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 https://www.lagazzettadilucca.it/cultura/ercolini-ospite-del-pianeta-terra-festival

Ercolini ospite del "Pianeta Terra Festival"

 

 

Sabato 8 ottobre alle ore 19 presso la sala sala convegni di Confindustria toscana nord sita a Lucca in piazza Bernardini, 41 Rossano Ercolini, goldman environmental prize 2013, sarà ospite del Pianeta Terra festival, che vede studiosi nazionali e internazionali confrontarsi per costruire una visione nuova per il futuro del nostro Pianeta.

All’evento, dal titolo “Dall’ego-logia all’eco-logia: quando i cittadini possono fare la differenza”, sarà presente con Ercolini anche Samir de Chadarevian, advisor, storyteller ed editorialista.

Entrambi dialogheranno con Irene Ivoi sull’importanza di ripensare ad un modello economico, antropologico e culturale del tutto ego-logico e inadeguato a risolvere le grandi sfide dei nostri tempi.

Dall’ego-logia all’eco-logia, un gioco di parole che fa appello ad una sfida:  il passaggio dal “modello lineare” (estrazione, produzione, consumo, smaltimento) centrato sullo sfruttamento sconsiderato della natura al “modello circolare” basato sul rispetto dei tempi e dei modi della rigenerazione ambientale.

L’ingresso all’incontro è gratuito fino ad esaurimento posti.

 

 

Il sito ha qualche problema, ci scusiamo per i disagi causati ai lettori, speriamo di risolvere presto!

 

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Ci sono medici e medici... PDF Stampa E-mail
Scritto da redazione   
mercoledì 30 gennaio 2008

 (chi difende gli interessi delle popolazioni, il sindaco "medico" di Montale, padrone del forno dei veleni, Veronesi che ingrassa con i cancri degli altri,  o questi medici, o gli altri medici anche in Italia che invocano il principio di precauzione? ndr)

 "Les opposants à l'incinération viennent de recevoir un soutien spectaculaire. Regroupant, notamment, le Conseil national de l'Ordre des médecins et les principaux syndicats de praticiens, la "Plateforme nationale du corps médical" a réclamé "un moratoire concernant la construction de nouveaux incinérateurs". "L'incinération produit des centaines de substances toxiques qui s'échappent dans l'atmosphère", assure le professeur Dominique Belpomme, cancérologue à l'hôpital Georges-Pompidou de Paris."

