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Ercolini ospite del "Pianeta Terra Festival"

 

 

Sabato 8 ottobre alle ore 19 presso la sala sala convegni di Confindustria toscana nord sita a Lucca in piazza Bernardini, 41 Rossano Ercolini, goldman environmental prize 2013, sarà ospite del Pianeta Terra festival, che vede studiosi nazionali e internazionali confrontarsi per costruire una visione nuova per il futuro del nostro Pianeta.

All’evento, dal titolo “Dall’ego-logia all’eco-logia: quando i cittadini possono fare la differenza”, sarà presente con Ercolini anche Samir de Chadarevian, advisor, storyteller ed editorialista.

Entrambi dialogheranno con Irene Ivoi sull’importanza di ripensare ad un modello economico, antropologico e culturale del tutto ego-logico e inadeguato a risolvere le grandi sfide dei nostri tempi.

Dall’ego-logia all’eco-logia, un gioco di parole che fa appello ad una sfida:  il passaggio dal “modello lineare” (estrazione, produzione, consumo, smaltimento) centrato sullo sfruttamento sconsiderato della natura al “modello circolare” basato sul rispetto dei tempi e dei modi della rigenerazione ambientale.

L’ingresso all’incontro è gratuito fino ad esaurimento posti.

 

 

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Alla rincorsa di Kyoto: gli eco-interventi della Finanziaria PDF Stampa E-mail
Scritto da msirca   
venerdì 19 gennaio 2007
Il convitato di pietra

Il mesto compromesso di Kyoto (ma da qualche cosa bisogna cominciare per stabilire le regole che allontanino disastri molto annunciati..), è tirato in ballo a proposito e a sproposito da cassandre che vedono in queste stagioni impazzite le avvisaglie della fine del mondo e da scettici cinici e navigati che minimizzano gli effetti e le previsioni richiamando la ciclicità di questi eventi e il fatto che madre terra è ancora sotto i nostri piedi. Il Governo italiano ha fatto notevoli  brutte figure (ovviamente secondo me che commento l'articolo allegato), in materia ambientale, del risparmio e del corretto uso del territorio e delle risorse; considerato che ci stanno persone che sono state in piazza con noi nelle lotte per il diritto alla salute e alla qualità della vita, contro gli sprechi di miliardi di euro in opere inutili (ma molto adatte a far perdere le tracce dei mille rivoli in cui così si disperde l'emorragia dell'erario) mi aspetterei che abbiano in futuro maggiore determinazione contro gli squali dell'Unione. Che continuano imperterriti a buttare soldi in foglie di fico che ancora una volta si risolveranno in una beffa per popolazioni. Personalmente direi a Prodi: "mi accontenterei che a cominciare da lei e a seguire nei vari gradini fino alle amministrazioni locali vi comportaste con la coerenza di chi sia veramente preoccupato per la qualità dell'aria che respiriamo".

Roboanti discorsi e anche ingenti risorse (600 milioni di euro per agevolazioni fiscali a chi usa lampade fluorescenti, -chissà quanto mi viene visto che la prima l'ho messa nel 1993-, e "incentivazioni per carburanti ecocompatibili", che vuol dire? e...   "fondo per l'incentivazione di edifici ad altissima efficienza", che senso ha se gli edifici che si vanno a costruire, per esempio nella piana di Sesto, a incrementare di qualche migliaio i bersagli biologici  frontisti del progettato inceneritore di Case Passerini, avranno qualche centimetro in più di spessore nei muri ma sono comunque corredati di aria condizionata, etc etc).

Ci vediamo alla fine del mandato di Prodi e pretendiamo che ci raccontino come li hanno spesi se li spenderanno questi 600 milioni di euro in tre anni?

 

Ma il convitato di pietra in tutto questo scenario...gli inceneritori? Una scelta di eliminarli  sarebbe determinante davvero per non aumentare  la nuvola grigia o invisibile che sia e dare il buon  esempio ai paesi emergenti che vogliono emularci nelle nefandezze ambientali che finora abbiamo perpetrato. Ma continuano imperterriti a firmare patti e patterelli questi piccoli satrapi di provincia, come se il compito di limitare i danni o avviare il risanamento spetti a chissachì... 

