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 https://www.lagazzettadilucca.it/cultura/ercolini-ospite-del-pianeta-terra-festival

Ercolini ospite del "Pianeta Terra Festival"

 

 

Sabato 8 ottobre alle ore 19 presso la sala sala convegni di Confindustria toscana nord sita a Lucca in piazza Bernardini, 41 Rossano Ercolini, goldman environmental prize 2013, sarà ospite del Pianeta Terra festival, che vede studiosi nazionali e internazionali confrontarsi per costruire una visione nuova per il futuro del nostro Pianeta.

All’evento, dal titolo “Dall’ego-logia all’eco-logia: quando i cittadini possono fare la differenza”, sarà presente con Ercolini anche Samir de Chadarevian, advisor, storyteller ed editorialista.

Entrambi dialogheranno con Irene Ivoi sull’importanza di ripensare ad un modello economico, antropologico e culturale del tutto ego-logico e inadeguato a risolvere le grandi sfide dei nostri tempi.

Dall’ego-logia all’eco-logia, un gioco di parole che fa appello ad una sfida:  il passaggio dal “modello lineare” (estrazione, produzione, consumo, smaltimento) centrato sullo sfruttamento sconsiderato della natura al “modello circolare” basato sul rispetto dei tempi e dei modi della rigenerazione ambientale.

L’ingresso all’incontro è gratuito fino ad esaurimento posti.

 

 

Il sito ha qualche problema, ci scusiamo per i disagi causati ai lettori, speriamo di risolvere presto!

 

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Cui prodest? Ovvero il mago di Napoli in trasferta PDF Stampa E-mail
Scritto da Redazione   
domenica 06 gennaio 2008

Ecco una profezia semplice da azzeccare; il "cui prodest" degli avvenimenti campani degli ultimi tempi con la involontaria partecipazione al "perverso paradigma", delle popolazioni aggredite che, non potendo fare altro per difendersi, danno ancora maggiore visibilità al dramma, sta forse per materializzarsi nel mago Prodi che potrebbe accingersi a questi atti.

Si cercherà di motivare con gli avvenimenti la imposizione degli impianti nocivi e la continuazione della truffa dei CIP6/certificati verdi, mentre le autorità costituite non hanno ancora messo sotto accusa i principali artefici del danno, inadempienti verso le leggi europee e anche quelle nazionali. Ma non importa andare a Napoli per vedere come si voglia saltare a piè pari le priorità nel trattamento dei materiali post consumo stabilite per legge, qui da noi da tempo chi ha "deciso di decidere" batte pretestuosamente sul tasto dell'emergenza falsificando i dati su materiali e siti di stoccaggio. Le sirene di questi giorni sull'esaurimento dell'ultima vasca di case Passerini danno rilevanza a questo allarme, mentre nessuno, a parte i cittadini consapevoli, si indigna e si allarma perchè anche gli amministratori toscani fin dal 1986 non stiano facendo nulla per una gestione dei materiali post consumo degna di una società civile.

SE CONTINUANO A NON GOVERNARE LA SITUAZIONE, PUO' CERTAMENTE ESSERE CHE FRA 10 ANNI NON SAPREMO PIU' CHE FARE DEL NOSTRO SACCHETTO DI "RIFIUTI", ESATTAMENTE COME A NAPOLI. (ndr)

 

