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Ercolini ospite del "Pianeta Terra Festival"

 

 

Sabato 8 ottobre alle ore 19 presso la sala sala convegni di Confindustria toscana nord sita a Lucca in piazza Bernardini, 41 Rossano Ercolini, goldman environmental prize 2013, sarà ospite del Pianeta Terra festival, che vede studiosi nazionali e internazionali confrontarsi per costruire una visione nuova per il futuro del nostro Pianeta.

All’evento, dal titolo “Dall’ego-logia all’eco-logia: quando i cittadini possono fare la differenza”, sarà presente con Ercolini anche Samir de Chadarevian, advisor, storyteller ed editorialista.

Entrambi dialogheranno con Irene Ivoi sull’importanza di ripensare ad un modello economico, antropologico e culturale del tutto ego-logico e inadeguato a risolvere le grandi sfide dei nostri tempi.

Dall’ego-logia all’eco-logia, un gioco di parole che fa appello ad una sfida:  il passaggio dal “modello lineare” (estrazione, produzione, consumo, smaltimento) centrato sullo sfruttamento sconsiderato della natura al “modello circolare” basato sul rispetto dei tempi e dei modi della rigenerazione ambientale.

L’ingresso all’incontro è gratuito fino ad esaurimento posti.

 

 

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AmbienteFuturo news 6 gennaio 2008: lo "scandalo campano" PROPOSTE PDF Stampa E-mail
Scritto da AmbienteFuturo   
lunedì 07 gennaio 2008

AMBIENTEFUTURO NEWS 6 GENNAIO 2008: LO “SCANDALO CAMPANO”
 
LE PROPOSTE E LE INIZIATIVE DELLA RETE NAZIONALE RIFIUTI ZERO PER FAR USCIRE LA CAMPANIA DALLA ATTUALE CATASTROFE ANNUNCIATA:

.....Occorre partire immediatamente con una seria raccolta differenziata basata su due contenitori: uno per la frazione organica, uno per il “resto”. Ad integrazione devono essere immediatamente realizzati all’interno degli “impianti CDR” delle linee per il compostaggio ed “impianti” per la selezione automatica/manuale delle frazioni riciclabili. Il “residuo” dovrà essere conferito “stabilizzato” in discariche il meno possibile impattanti. Contestualmente dovrà essere approvato un PIANO REGIONALE “STRALCIO” che punti sulle “buone pratiche” della Riduzione, del Riuso, della Raccolta differenziata Porta a Porta e su un sistema di tariffazione incentivante i comportamenti virtuosi dei cittadini e delle Comunità. Per quanto riguarda lo smaltimento dei cumuli di rifiuti attualmente “a cielo aperto” occorre anche prevedere forme di solidarieta” da parte delle altre regioni A PATTO CHE CERTI SIANO GLI IMPEGNI PER FAR DECOLLARE DA SUBITO LE RD.

PULIZIA NON POLIZIA!
Quello che sta avvenendo a Napoli è la prova più drammatica del “declino italiano”. Tutti sapevano che sarebbe andata a finire cosi’ ma NESSUNO DEI RESPONSABILI POLITICI REGIONALI E NAZIONALI, DI DESTRA O DI SINISTRA HA MOSSO UN DITO PER EVITARLO.