Des médecins s'opposent à l'incinération des déchetsRedoutant des émanations toxiques,
le conseil de l’ordre réclame un moratoire
sur la construction d’unités nouvelles
 Le projet d'incinérateur d'ordures ménagères de Clermont-Ferrand est suspendu aux conclusions du Grenelle de l'environnement. L'incertitude porte sur l'éventualité d'un moratoire imposé au niveau national.Outre celui du Puy-de-Dôme, plus d'une dizaine de dossiers pourraient être concernés par une telle décision, notamment ceux concernant la création d'unités nouvelles, à Dunkerque (Nord), à Arques (Pas-de-Calais) ou encore à Aspach-le-Haut (Haut-Rhin). "Le président de la République ayant dit qu'il fallait surseoir à toute décision, j'attends", explique Dominique Schmitt, le préfet du Puy-de-Dôme. Au printemps, les procédures administratives étaient pourtant arrivées à leur terme: le représentant de l'Etat avait sur son bureau un projet d'arrêté d'autorisation pour cette usine où doivent être brûlées, à partir de 2011, 170 000 tonnes de déchets par an. Soit la moitié des ordures ménagères collectées auprès de 660 000 habitants du Puy-de-Dôme et du nord de la Haute-Loire. L'atelier "déchets" du Grenelle de l'environnement s'est conclu sur un constat de désaccord sur la place réservée à l'incinération. Les associations réunies dans l'Alliance pour la planète demandent un moratoire, alors que les représentants de l'Etat, des collectivités locales et des employeurs y sont opposés. La question a donc été renvoyée à la table ronde des 24 et 25 décembre et aux réunions qui suivront. Les opposants à l'incinération viennent de recevoir un soutien spectaculaire. Regroupant, notamment, le Conseil national de l'Ordre des médecins et les principaux syndicats de praticiens, la "Plateforme nationale du corps médical" a réclamé "un moratoire concernant la construction de nouveaux incinérateurs". "L'incinération produit des centaines de substances toxiques qui s'échappent dans l'atmosphère", assure le professeur Dominique Belpomme, cancérologue à l'hôpital Georges-Pompidou de Paris (video). "Le corps médical ne lâchera pas le morceau", ajoute-t-il en affirmant qu'il ne faut "pas refaire l'erreur de l'amiante". L'entrée en scène des médecins dans le débat national sur l'incinération est le reflet d'une forte mobilisation dans le Puy-de-Dôme. "La pétition contre l'incinérateur a déjà recueilli 527 signatures de médecins, se réjouit le docteur Alain Laffont, l'un des opposants historiques à l'incinérateur. Le déclencheur a été le rapport de l'Institut de veille sanitaire de 2006.""Moins polluants qu'auparavant"  Cette étude de l'InVS conclue que "l'analyse met en évidence un lien statistique entre le niveau d'exposition aux incinérateurs dans les années 1970-1980 et l'augmentation de la fréquence de certains cancers au cours des années 1990-1999." Elle ajoute toutefois que "l'étude portant sur une situation passée, ces résultats ne peuvent pas être transposés aux situations actuellement générées par les incinérateurs, moins polluants et mieux contrôlés qu'auparavant". Il n'empêche. "Les médecins en ont assez d'être à un bout de la chaîne en soignant les cancers sans que l'on agisse sur les causes", affirme le docteur Chiapponi, l'un des porte-parole du collectif des médecins clermontois.L'opposition à l'incinérateur a également gagné une majorité d'élus de l'agglomération clermontoise, gauche et droite confondues. Maire de la capitale auvergnate et président de Clermont-Communauté, le socialiste Serge Godard a proposé à l'Etat une solution alternative où l'incinération est remplacée par des procédés mécaniques et biologiques."Je suis en train de faire expertiser les propositions de Serge Godard mais il manque des éléments pour faire une réelle comparaison entre les deux filières de traitement", affirme le préfet Dominique Schmitt. Il y a toutefois urgence: la décision concernant l'incinérateur, précise-t-il, sera prise "avant le 31 décembre 2007".
Manuel Armand
Le Monde, 19 ottobre 2007

Pagina Le Monde

(pagina trascritta da EcceTerra) 
 
Commenti (3) >> feed
Saprete anche il francese........
scritto da Alessandro, gennaio 30, 2008

Saprete anche il francese ma mi sembrate don abbondio che parlava latino per confondere il povero renzo, e la vostra vera indole di natura innominabile viene fuori quando definite Veronesi come uno che ingrassa con i cancri degli altri. Ma un pò di rispetto per chi nella vita ha fatto veramente qualcosa di concreto per gli altri piuttosto che salire sugli alberi o passeggiare coi fischietti in bocca ( e qualcuno addirittura con la sigaretta. IL TOP ), è chiedere troppo?

ci sarà del latte senza diossina?
scritto da ***, febbraio 10, 2008


(ricordare che nel 2006 è successo anche questo,a Taranto, per quanto sicuramente dalla Ilva riversano inquinanti senza limiti)
-ieri-
(ANSA) - TARANTO, 16 MAG 06 - Militari del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza hanno posto sotto sequestro preventivo l'inceneritore di Taranto sulla base di un provvedimento emesso dal sostituto procuratore della Repubblica Mariano Buccoliero. Secondo il magistrato, sulla base di accertamenti compiuti dai finanzieri, l'impianto, che e' gestito da un gruppo di imprese capeggiato dalla 'Termomeccanica ecologica', inquinerebbe l'atmosfera. Nell' inchiesta figurano due indagati, nei cui confronti si ipotizzano il reato di 'getto pericoloso di cose' e la violazione di norme a tutela dell'ambiente. Gli indagati sono Loris Zanelli, di 58 anni, della Spezia, responsabile di gestione della 'Termomeccanica', e Francesco Taveri, di 48 anni, di Brindisi, responsabile della conduzione dell'impianto.
L'inceneritore di Taranto era tornato in funzione solo da poche ore dopo circa quattro mesi di fermo per lavori di adeguamento.