http://salvadanaio.economia.alice.it/racconti/r536_finanziaria_

kyoto.html

Alla rincorsa di Kyoto: gli eco-interventi della Finanziaria

600 milioni di euro per un fondo destinato a ridurre le emissioni di gas serra e numerosi altri provvedimenti per recuperare l'emergenza ambientale del nostro Paese. Ecco le misure introdotte dal Governo«Quest'anno dovrà essere quello della svolta: per il 2008 bisogna definire una "finanziaria del clima". Anzi: bisogna pensare al protocollo di Kyoto come alla nostra nuova Maastricht. L'impegno al rispetto dei limiti sulle emissioni di anidride carbonica deve essere preso con la stessa serietà con cui abbiamo perseguito quello di un rapporto tra deficit e Pil sotto il 3%». Queste le parole del ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraio Scanio, in un'intervista rilasciata a Il Riformista. Il fenomeno del riscaldamento globale è ormai un fatto tangibile. Preoccupante a maggior ragione per l'Italia, che, alle latitudini meridionali del vecchio continente, è tra i Paesi Europei più esposti ai danni causati dai mutamenti climatici (alluvioni, desertificazione, sfasamenti stagionali, picchi roventi in estate). La Commissione Europea si è recentemente riunita a Bruxelles, per valutare l'indirizzo da dare alle politiche energetiche, nel tentativo di contenere le emissioni di anidride carbonica (tra i principali responsabili dell'effetto serra), con l'obiettivo di rispettare vincoli imposti dal protocollo di Kyoto.In questa occasione il tavolo dell'Unione ha duramente ripreso l'Italia, responsabile di aver accumulato un forte ritardo sulla tabella di marcia prevista per ottemperare gli impegni sottoscritti con il Protocollo: il nostro Paese avrebbe dovuto ridurre, nel periodo 2008-2012, il totale delle emissioni di almeno l'6,5% rispetto ai livelli del 1990, invece ad oggi le emissioni sono aumentate del 13%.Il rapporto presentato dalla della Commissione europea a Bruxelles, anticipato dall'allarme del Wwf,  sottolinea lo scarso impegno del nostro Paese nel campo delle energie rinnovabili, pilastro fondamentale per la politica per Kyoto. Dal 1997 ad oggi, infatti, il contributo delle energie rinnovabili invece che aumentare è diminuito, passando dal 16% del 1997 al 15,3% di oggi (ben lontano dall'obiettivo del 25% a cui dovrebbe giungere entro il 2010).Una situazione di grave "deficit ambientale", che il governo ha deciso di affrontare introducendo nella legge finanziaria 2007 misure e finanziamenti per avvicinarsi agli standard europei.I provvedimenti più significativi rivolti agli impegni di Kyoto prevedono l'istituzione di un fondo per finanziare misure di riduzione delle emissioni dei gas serra, destinati ad attivare una rete di finanziamenti per alcuni miliardi di euro.
Le risorse destinate al fondo ammontano a 600 milioni di euro nel triennio 2007-2009.
Si prevede inoltre lo stanziamento di 75 milioni di euro in tre anni per l'educazione, l'informazione e la cooperazione internazionale in ambito ambientale, in un piano di sensibilizzazione sui temi dell'ambiente e del risparmio energetico, ad ampio raggio.
E proprio con l'obiettivo di migliorare l'efficienza e il risparmio dell'energia vengono varate una serie di misure dalle quali dovrebbe trarre beneficio sia l'ambiente che il portafoglio:

-  fondo per l'incentivazione di edifici ad altissima efficienza;

-  agevolazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici;

-  contributi per frigoriferi ad alta efficienza (detrazione fiscale fino a 200 euro per ogni apparecchio acquistato nel 2007 );

-  interventi sulla fiscalità energetica per finalità sociali;

 -  incentivi alla eliminazione di auto inquinanti e l'acquisto di auto ecologiche;

-  agevolazioni fiscali per chi sceglie lampade fluorescenti;

-  incentivazioni per carburanti ecocompatibili.

 Anche la difesa del patrimonio naturale ha ottenuto l'attenzione che merita, a cominciare dai 730 milioni di euro in tre anni stanziati per sicurezza del territorio, 265 milioni destinati alla bonifica di siti inquinati, 208 milioni per parchi ed aree protette e 9 milioni di euro in più in tre anni per la demolizione di opere abusive nelle aree naturali protette.

Viene inoltre introdotto il cosidetto "principio di rivalsa" da parte dello Stato verso gli enti locali inadempienti alle norme europee e verso chi inquina il territorio, con il potenziamento del Comando dei Carabinieri per la Tutela dell'Ambiente e l'istituzione di una struttura per la lotta alle ecomafie. L'impegno a livello urbano prosegue con gli interventi per la mobilità sostenibile (270 milioni di euro in tre anni) e con severi vincoli per la raccolta differenziata dei rifiuti (le Regioni dovranno garantire sul proprio territorio una raccolta differenziata pari al 40% entro il 2007, al 50% entro il 2009, al 60% entro il 2011).