La “gestione commissariale” che dura da 14 anni responsabile di dolosi sperperi di danaro pubblico E’ IL VERO SCANDALO DEL “CASO CAMPANO” più dei maleodoranti cumuli dei rifiuti che sporcano la bella città di Napoli. Essa ha scientemente puntato sui “termovalorizzatori” e sugli inutili e dannosi “impianti CDR”. Il risultato e’ sotto gli occhi di tutti: LA RACCOLTA DIFFERENZIATA E’ STATA CANCELLATA, LE DECISIONI VENGONO ASSUNTE “CONTRO LE POPOLAZIONI” E NONOSTANTE CIO’ NEMMENO UNO STRACCIO DI SOLUZIONE (pur negativa che fosse) E’ STATA REALIZZATA. A “BEFFARDA” E DRAMMATICA PROVA DI QUESTA INAUDITA INCAPACITA’ VI SONO LE MONTAGNE DI ECOBALLE CHE NON E’ NEMMENO POSSIBILE BRUCIARE. LA PRIMA NECESSITA’ E’ QUINDI CHE QUESTA CLASSE POLITICA TRASVERSALE (da Rastrelli a Bassolino) SE NE VADA. IL “GOVERNATORE” BASSOLINO SI DEVE IMMEDIATAMENTE DIMETTERE. LA GESTIONE COMMISSARIALE DEVE SUBITO CESSARE. Occorre partire immediatamente con una seria raccolta differenziata basata su due contenitori: uno per la frazione organica, uno per il “resto”. Ad integrazione devono essere immediatamente realizzati all’interno degli “impianti CDR” delle linee per il compostaggio ed “impianti” per la selezione automatica/manuale delle frazioni riciclabili. Il “residuo” dovrà essere conferito “stabilizzato” in discariche il meno possibile impattanti. Contestualmente dovrà essere approvato un PIANO REGIONALE “STRALCIO” che punti sulle “buone pratiche” della Riduzione, del Riuso, della Raccolta differenziata Porta a Porta e su un sistema di tariffazione incentivante i comportamenti virtuosi dei cittadini e delle Comunità. Per quanto riguarda lo smaltimento dei cumuli di rifiuti attualmente “a cielo aperto” occorre anche prevedere forme di solidarieta” da parte delle altre regioni A PATTO CHE CERTI SIANO GLI IMPEGNI PER FAR DECOLLARE DA SUBITO LE RD. Contestualmente DEVONO essere emanate ORDINANZE SINDACALI motivate da ragioni sanitarie che OLTRE A RENDERE OBBLIGATORIA (anche per i cittadini) LA RD INIBISCANO LA VENDITA (e l’acquisto di imballaggi plastici, se non strettamente necessari. Occorre anche che contestualmente decollino politiche di risanamento di un territorio inquinato da decenni di criminali traffici di rifiuti tossici e che parta un check up sanitario per verificare lo stato di salute delle popolazioni a partire da quelle a maggior rischio diossina. Per l’inceneritore di Acerra occorre attuare almeno UNA MORATORIA per fare piena luce sui perversi legami tra politica e affari (vedi il caso FIBE) che ne hanno caratterizzato la vicenda e per verificare la sua riconversione in “impianto a freddo”.  In questo quadro che richiede PULIZIA (in primo luogo politica) E NON POLIZIA , LA RETE NAZIONALE RIFIUTI ZERO HA ORGANIZZATO( in collaborazione con i movimenti, i Comitati e le Reti Campane) PER SABATO 19 GENNAIO UN ATTIVO NAZIONALE PROPRIO A NAPOLI ( a partire dal mattino: luogo e dettagli logistici saranno diffusi quanto prima) dove chiamare ATTIVISTI, COMITATI E COMUNITA’ A QUESTO SFORZO STRAORDINARIO. L’incontro servirà anche per illustrare le osservazioni alla bozza di Piano regionale Campano avanzate dalla Rete Nazionale vedi http://ambientefuturo.interfree.it e i contenuti della Delibera “rifiuti zero” recentemente approvata dal Comune di Acerra. Ricordiamo infine che il 3-4 febbraio Paul Connett SARA’ A NAPOLI per rinforzare la lotta di quanti in questi anni, in modo propositivo ma inascoltati, hanno indicato soluzioni possibili e partecipate.
 
 
 
IL TOUR ITALIANO PIU’ “ZEPPO” DI PAUL CONNETT
Crescono di giorno in giorno gli appuntamenti di Paul Connett che sarà in Italia dal prossimo 16 gennaio al 6 febbraio. Purtroppo Ambiente e Futuro che per conto della Rete Nazionale Rifiuti Zero organizza questi appuntamenti non ha potuto rispondere positivamente a tutte le realtà locali che hanno fatto richiesta per la presenza del professore. Tuttavia, l’impegno è a “prenotare” la “tappa” segnalataci immediatamente in in una prossima occasione. Cosi’ ad oggi sono previsti appuntamenti a ROMA (dove il 16 si terrà una importante manifestazione di fronte alla discarica (e al gassificatore) di Malagrotta, Jesi, Pesaro, Gualdo Cattaneo (PG) il 17, 18, 19. Poi Connett sarà il 21 a BIELLA, il 22 ad AOSTA, il 23 a SETTIMO TORINESE, il 24 (da confermare) a CUNEO, il 25 a MILANO, il 26 a BRESCIA. IL 28, 29, 30,31 sarà a PORDENONE e NEL FRIULI VENEZIA GIULIA, l’1 febbraio sarà a VERONA, il 2 a TARANTO, il 3-4 a NAPOLI. 
 