-oggi-

TARANTO SERA
News da Giorno & Notte

Latte alla diossina, parola alla Procura
TARANTO - L’allarme lanciato non poteva restare senza risposta. E così è stato. C’è già un primo rapporto della Questura sul pericolo “latte alla diossina”. Il controllo è stato effettuato nei giorni scorsi dopo che un gregge era stato segnalato a pascolare nei pressi dello stabilimento Ilva. Gli animali, oltre trecento pascolano proprio a ridosso delle ciminiere in terreni a rischio di contaminazione. Dubbi inquietanti che ovviamente hanno fatto scattare gli accertamenti. La Questura ha già individuato il proprietario del gregge e contestualmente sono stati allertati gli esperti della Asl. Sarà loro compito esaminare gli animali e verificare quali effetti abbia avuto il pascolo nelle zone che confinano con lo stabilimento siderurgico. Così come saranno accertati i canali per lo smistamento dei prodotti riconducibili all’attività del proprietario degli stessi animali. Di quanto accaduto e dei controlli avviati è già stato informato il procuratore aggiunto Francesco Sebastio, magistrato da sempre in prima linea nella lotta contro l’inquinamento ambientale. L’episodio ha portato nuovamente all’attenzione la problematica ambientale nel nostro territorio. Un tema sempre caldo e per troppi anni lasciato solo come argomento di confronti tra esperti. Grazie alla spinta che proviene dalla comunità, invece, oggi si registra una maggiore sensibilità verso i rischi derivanti dall’inquinamento. Un tema sul quale i tarantini hanno diritto di sapere di più e di essere correttamente informati dalle istituzioni. A cominciare dagli effetti che l’inquinamento può avere su che mangiano e su quello che bevono.





Medici sentinelle per l'emergenza e oltre l'emergenza rifiuti
scritto da www.aprileonline.info/notizia.php?id=6334, febbraio 17, 2008

(da AprileOnLine)

Pubblichiamo in versione integrale un'importante documento della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici, che rappresenta tutti i medici italiani, sul tema della gestione dei rifiuti, con riferimento all'emergenza campana, ma non solo. Il documento ribadisce la necessità di rispettare quanto prevede la normativa europea, quale buona pratica nella gestione dei rifiuti, che prescrive, preliminarmente, la riduzione, il recupero, il riciclo ed il riuso, auspicando, fin da subito, iniziative per far partire la raccolta differenziata, e riconoscendo come "l'emergenza rifiuti in Campania sia anche nata e sviluppata su strategie in evidente contrasto con tale buona pratica"

Federazione Nazionale
degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri

Medici sentinelle per l'emergenza e oltre l'emergenza rifiuti

Napoli 9 febbraio 2008

La Federazione Nazionale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO), a fronte delle crescenti preoccupazioni dei cittadini sui possibili impatti negativi sull'ambiente e sulla salute determinati dai processi di smaltimento dei rifiuti, si propone di esercitare quel ruolo di garanzia e tutela proprio dell'esercizio professionale dei medici, oggi imperiosamente chiamati ad esprimersi su questioni complesse e controverse sul piano tecnico scientifico e delicatissime sul piano civile e sociale.

Vogliamo innanzi tutto mobilitare tutti i medici italiani cosi come previsto nel nostro nuovo Codice deontologico, affinche, secondo le proprie competenze e nell'esercizio dei propri ruoli nelle organizzazioni sanitarie e nelle istituzioni pubbliche e private, definiscano e promuovano la cultura positiva dell'uso e consumo appropriato, efficace e sicuro delle risorse naturali rinnovabili e non rinnovabili quale patrimonio dell'umanità di oggi e di domani.

Questo significa produrre ai vari livelli di responsabilità, informazioni e formazione efficaci, autorevoli, libere da conflitti di interesse, idonee a favorire la condivisione di scelte difficili secondo i principi etici e civili di giustizia, di precauzione, di rischio beneficio.

Il problema dello smaltimento dei rifiuti ma più in generale quello degli impatti ambientali dei processi produttivi, anche in riferimento alla drammatica emergenza della Campania, pone in evidenza come queste scelte abbiano bisogno di informazioni, di partecipazione e come le omissioni, i silenzi e la mala gestione abbiano profondamente minacciato, quando non consumato, la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.

