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 https://www.lagazzettadilucca.it/cultura/ercolini-ospite-del-pianeta-terra-festival

Ercolini ospite del "Pianeta Terra Festival"

 

 

Sabato 8 ottobre alle ore 19 presso la sala sala convegni di Confindustria toscana nord sita a Lucca in piazza Bernardini, 41 Rossano Ercolini, goldman environmental prize 2013, sarà ospite del Pianeta Terra festival, che vede studiosi nazionali e internazionali confrontarsi per costruire una visione nuova per il futuro del nostro Pianeta.

All’evento, dal titolo “Dall’ego-logia all’eco-logia: quando i cittadini possono fare la differenza”, sarà presente con Ercolini anche Samir de Chadarevian, advisor, storyteller ed editorialista.

Entrambi dialogheranno con Irene Ivoi sull’importanza di ripensare ad un modello economico, antropologico e culturale del tutto ego-logico e inadeguato a risolvere le grandi sfide dei nostri tempi.

Dall’ego-logia all’eco-logia, un gioco di parole che fa appello ad una sfida:  il passaggio dal “modello lineare” (estrazione, produzione, consumo, smaltimento) centrato sullo sfruttamento sconsiderato della natura al “modello circolare” basato sul rispetto dei tempi e dei modi della rigenerazione ambientale.

L’ingresso all’incontro è gratuito fino ad esaurimento posti.

 

 

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Le innovative idee del Dr. Bertolaso PDF Stampa E-mail
Scritto da Redazione   
venerdì 23 maggio 2008

Le innovative idee del Dr. Bertolaso

..."I tedeschi - ha aggiunto - bruciano i nostri rifiuti, con impianti che hanno qualche anno in più dei nostri. Sono più fessi di noi? Non rispettano le regole?".

ma...una ANSA del 21 scorso, circolata in rete,  recita:

BERLINO, 21 MAG - I rifiuti campani già smaltiti in Sassonia non sono stati bruciati nei termovalorizzatori tedeschi, ma sono stati riciclati per ricavarne materie prime secondarie e composti organici che verranno venduti all´industria...... 

...Il percorso  ell´immondizia italiana in Germania lo ha spiegato all´ANSA una portavoce del Ministero dell´Ambiente della Sassonia,
sottolineando che niente è finito in discarica.«Questi rifiuti non sono stati bruciati» negli inceneritori, ha detto la portavoce. Anzitutto, ha spiegato sono stati separati i rifiuti organici da quelli solidi, che diventeranno poi materie prime secondarie (plastica, metallo, etc.).   Il resto, «una parte minore - ha proseguito - è stato trattato in un impianto meccanico-biologico e verrà venduto alle industrie», le quali bruciano questo materiale trasformandolo così in energia.   Ma il grosso dei rifiuti
campani diventa materia prima secondaria. E l´Italia, oltre a fornire l´immondizia, svolge anche un ruolo importante nella fase successiva del percorso di quest´ultima. Il Paese, infatti, è al terzo posto, con 2,01 milioni di tonnellate, della graduatoria degli acquirenti di materie prime secondarie.

(ANSA) CB21-MAG-08 17:09 NNN

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Le innovative idee del Dr. Bertolaso

 

RIFIUTI: A GIUGNO DISCARICHE A BENEVENTO E AD AVELLINO

 NAPOLI  - Le 'ecoballe' depositate in Campania saranno bruciate nei termovalorizzatori. Anche per questo la regione deve averne quattro. Lo ha detto il sottosegretario all'Emergenza rifiuti in Campania Guido Bertolaso, ribadendo che Napoli dovrà ospitarne uno: "Il sindaco Iervolino è d'accordo".

   Quattro impianti sono troppi? "Ma dove mettiamo i sette-otto milioni di ecoballe? Quindi, si bruciano". "I tedeschi - ha aggiunto - bruciano i nostri rifiuti, con impianti che hanno qualche anno in più dei nostri. Sono più fessi di noi? Non rispettano le regole?". Quanto all'indicazione dell'area da parte del Comune "il termine non sarà perentorio: se ci sarà data una risposta in 45 giorni, invece che in 30, non sarà un problema - ha detto anche - Nessun Comune sarà commissariato per un po' di ritardo".