 Federico Valerio

Provo a fare il veggente, prevedendo le misure che il Primo Ministro, in una vampata di decisionismo "responsabile", prenderà domani e gli effetti collaterali di queste decisioni: a) Il Prefetto farà sgombrare con la forza i "facinorosi, infiltrati della camorra" che impediscono la riapertura della discarica di Serra e con scorta armata verranno fatti affluire i camion della spazzatura. b) Ripulite le strade e salvata l'immagine del Paese, tutto procederà come al solito, con un pò di raccolta differenziata di facciata, in attesa che entri i funzione il "termovalorizzatore" di Acerra. c) Bassolino sarà graziato (se salta lui saltano tutti) mentre il Sindaco di Napoli Iervolino pagherà politicamente la sua scelta, in solitario, di essere contraria all'apertura della discarica d) Sull'onda delle decisione, si da il via anche all'autorizzazione degli altri inceneritori campani, con procedura d'urgenza e senza valutazioni di impatto ambientale. e) Per tener buono Pecoraro Scanio, che gioca in casa, l'inceneritore del Salernitano sarà un "Dissociatore Molecolare" in quanto inquina meno f) Viene accantonata definitivamente ogni ipotesi di abolire i Certificati Verdi all'energia elettrica prodotta dai "termovalorizzatori" g) Vista l'emergenza del costo del petrolio, il Governo conferma gli incentivi CONAI ( Consorzio Nazionale Imballaggi) alla termovalorizzazione e alla dissociazione molecolare degli imballaggi: in questo modo gli incentivi dei Certificati Verdi tolti alla "termovalorizzazione" della plastica, tornano sotto quest'altra veste. h) Si ridà fiato alla costruzione degli inceneritori previsti in Piemonte, Toscana, Emilia Romagna, Lazio i) Il leader del PD Veltroni interviene personalmente per far recedere il Sindaco di Genova dall'ipotesi di privilegiare la riduzione, la raccolta Porta a Porta, l'utilizzo di tecniche a freddo per chiudere il ciclo, in quanto iniziative contrarie alle scelte democratiche del partito e che trovano favorevoli solo le ali estreme della sinistra di cui il nuovo PD si deve disfare, se vuole governare in santa pace. h) La stampa e la televisione di regime avranno l'incarico di dare addosso ai comitati "NIMBY" che non vogliono il progresso, con la benedizione di Legambiente nazionale. Il Mago di Napoli in trasferta

Commenti (4) >> feed
dove si trova il buon senso, inoltro dei commenti
scritto da mariangela, gennaio 06, 2008

Abbiamo ricevuto il messaggio e lo giriamo in lista.
Mi viene in mente il recente libro di Naomi Klein, "Shock economy", in cui si sostiene che, con la scusa dell'emergenza, si riescono a far passare le cose più dannose e impopolari. Con la scusa dell'emergenza
rifiuti si fanno accettare incenerimento e discariche generiche affossando definitivamente la raccolta differenziata. L'impressione che ho in questi giorni è di una classe politica, in particolare quella di sinistra, che sprofonda e muore sepolta dalla spazzatura.
Ma il Potere ha forze inimmaginabili: userà la monnezza per rafforzare il suo dominio, mentre i valori etici che dovrebbero guidare l'agire politico, diventano fantasmi senza vita.
Buon anno nuovo (dipenderà dai cittadini se sarà migliore del pessimo 2007)
T

-------- Messaggio Originale --------
Oggetto: solidarietà dalla valle di Susa
Data: Sat, 05 Jan 2008 20:24:56 0100
Da: Valsusa NO-TAV
CC: recipient list not shown: ;

