuse devono restare indisturbate per 20 o 30 anni per dar tempo al materiale organico di decomporsi e ai gas di fuoriuscire. Le discariche costruite dagli anni '80 in poi saranno le prime ad essere prese in considerazione per l'estrazione perchè il loro contenuto è stato documentato con cura, così come la presenza ed il posizionamento al loro interno di materiali pericolosi. «Se
scaviamo in tutte le discariche britanniche fondate dagli anni '80 in
poi potremmo mettere le mani su 200 tonnellate di plastica», ha affermato Jones



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