IL 20 GENNAIO RIUNIONE DEL GRUPPO DI LAVORO DELLA RETE NAZIONALE RIFIUTI ZERO PER FAR PARTIRE LA VERTENZA “RIMBORSI” CONTRO I CIP 6-CERTIFICATI VERDI AGLI INCENERITORI.
 
Come deciso a Ferrara dall’assemblea nazionale il Gruppo di Lavoro aperto a tutti gli interessati si riunirà a Firenze presso il CIRCOLO “IL PROGRESSO” (a partire dalle ore 10) alla presenza dei legali che hanno “istruito” la vertenza per varare i passaggi operativi delle richieste di rimborso da avanzare ad ENEL E GSE relative al “famigerato” 7% della bolletta elettrica sottratto dalle tasche dei cittadini per “regalarlo” ai petrolieri e ai gestori di inceneritori. Il Circolo “il Progresso” si trova in via vittorio Emanuele 135. Per chi viene dalla Stazione di Santa Maria Novella prendere i pulmann8-14-20-28. Per info 3382866215
 
CAMPI BISENZIO : PRIMA RIUNIONE DELLA COMMISSIONE TECNICA ISTITUITA DAL COMUNE PER “TESTARE” LE ALTERNATIVE ALL’INCENERITORE E LE “BUONE PRATICHE”.
La Commissione formata dagli ingegneri Bonari e Lippo, nominati dal Comune e da Banchi, ercolini incaricati dal COORDINAMENTO DEI COMITATI DELLA PIANA FI-PO-PT ha stilato il programma delle “visite” per “testare” le “buone pratiche” (tra le quali le “buone pratiche impiantistiche” per il trattamento del “residuo”) prevede una visita in Piemonte per prender visione dell’applicazione nei supermercati del “progetto ECOLOGO” (assunto dalla Giunta Regionale e da tre catene di grande distribuzione) e dell’esperienza di rd del Comune di NOVARA. Altre visite sono previste in Veneto presso il Consorzio Priula ( in particolare per l’applicazione virtuosa della tariffa puntuale) e all’impianto di riciclaggio di VEDELAGO. Altre visite sono previste a Bellusco in provincia di Milano dove opera una stazione di Riparazione-Riuso di beni durevoli e se possibile al Comune di Monza che applica in modo efficace la normativa sugli “acquisti verdi”. Naturalmente non mancherà la visita al vicino Comune di Capannori. Per quanto riguarda le “pratiche impiantistiche a freddo” sono stati concordati gli impianti di TUDELA in Navarra (Paesi Baschi) dove opera un impianto dotato del sistema NIR (Near Infrared Recover) per recuperare carte e plastiche oltre che della digestione anaerobica per le frazioni biodegradabili e che “denuncia” un buon tasso di sottrazione del residuo dalla discarica (di tecnologia ROS_ ROCA) e di AMIENS dove fin dal 1985 opera un impianto di digestione anaerobica della VALORGA che è certamente tra le aziende con più esperienza nella progettazione e gestione dei sistemi di trattamento anaerobico. Ad Amiens non esiste alcun inceneritore.
Come inizio appare promettente. Naturalmente questo scenario (peraltro interlocutorio) non sarebbe stato pensabile senza la vittoria politica nel referendum contro l’inceneritore del 2 dicembre scorso.
 