Ci risiamo: quella che chiamano "emergenza rifiuti in Campania" è nuovamente sulle prime pagine dei giornali e nei titoli di apertura dei TG.
Come sempre i cittadini che rifiutano il ruolo di capro espiatorio vengono dipinti come irresponsabili, l'incenerimento dei rifiuti viene indicato sempre come soluzione di tutti i mali e chi non è d'accordo viene accusato di boicottare l'unico rimedio alle montagne di rifiuti nelle strade delle città.
La storia si ripete puntuale ad ogni scadenza, ad ogni proroga, ad ogni impegno disatteso, e i veri responsabili non sono mai sul banco degli imputati. Tutta la classe politica regionale e Nazionale si prodiga a cercare nuove discariche senza mai nominare il concetto di una seria e urgente raccolta differenziata.
Le bugie sui rifiuti in Campania assomigliano molto a quelle utilizzate per il TAV in Val di Susa, e l'obiettivo è lo stesso: negare il diritto alla
salvaguardia dei beni comuni per consentire al Partito Trasversale degli Affari di continuare indisturbato a far profitti, negare ogni spazio di democrazia partecipata per favorire le intese tra potere politico e
criminalità organizzata, ignorare ogni proposta per affrontare seriamente il problema della gestione dei rifiuti nel suo complesso per mantenere i vecchi
meccanismi che alimentano il bussines, dalle discariche alle ecoballe e agli inceneritori.
La Val di Susa non può che essere al fianco di chi oggi in Campania dice NO a tutto questo.
Il movimento NOTAV manifesta tutta la sua solidarietà a chi subisce in questi giorni una dura repressione, a chi rifiuta il commissariamento della democrazia: la lotta delle popolazioni campane che rifiutano "l'emergenza" e
rivendicano soluzioni credibili è una battaglia di civiltà.
Sarà dura!

Movimento no tav Valsusa, Valsangone, Torino e gronda



...
scritto da Cirano, gennaio 07, 2008

risulta che Stella e Rizzo, del Corsera, in risposta alle lettere di protesta per il loro articolo pro incenerimento dei rifiuti campani (nel quale ovviamente
non accennavano ai danni causati dall'incenerimento e figuriamoci alla possibilità di fare prima e meglio con metodi alternativi, nel tamponare l'annosa emergenza), citano questo articolo di Saviano. Si invita alla lettura, molto interessante nel mette ancora una volta in luce la connivenza fra politica e malaffare che sono alla base della situazionecampana.
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CRONACA

J'accuse dell'autore di Gomorra: la tragedia è che Napoli si sta rassegnando all'avvelenamento
Imprese, politici e camorra ecco i colpevoli della peste
Gli ultimi dati dell'Oms parlano di un aumento vertiginoso, oltre la media nazionale, dei casi di tumore a pancreas e polmoni
di ROBERTO SAVIANO

È UN territorio che non esce dalla notte. E che non troverà soluzione. Quello che sta accadendo è grave, perché divengono straordinari i diritti più semplici: avere una strada accessibile, respirare aria non marcia,
vivere con speranze di vita nella media di un paese europeo. Vivere senza dovere avere l'ossessione di emigrare o di arruolarsi.
E' una notte cupa quella che cala su queste terre, perché morire divorati dal cancro diviene qualcosa che somiglia ad un destino condiviso e inevitabile come il nascere e il morire, perché chi amministra continua a
parlare di cultura e democrazia elettorale, comete più vane delle discussioni bizantine e chi è all'opposizione sembra divorato dal terrore di non partecipare agli affari piuttosto che interessato a modificarne i
meccanismi.
Si muore di una peste silenziosa che ti nasce in corpo dove vivi e ti porta a finire nei reparti oncologici di mezza Italia. Gli ultimi dati pubblicati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità mostrano che è incredibile, parlano di un aumento vertiginoso delle patologie di cancro. Pancreas, polmoni, dotti biliari più del 12% rispetto alla media nazionale.
La rivista medica The Lancet Oncology già nel settembre 2004 parlava di un aumento del 24% dei tumori al fegato nei territori delle discariche e le
donne sono le più colpite. Val la pena ricordare che il dato nelle zone più a rischio del nord Italia è un aumento del 14%.

Ma forse queste vicende avvengono in un altro paese. Perché chi governa e chi è all'opposizione, chi racconta e chi discute, vive in un altro paese.
Perché se vivessero nello stesso paese sarebbe impensabile accorgersi di tutto questo solo quando le strade sono colme di rifiuti. Forse accadeva in
un altro paese che il presidente della Commissione Affari Generali della Regione Campania fosse proprietario di un'impresa - l'Ecocampania - che
raccoglieva rifiuti in ogni angolo della regione e oltre, e non avesse il certificato antimafia.