Noi intendiamo contribuire alla ricostruzione di questo rapporto di fiducia dando innanzitutto risposte a quelle domande di certezze, di sicurezze usando l'etica, i metodi e gli strumenti propri della medicina scientifica, tale perche basata sulle migliori evidenze disponibili.

La direttiva 2006/12/UE relativa ai rifiuti appare oggi la migliore gestione possibile dello smaltimento dei rifiuti, una buona cura ad un problema ed è evidente che l'emergenza rifiuti in Campania sia anche nata e sviluppata su strategie in evidente contrasto con tale buona pratica.

Se è vero che sotto il profilo tecnico le soluzioni dell'emergenza possono non corrispondere alle soluzioni strategiche, è altrettanto vero che partire fin da subito con forti iniziative di educazione e promozione sulla raccolta differenziata per la riduzione, il recupero, il riciclo, il riuso, può aiutare la soluzione a regime del problema rifiuti.

Alla luce di queste premesse la FNOMCeO:

a. sollecita tutti i medici italiani a ricercare e segnalare ogni possibile connessione tra rilievi di morbilità e mortalità riscontrati e rischi ambientali costituendo una "rete di sentinelle" nelle comunità e nei territori;

b. ritiene indispensabile potenziare la ricerca multidisciplinare sui meccanismi di produzione, diffusione e di danno degli inquinanti ambientaI i, sul monitoraggio di quelli già noti e sulle migliori tecniche di controllo e di prevenzione primaria e secondaria;

c. giudica indispensabile il potenziamento della rete dei soggetti abilitati ai controlli ambientali migliorando la qualità e la quantità degli strumenti a disposizione;

d. raccomanda agli enti e ai soggetti di ricerca in campo epidemiologico l'ottimizzazione delle tecniche e delle metodologie di valutazione di impatto dei fattori ambientali sulla salute delle popolazioni e dei territori;

e. valuta come indispensabile la garanzia di terzietà e di autorevolezza tecnica e scientifica dei soggetti preposti alla sorveglianza nonche la periodica rendicontazione pubblica degli esiti riscontrati;

f. propone che lo smaltimento dei rifiuti, così come tutte le scelte coinvolgenti la salute dei territori da fattori ambientali, siano oggetto di "livelli uniformi di regolamentazione" il cui rispetto è da considerare una condizione per l'accesso ai finanziamenti italiani (CIP 6) e ai fondi comunitari;

g. sollecita un piano straordinario di intervento da inserire quindi nell'ambito delle grandi opere, per la sistematica bonifica delle discariche illegali e la certificazione della messa a norma di quelle esistenti;

h. ritiene di poter rassicurare i cittadini che l'impatto sulla salute di discariche progettate, costruite e mantenute secondo la normativa è ampiamente ricompreso nel principio di rischio beneficio avendo fino ad oggi dimostrato impatti negativi sulla salute non significativi;

i. ritiene che le tecniche di incenerimento dei rifiuti abbinato al recupero energetico (i termovalorizzatori) debbano rispettare i seguenti requisiti:

vanno riallocati esclusivamente all'interno di un sistema funzionante di smaltimento integrato dei rifiuti secondo la direttiva 2006/l2/UE
devono essere costantemente migliorati in ragione delle migliori tecnologie disponibili (BAT) al fine di misurare e contenere gli impatti negativi sull'ambiente e sulla salute
devono avvalersi di una contestuale rete efficace di misurazione degli inquinanti ambientali e modelli validati di rilevazione epidemiologica di morbilità e di mortalità per più cause
vanno inseriti in una politica più generale di incentivazione con altre metodiche di smaltimento efficace dei rifiuti che oggi, rispetto all'incenerimento, appaiono svantaggiate per un minore interesse del mercato pur potendo presentare minori rischi ambientali.
I medici italiani sono dunque vicini a tutti i cittadini, in particolare a quelli campani, che vivono con grande timore un presente difficile e percepiscono un futuro ancora incerto, dovendo quindi lavorare per l'emergenza e oltre l'emergenza. Consapevoli delle responsabilità chiediamo ai cittadini di avere fiducia nei loro medici, nelle istituzioni sanitarie pubbliche per non indebolire quell'alleanza di valori e di interessi civili e sociali senza i quali un Paese che deve scegliere non può e non sa scegliere.


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Ultimo aggiornamento ( domenica 10 febbraio 2008 )
 
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