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Ercolini ospite del "Pianeta Terra Festival"

 

 

Sabato 8 ottobre alle ore 19 presso la sala sala convegni di Confindustria toscana nord sita a Lucca in piazza Bernardini, 41 Rossano Ercolini, goldman environmental prize 2013, sarà ospite del Pianeta Terra festival, che vede studiosi nazionali e internazionali confrontarsi per costruire una visione nuova per il futuro del nostro Pianeta.

All’evento, dal titolo “Dall’ego-logia all’eco-logia: quando i cittadini possono fare la differenza”, sarà presente con Ercolini anche Samir de Chadarevian, advisor, storyteller ed editorialista.

Entrambi dialogheranno con Irene Ivoi sull’importanza di ripensare ad un modello economico, antropologico e culturale del tutto ego-logico e inadeguato a risolvere le grandi sfide dei nostri tempi.

Dall’ego-logia all’eco-logia, un gioco di parole che fa appello ad una sfida:  il passaggio dal “modello lineare” (estrazione, produzione, consumo, smaltimento) centrato sullo sfruttamento sconsiderato della natura al “modello circolare” basato sul rispetto dei tempi e dei modi della rigenerazione ambientale.

L’ingresso all’incontro è gratuito fino ad esaurimento posti.

 

 

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Quello che stampa e TV non dicono PDF Stampa E-mail
Scritto da Redazione   
giovedì 03 aprile 2008

(stampa e TV ammanniscono al pubblico solo le veline dei vari potentati economici  che stanno dietro il business deill'incenerimento dei“rifiuti”; le notizie delle colpevoli annose inadempienze dei governi e che a Acerra stanno preparando un catastrofico futuro per la popolazione martoriata da anni di veleni, tra l’altro con questo impianto “scarto” di Brescia, non l’abbiamo mai sentita…ndr)

http://notizie.alice.it/notizie/politica/2008/04_aprile/02/rifiuti_petizione_all_ue_di    _comitati_contro_inceneritore_acerra,14445962.html

 RIFIUTI - PETIZIONE ALL'UE DI COMITATI CONTRO INCENERITORE ACERRA

Sotto accusa incenerimento indifferenziato e reintroduzione Cip6

postato da APCOM Bruxelles, 2 apr. (Apcom) -

I comitati cittadini contro l'inceneritore di Acerra aderenti alla 'Rete nazionale rifiuti zero' hanno consegnato al presidente della commissione Petizioni del Parlamento europeo, Marcin Libicki, oggi a Bruxelles, un esposto contro due ordinanze del governo Prodi (3656/08 e 3657/08, rispettivamente del 6 febbraio e 20 febbraio 2008) che hanno riammesso per la sola Campania i finanziamenti pubblici all'incenerimento dei rifiuti (equiparandoli a fonti di energia rinnovabile, come prevedeva il Cip6), e consentiranno di bruciare nell'impianto di Acerra - che, si rileva, nessuno vuole completare e gestire - anche i rifiuti indifferenziati e le 'ecoballe' non a norma. La petizione segnala che le due ordinanze del governo costituiscono un'infrazione della normativa Ue, e illustra le "gravi violazioni del diritto comunitario perpetrate in questi anni" in Campania sul fronte della gestione dei rifiuti.

I promotori della petizione hanno presentato la loro iniziativa durante una conferenza stampa nel pomeriggio, insieme agli eurodeputati della Sinistra arcobaleno Monica Frassoni (Verdi), Roberto Musacchio (Prc) e Vincenzo Aita (Prc), e in concomitanza con la discussione della nuova direttiva quadro Ue sui rifiuti nella commissione Ambiente del Parlamento europeo. Riguardo alle stesse ordinanze del governo Prodi sui futuri inceneritori campani, Musacchio ha presentato anche un'interrogazione parlamentare alla Commissione europea, in cui chiede se l'Esecutivo comunitario "non ravvisi... palesi violazioni delle norme comunitarie" sia per la protezione dell'ambiente che nel campo degli aiuti di Stato. Musacchio sollecita quindi l'avvio di una nuova procedura d'infrazione della Commissione contro l'Italia, dopo che, come ha ricordato Frassoni, "le due procedure aperte in precedenza proprio contro il Cip6 si erano arenate a seguito dell'impegno di Prodi di metter fine a quel regime", ora ripristinato in via eccezionale per Acerra e altri due inceneritori di cui si prevede la costruzione in Campania. Durante la conferenza stampa, i rappresentanti dei comitati cittadini presenti a Bruxelles, l'avvocato Tommaso Esposito e Virgina Petrellese, hanno esposto le ragioni della loro opposizione all'inceneritore di Acerra, che, hanno sottolineato, oltre ad essere situato in un'area che è già fra le più esposte ai rischi di cancro (come ha stabilito un rapporto della Protezione civile), è di "concezione obsoleta" e non disporrebbe delle tecniche più moderne per il controllo e il filtraggio delle emissioni più pericolose. "E' necessario - ha detto l'avvocato Esposito - che le istituzioni europee ripristino condizioni di legalità in Campania a tutela dei diritti costituzionalmente garantiti alla salute e all'ambiente, adottando ogni iniziativa utile al fine dell'immediato ritiro delle due ordinanze" emesse dal governo Prodi.  

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Ultimo aggiornamento ( giovedì 03 aprile 2008 )
 
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