Eppure non avviene in un altro paese che i rifiuti sono un enorme business. Ci guadagnano tutti: è una risorsa per le imprese, per la politica, per i clan, una risorsa pagata maciullando i corpi e avvelenando le terre.
Guadagnano le imprese di raccolta: oggi le imprese di raccolta rifiuti campane sono tra le migliori in Italia e addirittura capaci di entrare in relazione con i più importanti gruppi di raccolta rifiuti del mondo. Le
imprese di rifiuti napoletane infatti sono le uniche italiane a far parte della EMAS, francese, un Sistema di Gestione Ambientale, con lo scopo di prevenire e ridurre gli impatti ambientali legati alle attività che si
esercitano sul territorio.
Se si va in Liguria o in Piemonte numerosissime attività che vengono gestite da società campane operano secondo tutti i criteri normativi e nel miglior modo possibile. A nord si pulisce, si raccoglie, si è in equilibrio con
l'ambiente, a sud si sotterra, si lercia, si brucia. Guadagna la politica perché come dimostra l'inchiesta dei Pm Milita e Cantone, dell'antimafia di Napoli sui fratelli Orsi (imprenditori passati dal centrodestra al
centrosinistra) in questo momento il meccanismo criminogeno attraverso cui si fondono tre poteri: politico imprenditoriale e camorristico - è il
sistema dei consorzi.
Il Consorzio privato-pubblico rappresenta il sistema ideale per aggirare tutti i meccanismi di controllo. Nella pratica è servito a creare situazioni
di monopolio sulla scelta di imprenditori spesso vicini alla camorra. Gli imprenditori hanno ritenuto che la società pubblica avesse diritto a fare la
raccolta rifiuti in tutti i comuni della realtà consorziale, di diritto.
Questo ha avuto come effetto pratico di avere situazioni di monopolio e di guadagno enorme che in passato non esistevano.

Nel caso dell'inchiesta di Milite e Cantone accadde che il Consorzio acquistò per una cifra enorme e gonfiata (circa nove milioni di euro)ttraverso fatturazioni false la società di raccolta ECO4. I privati tennero
per se gli utili e scaricarono sul Consorzio le perdite. La politica ha tratto dal sistema dei consorzi 13.000 voti e 9 milioni di euro all'anno, mentre il fatturato dei clan è stato di 6 miliardi di euro in due anni.

Ma guadagnano cifre immense anche i proprietari delle discariche come dimostra il caso di Cipriano Chianese, un avvocato imprenditore di un paesino, Parete, il suo feudo. Aveva gestito per anni la Setri, società
specializzata nel trasporto di rifiuti speciali dall'estero: da ogni partexd'Europa trasferiva rifiuti a Giugliano-Villaricca, trasporti irregolari senza aver mai avuto l'autorizzazione dalla Regione. Aveva però l'unica autorizzazione necessaria, quella della camorra.

Accusato dai pm antimafia Raffaele Marino, Alessandro Milita e Giuseppe Narducci di concorso esterno in associazione camorristica ed estorsione
aggravata e continuata, è l'unico destinatario della misura cautelare firmata dal gip di Napoli. Al centro dell'inchiesta la gestione delle cave X e Z, discariche abusive di località Scafarea, a Giugliano, di proprietà
della Resit ed acquisite dal Commissariato di governo durante l'emergenza rifiuti del 2003. Chianese - secondo le accuse - è uno di quegli imprenditori in grado di sfruttare l'emergenza e quindi riuscì con
l'attività di smaltimento della sua Resit a fatturare al Commissariato straordinario un importo di oltre 35 milioni di euro, per il solo periodo compreso tra il 2001 e il 2003.

