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Ercolini ospite del "Pianeta Terra Festival"

 

 

Sabato 8 ottobre alle ore 19 presso la sala sala convegni di Confindustria toscana nord sita a Lucca in piazza Bernardini, 41 Rossano Ercolini, goldman environmental prize 2013, sarà ospite del Pianeta Terra festival, che vede studiosi nazionali e internazionali confrontarsi per costruire una visione nuova per il futuro del nostro Pianeta.

All’evento, dal titolo “Dall’ego-logia all’eco-logia: quando i cittadini possono fare la differenza”, sarà presente con Ercolini anche Samir de Chadarevian, advisor, storyteller ed editorialista.

Entrambi dialogheranno con Irene Ivoi sull’importanza di ripensare ad un modello economico, antropologico e culturale del tutto ego-logico e inadeguato a risolvere le grandi sfide dei nostri tempi.

Dall’ego-logia all’eco-logia, un gioco di parole che fa appello ad una sfida:  il passaggio dal “modello lineare” (estrazione, produzione, consumo, smaltimento) centrato sullo sfruttamento sconsiderato della natura al “modello circolare” basato sul rispetto dei tempi e dei modi della rigenerazione ambientale.

L’ingresso all’incontro è gratuito fino ad esaurimento posti.

 

 

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Il prof. G. Amunni saprà cos'è la Prevenzione Primaria? (titolo redaz.) PDF Stampa E-mail
Scritto da Dott.ssa Patrizia Gentilini   
mercoledì 28 novembre 2007

Dott.ssa Patrizia Gentilini

Risposa  al prof. Gianni Amunni

 

.....Ci aspetteremmo che i nostri amministratori e politici spendessero meglio i nostri soldi e non  perdessero una buona occasione per fare Prevenzione Primaria, cominciando a ridurre  l’ esposizione a sostanze tossiche, nocive ed inquinanti, almeno nei casi in cui possiamo farne assolutamente a meno, come per gli inceneritori.

Spett.le Redazione,

ho letto con stupore le affermazioni del Prof. Gianni Amunni circa la presunta innocuità degli inceneritori.

Ho avuto occasione di incontrare di persona il Prof. Amunni nel corso del Consiglio Comunale aperto tenutosi a Follonica il 29 ottobre u.s. Ebbene, in quella occasione,  nessuno dei dati da me riportati circa le conseguenze nocive dell’ incenerimento dei rifiuti  è stato da lui  contestato, eppure il tempo non è mancato visto che il dibattito si è protratto  fin oltre le due del mattino!

Se il Prof. Amunni ha basato le sue affermazioni sulla lettura dei dati epidemiologici attribuita al Prof Veronesi- come risulta dalla stampa - lo invitiamo a prendere atto di quanto affermato dagli esperti dell’ Istituto Superiore di Sanità  nel corso dell’ incontro pubblico svoltosi di recente a Campi. In tale occasione il Responsabile dell’ Epidemiologia dell’ Istituto Superiore di Sanità,  Dott. Pietro Comba,  ha presentato gran parte della medesima letteratura scientifica da noi prodotta dandone la stessa nostra lettura. In particolare lo studio di Coriano (Forlì)- che  il Prof Veronesi avrebbe considerato “ tranquillizzante” - ha evidenziato, anche secondo il Dott. Comba, una relazione fra esposizione a metalli pesanti emessi da due inceneritori ed aumento di morte per tutte le cause e per tutti i tumori nelle donne residenti in loro prossimità. Noi abbiamo stimato tale aumento quantificandolo in  ben  116 donne morte in più oltre l’ atteso nel periodo studiato . Secondo quanto affermato dagli esperti dell’ Istituto Superiore di Sanità tali danni  sono attribuibili ai “vecchi” impianti, ma, con le moderne tecnologie, le cose dovrebbero andare diversamente. Tuttavia, per loro stessa ammissione, nessuna certezza scientifica può essere fornita al riguardo. Da parte nostra ci permettiamo di fare notare che i “nuovi impianti” sono  generalmente impianti a griglia per rifiuti tal quali  ed che anche con i moderni sistemi di abbattimento si possono ridurre alcuni inquinanti ma non certo eliminarli ed anzi, per alcuni, se ne può prevedere  un aumento ( particolato ultrafine ad es.)

D’ altra parte, se tutto fosse sotto controllo, che bisogno avrebbe la Regione Emilia Romagna di  programmare  un ampio studio di monitoraggio -investendo la bella cifra di oltre 2.500.000 di euro - nelle popolazione residenti in prossimità di inceneritori?

La situazione della Piana, per densità abitativa,  insediamenti industriali, fenomeni di inversione termica, è analoga a quella  di una piccola pianura Padana: non abbiamo bisogno di aggiungere ulteriori veleni in territori già gravemente compromessi, quando, semplicemente adottando il metodo della raccolta differenziata  “porta a porta” con separazione secco/umido si ottiene:

1)      riduzione media di circa il  25% dei rifiuti por capite prodotti

2)       rese di raccolta differenziata  media del 60%, con punte di oltre l’ 80%

3)      riduzione media del 17%.del costo pro capite del servizio con  aumento, viceversa,  dei posti  di lavoro.  

Tali dati sono il risultato di uno studio recente condotto su un campione di 1813 comuni di Lombardia e Veneto per  oltre 9.000.000 di cittadini, presentato nell’ ultima edizione di  Ecomondo a Rimini. Sia chiaro inoltre che anche per il 25%-30% di residuo ci sono metodi alternativi alla combustione ampiamente in uso.   

Ci aspetteremmo che i nostri amministratori e politici spendessero meglio i nostri soldi e non  perdessero una buona occasione per fare Prevenzione Primaria, cominciando a ridurre  l’ esposizione a sostanze tossiche, nocive ed inquinanti, almeno nei casi in cui possiamo farne assolutamente a meno, come per gli inceneritori.

 

Cordiali Saluti

 

Dott.ssa Patrizia Gentilini                                                                                     

26 Novembre 2007

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Ultimo aggiornamento ( giovedì 29 novembre 2007 )
 
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