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Ercolini ospite del "Pianeta Terra Festival"

 

 

Sabato 8 ottobre alle ore 19 presso la sala sala convegni di Confindustria toscana nord sita a Lucca in piazza Bernardini, 41 Rossano Ercolini, goldman environmental prize 2013, sarà ospite del Pianeta Terra festival, che vede studiosi nazionali e internazionali confrontarsi per costruire una visione nuova per il futuro del nostro Pianeta.

All’evento, dal titolo “Dall’ego-logia all’eco-logia: quando i cittadini possono fare la differenza”, sarà presente con Ercolini anche Samir de Chadarevian, advisor, storyteller ed editorialista.

Entrambi dialogheranno con Irene Ivoi sull’importanza di ripensare ad un modello economico, antropologico e culturale del tutto ego-logico e inadeguato a risolvere le grandi sfide dei nostri tempi.

Dall’ego-logia all’eco-logia, un gioco di parole che fa appello ad una sfida:  il passaggio dal “modello lineare” (estrazione, produzione, consumo, smaltimento) centrato sullo sfruttamento sconsiderato della natura al “modello circolare” basato sul rispetto dei tempi e dei modi della rigenerazione ambientale.

L’ingresso all’incontro è gratuito fino ad esaurimento posti.

 

 

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Si può fare meglio senza inceneritori PDF Stampa E-mail
Scritto da msirca   
venerdì 02 febbraio 2007
(ANSA) - ROMA, 30 gen - ''Nel piano si parla di 8 linee, il problema e' ora vedere come dovranno essere realizzate''. Lo ha detto il ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio al termine dell' incontro con il presidente della regione Piero Marrazzo in cui e' stato illustrato il piano contro l'emergenza dei rifiuti. ''Dobbiamo puntare al massimo della modernita' - ha continuato il ministro - utilizzare le migliori tecnologie esistenti a bassissimo impatto ambientale. Chiedo agli imprenditori - ha concluso - di comprare i migliori brevetti a livello mondiale per evitare di pressarci per realizzare inceneritori''. (ANSA). YJ7-CAV/ROM
31/01/2007 10:25 ANSA
vedi anche:

http://www.quotidianoenergia.it


Termovalorizzatori a rischio incentivi.
La Regione Lazio presenta il piano sui rifiuti senza considerare gli incentivi, mentre il bando da 4,5 miliardi € della Campania svanisce nel nulla

La Regione Lazio presenta il piano sui rifiuti senza considerare gli incentivi, mentre il bando da 4,5 miliardi € della Campania svanisce nel nulla

Roma, 30 gennaio - Le aziende che investono o che intendono investire nel business dell’energia dai rifiuti attendono con particolare trepidazione la chiusura della telenovela sul Cip 6. Perché in ballo, in tutta Italia, ci sono diversi miliardi di euro, e l’assegnazione dei sussidi è in molti casi un elemento determinante per la realizzazione dei termovalorizzatori. Per la gestione dei rifiuti della Campania era stato indetto l’anno scorso un bando da 4,5 miliardi di euro, che prevedeva tra l’altro il completamento degli impianti di Acerra (Napoli), già in fase avanzata, e Santa Maria La Fossa (Caserta), per il quale si attende però ancora la Via, per una capacità complessiva di 190 MWe, oltre alla realizzazione di un nuovo impianto da 70 MWe. In corsa c’erano la francese Veolia e una cordata italiana capeggiata da Asm. Il bando, già annullato una volta per la mancata determinazione di alcune specifiche tecniche (QE 28/6/06), avrebbe dovuto ripartire a fine 2006 ma pare ora caduto nel vuoto, anche a causa dell’incertezza sui sussidi. Visto che solo Acerra avrebbe diritto a oltre 100 milioni di euro. La stessa incertezza che ha portato il presidente della Regione Lazio, nonché commissario di governo per l’emergenza rifiuti, Piero Marrazzo, a presentare al ministero dell’Ambiente un piano sui rifiuti che non contempla i termovalorizzatori. “Non può tener conto dei Cip 6” ha detto Marrazzo, aggiungendo però che “nulla vieta che un privato possa investire”. E infatti l’imprenditore Manlio Cerroni sta investendo per completare l’impianto di Malagrotta, ma rischia di perdere i 20 milioni di euro annui che gli arriverebbero dal Cip 6. 

Così come rischiano molto seriamente i 4 termovalorizzatori previsti in Sicilia (di cui tre portati avanti dalla Actelios, del gruppo Falck, con investimenti per oltre un miliardo di euro) e quello progettato dalla società Trattamento Rifiuti Metropolitani a Gerbido, vicino a Torino, i cui lavori dovrebbero iniziare a breve.
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Ultimo aggiornamento ( domenica 04 febbraio 2007 )
 
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