Gli impianti utilizzati da Chianese avrebbero dovuto essere chiusi e bonificati. Invece sono divenute miniere in tempo di emergenza. Grazie all'amicizia con alcuni esponenti del clan dei Casalesi, hanno raccontato i
collaboratori di giustizia, Chianese aveva acquistato a prezzi stracciati terreni e fabbricati di valore, aveva ottenuto l'appoggio elettorale nelle politiche del 1994 (candidato nelle liste di Forza Italia, non fu eletto) e il nulla osta allo smaltimento dei rifiuti sul territorio del clan.

La Procura ha posto sotto sequestro preventivo i beni riconducibili all'avvocato-imprenditore di Parete: complessi turistici e discoteche a Formia e Gaeta oltre che di numerosi appartamenti tra Napoli e Caserta.
L'emergenza di allora, la città colma di rifiuti, i cassonetti traboccanti, le proteste, i politici sotto elezione hanno trovato nella Resit con sede in
località Tre Ponti, al confine tra Parete e Giugliano, la loro soluzione.

Sullo smaltimento dei rifiuti in Campania ci guadagnano le imprese del nord-est. Come ha dimostrato l'operazione Houdini del 2004, il costo di mercato per smaltire correttamente i rifiuti tossici imponeva prezzi che
andavano dai 21 centesimi a 62 centesimi al chilo. I clan fornivano lo stesso servizio a 9 o 10 centesimi al chilo. I clan di camorra sono riusciti
a garantire che 800 tonnellate di terre contaminate da idrocarburi, proprietà di un'azienda chimica, fossero trattate al prezzo di 25 centesimi al chilo, trasporto compreso. Un risparmio dell'80% sui prezzi ordinari.

Se i rifiuti illegali gestiti dai clan fossero accorpati diverrebbero una montagna di 14.600 metri con una base di tre ettari, sarebbe la più grande montagna esistente ma sulla terra. Persino alla Moby Prince, il traghetto
che prese fuoco e che nessuno voleva smaltire, i clan non hanno detto di no.

Secondo Legambiente è stata smaltita nelle discariche del casertano, sezionata e lasciata marcire in campagne e discariche. In questo paese bisognerebbe far conoscere Biùtiful cauntri (scritto alla napoletana) un
documentario di Esmeralda Calabria, Andrea D'Ambrosio e Peppe Ruggiero: vedere il veleno che da ogni angolo d'Italia è stato intombato a sud massacrando pecore e bufale e facendo uscire puzza di acido dal cuore delle
pesche e delle mele annurche. Ma forse è in un altro paese che si conoscono i volti di chi ha avvelenato questa terra.

E' in un altro paese che i nomi dei responsabili si conoscono eppure ciò non basta a renderli colpevoli. E' in un altro paese che la maggiore forza economica è il crimine organizzato eppure l'ossessione dell'informazione
resta la politica che riempie il dibattito quotidiano di intenzioni polemiche, mentre i clan che distruggono e costruiscono il paese lo fanno senza che ci sia un reale contrasto da parte dell'informazione, troppo episodica, troppo distratta sui meccanismi.[an error occurred while processing this directive]Non è affatto la camorra
ad aver innescato quest'emergenza. La camorra non ha piacere in creare emergenze, la camorra non ne ha bisogno, i suoi interessi e guadagni sui rifiuti come su tutto il resto li fa sempre, li fa comunque, col sole e con la pioggia, con l'emergenza e con l'apparente normalità, quando segue meglio i propri interessi e nessuno si interessa del suo territorio, quando il
resto del paese gli affida i propri veleni per un costo imbattibile e crede di potersene lavare le mani e dormire sonni tranquilli.

Quando si getta qualcosa nell'immondizia, lì nel secchio sotto il lavandino in cucina, o si chiude il sacchetto nero bisogna pensare che non si trasformerà in concime, in compost, in materia fetosa che ingozzerà topi e
gabbiani ma si trasformerà direttamente in azioni societarie, capitali, squadre di calcio, palazzi, flussi finanziari, imprese, voti. E dall'emergenza non si vuole e non si po' uscire perché è uno dei momenti in cui si guadagna di più.