Rossano Ercolini, Fabio Lucchesi 

Commenti (1) >> feed
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scritto da mariangela, gennaio 07, 2008

sulla base di quanto bene espresso qui e nelle prime news di ambientefuturo del 2008 (precedenti a queste, quello che riescono a fare le metropoli americane e altre), concordo che dobbiamo coinvolgerci concretamente (questi "improvvisati" del governo nazionale che hanno di fatto allevato i criminali, vedi Gomorra ma anche l'articolo di Saviano inserito a commento di un altro post, sapranno solo fare altri danni, altrimenti); ovvio che non essendoci impianti subito adatti a fare una prima divisione dei materiali si dovranno trasformare gli impianti in zona che incellofanano le famigerate "ecoballe" di "rifiuto" tal quale, in impianti di vaglio e compostaggio come Case Passerini, finalizzate alla separazione spinta dei materiali e non a fare balle di CDR, parrebbe ci voglia allora la bacchetta magica, eppure... si fa molto prima e si risolve molto meglio che attendere il famigerato inceneritore di Acerra, scarto tecnologico rivogato ai campani. Camion che esistono, fermi da anni, che portino i monti raccattati dalle strade presso gli impianti di questo tipo più vicini o anche altri disponibili (Sidney ma anche Tudela sono troppo lontani ma impianti simili pure se con finalità viziate si trovano nel raggio di relativi pochi di Km e il discorso della solidarietà di altre regioni potrebbe fare il resto), per il residuo non più separabile che dovrebbe essere poco più di 100 gr. su 1000 gr. (non so quanto la composizione del sacchetto campano si discosti dalla analisi fatta del sacchetto toscano da Federembiente, per quanto risulta, essendo più forte la presenza della frazione umida, può essere addirittura che la frazione non recuperabile sia inferiore al 12% presente nel nostro sacchetto), altri camion che trasferiscono questo residuo agli impianti di biostabilizzazione/essicazione/compattazione per conferimento in discariche piccole e certamente a minimo impatto, la cui genesi e gestione va concordata a priori con al popolazione che deve seguire dalla culla alla tomba il destino del proprio sacchetto. Lo slancio eventuale di generosità delle altre regioni deve essere subito ripagato con il licenziamento degli amministratori campani a tutti i livelli, il blocco dei beni per un contribuito sostanziale al pagamento delle spese (io direi la galera a vita, ma...), blocco immediato dei lavori dell'inceneritore di Acerra e conversione dell'impianto al trattamento dei materiali con obbligo di non lnon fare uscire del 15% per cento di "rifiuto" non più separabile, e 85% per cento delle altre frazioni da avviare a recupero, riutilizzo e riciclo. Conversione controllata degli impianti che finora hanno cellofanato le MILIONI di balle dei "rifiuti" tal quale, a impianti veri di selezione e compostaggio (ho letto che basterebbero poco tempo e poca spesa per dotarli in tal senso essendoci già la base), LA OVVIA NECESSITA' è QUELLA di rendere inoffensiva LA COMPONENTE MAFIOSA o connivente CHE HA COLTIVATO LA MALAGESTIONE DEGLI IMPIANTI.
Questo è forse l'unico atto di "governo" veramente difficile da prendere considerato le persone pusillanimi, incolte, non limpide perciò riccattabili o conniventi,che si sono susseguite negli anni, ma è il primo atto indispensabile se davvero Prodi&C. vogliono risolvere, altrimenti prendono per il culo tutti, ancora una volta!!

Le misure vanno prese sotto il diretto controllo non solo del governo centrale (non si può dire che in questi anni siano stati "innocenti" perciò anche loro vanno controllati dai cittadini direttamente) ma anche dei cittadini con strumenti che la rete nazionale dei comitati e associazioni può approntare in tempi ragionevolmente brevi,credo, ovviamente queste persone che si prestano non possono farlo su basi volontarie o almeno non possono farlo alla lunga su basi di prestazione gratuita, perciò per i mesi neccessari gli va garantita la conservazione del posto di lavoro che sarebbero costretti a lasciare momentaneamente e rimborsato il neccessario per svolgere al meglio il compito.
Loro provvederebbero alla massima trasparenza rendicontando alla Rete più spesso sia possibile e almeno una volta la settimana. Dalla Rete, dalla esperienza e dai saperi accumulati in questi decenni di lotta contro le nocività continuerebbe a venire il contributo per la civile sana strada da percorrere e consolidare a "emergenza" superata.

Senza scordarsi che, la malavita a cui si toglie linfa vitale potrebbe reagire in modo violento, perciò andrebbero prese le opportune misure.





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Ultimo aggiornamento ( lunedì 07 gennaio 2008 )
 
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