(laura ferrari) 
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Giudizio approssimativo
scritto da M. Sirca, gennaio 21, 2007

(Ho chiesto a questa amica di scrivere al sito questo commento indirizzato a me, le ho detto che è un importante spunto per riflettere, a partire da me, e mi autorizza a inserirlo)

Gentile Mariangela, ci siamo scambiate l’indirizzo di posta elettronica una volta che raccoglievate le firme a Sesto, ricevo le informazione e La ringrazio. Mio figlio guarda anche il sito dei comitati e mi ha portato questo documento sulla finanziaria e gli ecoincentivi.
Io non sono d’accordo con voi nel giudizio su questa misura della finanziaria, credo che sia una conquista importante anche se convengo che dovremmo sapere giorno per giorno in che cosa si traduce il provvedimento. Lei saprà che non tutti si possono permettere di comprare le lampadine a basso consumo energetico che costano molto di più di quelle normali; è vero che durano anche molto di più ma bisogna fare con quello che al momento c’è nel borsello per tutti gli altri bisogni. Ma questo è un aspetto minimale della misura in Finanziaria, credo che il principio generale a cui è ispirata sia un punto di arrivo da apprezzare e da cui ripartire con altre proposte.
Io voto DS e sono anche convinta di fare bene per molte cose nonostante ci siano motivi di sofferenza specialmente a livello cittadino, questo aspetto dell’ambientalismo e dello sviluppo che deve tenere conto del contesto in cui viviamo e dell’aria che respiriamo, va messo alla attenzione di tutti in modo positivo per fare crescere i consensi fra la cittadinanza e mi dispiace di questo giudizio che trovo approssimativo. Credo che sia merito anche, se non specialmente, vostro se ci siamo arrivati e per questo invito a fare tesoro. Grazie in ogni caso per il lavoro che fate, mi dispiace di non potervi aiutare ma quando arrivano le vostre news le stampo e le metto nella cassetta della posta dei miei vicini. Cordiali saluti


Il commento è personale
scritto da M. Sirca, gennaio 21, 2007

E’ vero che non ho fatto una analisi del documento da me postato, l’ho letto e può darsi che sia molto condizionata dai comportamenti poco chiari (eufemismo) tenuti dal Governo su alcuni aspetti della finanziaria (non è questo il luogo per parlare delle delusioni di altro tipo che però possono aver condizionato ulteriormente il giudizio). Il commento è mio personale non ascrivibile al Coordinamento dei comitati. Ma una funzione del commento, vista la natura “aperta” e dinamica del sito, potrebbe essere questa di generare uno scambio di idee.
Il fatto è che continuo a essere convinta sia una foglia di fico. Altrimenti il Governo pretendere altre decisioni, vietare gli impianti nocivi a d esempio.
E’ vero che il principio generale che ispira la decisione del Governo sembra molto più “convinto” questa volta visto anche l’inserimento del principio di rivalsa e il dettato sulle percentuali di raccolta differenziata, cito: “e con severi vincoli per la raccolta differenziata dei rifiuti (le Regioni dovranno garantire sul proprio territorio una raccolta differenziata pari al 40% entro il 2007, al 50% entro il 2009, al 60% entro il 2011), pena addirittura il commissariamento dei comuni inadempienti.
E’ vero che anche, purtroppo che il cosiddetto decreto Ronchi, pure norma del Governo, che imponeva il raggiungimento della percentuale di raccolta differenziata al 35% al 2003 oltre al rispetto della scala delle priorità: riduzione, recupero, riuso e quant’altro; è stato completamente disatteso e non solo al sud guardato con sufficienza, ma anche nella “civile” Firenze (che si era anche dotata di una legge regionale rafforzativa del decreto Ronchi), non possiamo fidarci dati questi precedenti….
Il dato positivo per me è che sul territorio, le persone raggiungono una grande sensibilità su questi temi nonostante la carenza di corretta o completa informazione (a Sesto in particolare), riconoscere i piccoli passi fatti sul piano nazionale si può ma non c’è motivo di rilassarsi, purtroppo, c’è ancora tanto da fare e l’informazione anche condominiale è molto importante. Un saluto, Mariangela Sirca


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busy
Ultimo aggiornamento ( lunedì 22 gennaio 2007 )
 
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