L'emergenza non è mai creata direttamente dai clan, ma il problema è che la politica degli ultimi anni non è riuscita a chiudere il ciclo dei rifiuti.
Le discariche si esauriscono. Si è finto di non capire che fino a quando sarebbe finito tutto in discarica non si poteva non arrivare ad una situazione di saturazione. In discarica dovrebbe andare pochissimo, invece
quando tutto viene smaltito lì, la discarica si intasa.

Ciò che rende tragico tutto questo è che non sono questi i giorni ad essere compromessi, non sono le strade che oggi solo colpite delle "sacchette" di spazzatura a subire danno. Sono le nuove generazioni ad essere danneggiate. Il futuro stesso è compromesso. Chi nasce neanche potrà più tentare di cambiare quello che chi li ha preceduti non è riuscito a fermare e a mutare.
L'80 per cento delle malformazioni fetali in più rispetto alla media nazionale avvengono in queste terre martoriate.

Varrebbe la pena ricordare la lezione di Beowulf, l'eroe epico che strappa le braccia all'Orco che appestava la Danimarca: "Il nemico più scaltro non è colui che ti porta via tutto, ma colui che lentamente ti abitua a non avere più nulla". Proprio così, abituarsi a non avere il diritto di vivere nella propria terra, di capire quello che sta accadendo, di decidere di se stessi.
Abituarsi a non avere più nulla.
5 gennaio 2008


non hanno motivazioni valide
scritto da ***, gennaio 07, 2008

non hanno motivazioni valide per preferire impianti nocivi e costosi a pratiche più veloci da attuare, meno costose e specialmente "sane" sotto tutti i punti di vista. Siete sicuri che non sia una immensa sceneggiata e il paziente regista che prepara il pranzo di lusso agli avvoltoi di turno non sia istituzionale? A prescindere dalla ovvia considerazione "cui prodiest?" si poteva già dire che erano all'assurdo pecoreccio "per fare dispetto alla moglie se lo tagliano", ma ora è davvero difficile credere che la Campania faccia tutto in casa e da sola, spero davvero che Prodi non c'entri e non caschi nella trappola e che abbia un guizzo di buon senso del "buon padre di famiglia"

l'articolo di Saviano citato da Stella e Rizzo svela il loro bluff
scritto da mariangela, gennaio 14, 2008

Non mi sembra che l'articolo di Saviano appoggi le teorie di Stella e Rizzo asservite alla lobbie dell'incenerimento, anzi mi sembra che sveli i loro bluff, di funzionali alla casta, a tutte le caste che fanno carte false e si macchiano di ogni delitto pur di conservare il potere grande o piccolo che hanno.
Non se Stella e Rizzo raccattino briciole o tozzi consistenti, ma invito a non comprare il loro libro, è un bluff svelato che non merita il sacrificio di quanto costa un libro (sono di quelle che i soldi per un libro sono sempre -ora dico quasi sempre- ben spesi), sono servi della strategia "crucifige a parole scritte la casta così i messaggi della casta veicolati da loro hanno credibilità visto che sono ufficialmente accusatori della casta". Una nuova razza di gattopardazzi molto pericolosa.
Invito a leggere le proposte dei comitati per uscire dalla cosiddetta emergenza campana e intradarsi da subito nella "normalità" ordinariamente gestibile da amministratori onesti. Non c'è Commissari con il pelo sullo stomaco che tengano e i camion dell'esercito non potranno essere lì per sempre. Ma è neccessario che i delinquenti e i conniventi artefici del disastro vadano a casa, altrimenti dobbiamo aggiungere alla lista dei complici anche gli ultimi arrivati. La nostra solidarietà e disponibilità all'uso del nostro territorio per allevviare la sofferenza della popolazione campana, ha motivazioni ben diverse da quelle di Martini sulle quali è meglio non pronunciarsi più di tanto.

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Ultimo aggiornamento ( lunedì 07 gennaio 2008 )
 
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