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Ercolini ospite del "Pianeta Terra Festival"

 

 

Sabato 8 ottobre alle ore 19 presso la sala sala convegni di Confindustria toscana nord sita a Lucca in piazza Bernardini, 41 Rossano Ercolini, goldman environmental prize 2013, sarà ospite del Pianeta Terra festival, che vede studiosi nazionali e internazionali confrontarsi per costruire una visione nuova per il futuro del nostro Pianeta.

All’evento, dal titolo “Dall’ego-logia all’eco-logia: quando i cittadini possono fare la differenza”, sarà presente con Ercolini anche Samir de Chadarevian, advisor, storyteller ed editorialista.

Entrambi dialogheranno con Irene Ivoi sull’importanza di ripensare ad un modello economico, antropologico e culturale del tutto ego-logico e inadeguato a risolvere le grandi sfide dei nostri tempi.

Dall’ego-logia all’eco-logia, un gioco di parole che fa appello ad una sfida:  il passaggio dal “modello lineare” (estrazione, produzione, consumo, smaltimento) centrato sullo sfruttamento sconsiderato della natura al “modello circolare” basato sul rispetto dei tempi e dei modi della rigenerazione ambientale.

L’ingresso all’incontro è gratuito fino ad esaurimento posti.

 

 

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Studio della Commissione europea riportato dal «Financial Times» PDF Stampa E-mail
Scritto da Luca   
domenica 07 gennaio 2007
Corriere della Sera  07 gennaio 2007

Studio della Commissione europea riportato dal «Financial Times» «L'effetto serra toglierà turisti all'Italia» Nel 2050 il Mediterraneo dovrà fare i conti con la carenza di acqua. E i flussi turistici si sposteranno verso il Nord Europa
Immagini come questa nel prossimo futuro potrebbero diventare rare in Europa (Ap)
LONDRA - Il surriscaldamento globale potrebbe avere serie conseguenze per tutti, compresa l'economia italiana. Le allarmanti previsioni sono contenute in un rapporto della direzione ambiente dalla Commissione europea, riportato dal quotidiano britannico «Financial Times». A una simile fosca previsione era già giunta alcuni mesi fa una ricerca condotta dalla ricercatrice italiana, Claudia Tebaldi, e collaboratori del National Center for Atmospheric Research. E già nello scorso ottobre il rapporto del consigliere economico del primo ministro britannico Tony Blair paventava una bancarotta planetaria se non si lotterà contro i cambiamenti climatici investendo almeno l'uno per cento del prodotto interno lordo.

FLUSSI - Verso il 2050 le nazioni del Nord Europa potrebbero avere benefici dall'aumento delle temperature, ma le regioni del Mediterraneo dovranno combattere con la mancanza di acqua e la diminuzione dei turisti. Secondo l'indagine, che sarà diffusa nelle prossime settimane, il mare del Nord diventerà più caldo e i flussi turistici dal nord verso il sud (circa 100 milioni di persone all'anno, pari a 100 miliardi di euro) rallenteranno «con drammatiche conseguenze per le economie di Spagna, Grecia e Italia».
Arriveranno meno turisti sulle spiagge mediterranee

COSTI E DECESSI - Se la temperatura media annua dovesse alzarsi di 3 gradi centigradi entro il 2071, si verificheranno 87 mila decessi in più all'anno; se il rialzo sarà invece di 2,2 °C i decessi potranno arrivare a 36 mila. Secondo lo studio della Commissione, l'economia dell'Italia e degli altri Paesi del Mediterraneo verrebbe colpita a causa della «siccità, della ridotta fertilità del suolo, degli incendi e di altri fattori dovuti ai cambiamenti climatici». Nell'Europa settentrionale i raccolti aumenterebbero del 70%, mentre dell'Europa meridionale si ridurrebbero del 20% e il livello del mare potrebbe salire anche di un metro. Entro il 2020 il costo totale del surriscaldamento potrebbe arrivare a 4,4 miliardi di euro con un rialzo della temperatura di 2,2 °C rispetto agli anni Novanta; con un aumento di 3 °C i costi salirebbero a 5,9 miliardi, e fino 42,5 miliardi entro il 2080.

DIFESA - Un piano di difesa delle coste e delle spiagge potrebbe però nel lungo periodo ridurre i costi a 2,2 miliardi l'anno. Ma le acque oceaniche diventeranno più acide con gravi conseguenze sulla pesca: i pesci migreranno verso Nord e l'Europa sarà sempre più a rischio alluvioni. La Commissione vorrebbe includere anche metano e ossido di azoto tra i gas serra: riducendo la loro produzione il surriscaldamento dovrebbe rallentare. Lo scorso anno uno studio del governo belga ha riscontrato che una riduzione delle emissioni di anidride carbonica del 15-30% tra il 1990 e il 2020 non avrebbe un impatto complessivo sull'occupazione, grazie ai nuovi posti che dovrebbero essere creati nei settori dell'alta tecnologia come quelli dell'energia rinnovabile. «La riduzione delle emissioni globali nel 2050 a un livello che sia inferiore del 25% rispetto al 1990 - conclude lo studio - è realizzabile sia tecnicamente sia economicamente». IL MINISTRO: «PRIORITA' MONDIALE» - Tempestivo il commento del presidente dei Verdi e ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio: «I cambiamenti climatici in atto sono una vera priorità, per l'Italia e per tutta la comunità internazionale, e devono essere affrontati per tempo e con determinazione - auspica il ministro -. Piuttosto che perdersi in polemiche sterili, la politica dovrebbe occuparsi dei veri problemi. E pensare che ancor oggi c'è chi crede che l'emergenza sia la legge elettorale e vede nel Protocollo di Kyoto un ostacolo allo sviluppo».

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Ultimo aggiornamento ( domenica 07 gennaio 2007 )
 
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