   C'e' anche Chiaiano, a Napoli, tra i siti dove potrebbero essere realizzate le discariche, ha fatto capire il sottosegretario. Non vi saranno - ha detto - sorprese nel decreto legge: si procedera' sulle discariche di San Arcangelo Trimonte (Benevento) e di Savignano Irpino (Avellino) che dovranno essere pronte entro meta' giugno. Per quel che riguarda la provincia di Salerno, invece, Bertolaso ha aggiunto che ''Serre ha gia' dato'', sottolineando che sara' ''estremamente rispettoso e attento'', senza pero' escludere che vi sara' un raddoppio della discarica o un ritorno al sito di Valle della Masseria. ''Abbiamo bisogno di alcuni milioni di metri cubi di spazio per portare il tal quale nelle more della realizzazione dei termovalorizzatori da una parte - ha continuato - e della vera raccolta differenziata dall'altra''.  Sull'impianto di Acerra, "dove tutto è fermo", si riprenderà a lavorare a partire da lunedì". Chi ha fatto l'84, il 90% del lavoro (il gruppo Impregilo ndr) deve anche finire", ha spiegato Bertolaso. Occorrerebbe troppo tempo se si conferisse l'incarico ad altri.

   Intanto il decreto sull'emergenza e' al Quirinale, all'attenzione del Capo dello Stato. ''Quindi stasera o domani mattina sara' in Gazzetta''. Il motivo per cui non e' ancora in Gazzetta Ufficiale e' perche' ''alcuni colleghi burocrati'' hanno sollevato ''resistenze'' sulla 'compatibilita'' di Guido Bertolaso nei due ruoli di capo della Protezione Civile e di sottosegretario all'Emergenza, ha precisato il sottosegretario.

Per i siti individuati dal decreto, ''non si procedera' in deroga alle normative europee'', ha precisato poi Bertolaso: per ciascuno si procedera' alle analisi del caso. Il capo delle protezione civile incontrera', fra l'altro, il commissario europeo all'Ambiente Stavros Dimas: ''Chiedero' un appuntamento per la prossima settimana. Gli illustrero' il nostro piano''.

Il decreto prevede infine l'abolizione dei consorzi, ''che, per quel che riguarda Napoli e Caserta sono ricettacoli di tutto, tranne che di attivita' finalizzata alla raccolta differenziata''. 

NO AI MILITARI PER L'ORDINE PUBBLICO
- Bertolaso, che a Napoli ha incontrato i vertici delle amministrazioni locali, ha precisato che i militari non avranno regole d'ingaggio specifiche per la protezione delle discariche e i compiti di ordine pubblico resteranno di competenza esclusiva delle forze dell'ordine.

"Non ci sono e non ci saranno regole d'ingaggio per i militari", spiega Bertolaso, che è arrivato a Napoli in treno, perché il loro compito sarà di "sorveglianza, tutela e protezione" dei siti che saranno adibiti a discarica. Mentre "l'attività principale, purtroppo sarà portare via l'immondizia dalle strade, come hanno fatto in questi mesi in modo impeccabile". Il compito di "confrontarsi" con le eventuali proteste, aggiunge il sottosegretario, "sarà delle forze dell'ordine, che fino ad oggi lo hanno svolto in maniera egregia".

DE GENNARO: APPELLO A SENSO RESPONSABILITA' DI TUTTI
Un appello al ''senso di responsabilita''' di tutti, perche' la situazione ''e' realisticamente difficile''. Dopo Bertolaso, anche il commissario per l'emergenza rifiuti Gianni De Gennaro si e' rivolto ai cittadini campani per ribadire che la situazione e' tale che non ci si puo' piu' permettere ritardi.
De Gennaro ha ricordato il lavoro fatto fino ad oggi, ''abbiamo raccolto un milione e 59mila tonnellate di immondizia'' ha detto, ma tutto cio' non basta, perche' mancano le discariche. ''Quello che manca e' la capacita' di smaltimento finale, lo dico da mesi. Abbiamo impianti che producono tipologie di rifiuti che non si sa dove mettere. Questo e' il problema. E dunque c'e' bisogno di una vera collaborazione e di un grande senso di responsabilita' da parte di tutti''. Quanto al suo immediato futuro, visto che il mandato scade formalmente lunedi', e' stato Bertolaso a chiarirlo. ''Il commissario ha lavorato fattivamente al decreto legge, assieme ai tecnici, ai prefetti campani e alla protezione civile - ha spiegato il sottosegretario - Tra me e lui c'e' una assoluta continuita', tanto che lavoreremo ancora insieme''.
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le scelte da fare..
scritto da da Greenpeace, maggio 23, 2008

CRISI DEI RIFIUTI. GREENPEACE: RACCOLTA DOMICILIARE SUBITO E PIANIFICARE A MEDIO E LUNGO TERMINE

Roma, 21 maggio 2008 - Pianificazione a medio e lungo termine insieme al coinvolgimento della popolazione locale e non mera gestione dell'emergenza dei rifiuti. Queste le due linee guida proposte da Greenpeace che ancora mancano sul territorio campano e che ancora non si leggono nella programmazione del nuovo governo oggi riunito nel primo consiglio dei ministri proprio a Napoli.

Si parla solamente di fasi di commissariamento, aperture di discariche, costruzione di inceneritori. Le stesse, identiche misure proposte da ben 14 anni e che da allora a oggi non hanno condotto la Campania a gestire i propri rifiuti in maniera corretta. Inoltre, la mancanza di un piano a medio e lungo termine contenente misure strutturali da parte delle autorità italiane è alla base della decisione di Bruxelles di deferire l'Italia alla Corte.

In sintesi, Greenpeace sostiene l'importanza di adottare una pianificazione che dia priorita alla prevenzione dei rifiuti, alle raccolte differenziate porta a porta e al compostaggio della frazione organica. Strategie capaci di premiare in tempi rapidi le amministrazioni che le realizzano. Proprio lo scorso gennaio, l'associazione ha condotto una esperienza di raccolta differenziata porta a porta, coinvolgendo 50 famiglie di due condomini del capoluogo campano. In una sola settimana e stato raggiunto il 73% di separazione dei rifiuti, dimostrando che il sistema puo essere vincente anche in una realta cosi difficile come quella di Napoli.

Greenpeace nelle scorse settimane ha chiesto a Comune di Napoli e azienda di igiene urbana di avviare in tempi brevissimi, almeno in un quartiere, la raccolta domiciliare. Gli esperti di Achab hanno sottolineato come molto spesso il tempo impiegato per far partire questo sistema venga raddoppiato solo per convincere gli amministratori. Come nel caso di Avellino, dove sono stati necessari dieci mesi di incontri con i politici e l'azienda municipale per far accettare questo sistema, mentre ne serviranno solo altri cinque per la sua organizzazione pratica. Nella città di Torino, dopo circa tre anni di lavoro, Achab Group è riuscita a servire un'utenza di 260.000 abitanti grazie all'adozione in modo progressivo della raccolta differenziata a domicilio, che ha raggiunto quote di oltre il 60%. Esperienze del genere del resto sono già patrimonio in oltre cento comuni della Campania.

A livello nazionale sta crescendo il movimento dei comitati che si battono per una corretta gestione dei rifiuti. È un ulteriore tassello
da tenere in considerazione in fase di programmazione. Cittadini che lavorano in una direzione propositiva affinche i propri territori possano perseguire la strategia "Rifiuti Zero". Un percorso che vuole premiare le prime fasi della gestione dei rifiuti (prevenzione, raccolta, riciclo e recupero) e abbattere tutte le fasi finali del ciclo, ovvero di smaltimento dei rifiuti.

Per informazioni:
Ufficio stampa Greenpeace, 0668136061 int.203
Vittoria Polidori, responsabile campagna Inquinamento, 3483988919
Maria Carla Giugliano, assistente comunicazione, 3483988615


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Ultimo aggiornamento ( venerdì 23 maggio 2008 )
 
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