REPORT ASSEMBLEA RETE NAZIONALE RIFIUTI ZERO
FIRENZE, Circolo Arci "Il Progresso", DOMENICA 17 DICEMBRE 2006
All’ Assemblea hanno partecipato un gran numero di comitati popolari in rappresentanza di 27 realtà territoriali: Torino, Cuneo, Novara, Alessandria, Genova, Parma, Reggio Emilia, Modena, Ferrara, Bologna, Ravenna, Lucca, Pistoia, Montale (Pt), Prato, Firenze, Sesto fiorentino, Pisa, Siena, Grosseto, Pesaro (Valle del Metauro), Roma, Napoli, Acerra, Salerno, Campagna(Sa), Paternò (Catania), quest’ ultima anche a nome del “Coordinamento civico siciliano contro gli inceneritori”.Erano inoltre presenti la Confederazione nazionale Cobas, comitati contro l’ elettrosmog e contro gli OGM (in particolare emiliani), i gruppi di appoggio Greenpeace di Firenze, Bologna, Modena, Medicina Democratica, Forum ambientalista, Area Antagonista Campana.
Gradito ospite il Prof. Paul Connett della rete internazionale Gaia - Rifiuti Zero 2020.
SINTESI DEL DIBATTITO
1 - E’ stata espressa una chiara posizione comune contro il vero e proprio “golpe” operato da una cordata trasversale di parlamentari della maggioranza di Governo che ha cambiato - a vantaggio della sostanziale perpetuazione dei CIP6 per un gran numero di inceneritori non solo esistenti ma addirittura solo “autorizzati” -perfino un accordo interno alla compagine governativa. Si continua nella sostanza a regalare milioni di euro (fino ad oggi 34 milioni) a petrolieri e a società che gestiscono l’ incenerimento, rubandoli dalle tasche degli abitanti e sottraendoli alle fonti energetiche rinnovabili (stante che i rifiuti non possono in alcun modo essere considerati una fonte energetica rinnovabile). E’ stata sottolineata in più interventi (Ercolini, Bertini, Miliucci, Bolognini) la necessità di aprire un fronte di lavoro e di lotta contro le proposte di combustione delle biomasse, anche per il rischio reale che si torni all’ incenerimento del rifiuto tal quale (tutto diventa biomassa!).Si è confermata quindi la netta opposizione alla combustione delle biomasse, individuata quale “nuova frontiera” dell’incenerimento dei rifiuti soprattutto industriali ed agricoli.
Dal nostro punto di vista si tratta di puntare sulla declinazione tedesca : fuori tutti i rifiuti – non biodegradabili e biodegradabili - dagli incentivi (Ercolini). Sulla questione CIP 6, alcuni interventi - e in particolare quello molto lucido di Barocci (Grosseto) - hanno sottolineato come non solo non si possa parlare, nella stesura del testo parlamentare, di errore materiale ma come la volontà del governo sia orientata, nella sostanza, a mantenere e a finanziare l’ incenerimento dei rifiuti.
2 - Importante è stato il contributo del Prof. PAUL CONNETT che ha insistito sulla necessità di avviare concrete politiche di riduzione a partire da un “CENTRO DI MONITORAGGIO” di ciò che “resta” a “valle” di sistemi di raccolta differenziata”porta a porta” da trattare in impianti di SCREENING (TMB) posti in fronte di discarica e finalizzati a recuperare ulteriori materiali. In realtà la proliferazione dei rifiuti dipende da una cattiva progettazione e produzione degli oggetti e delle merci, ivi compresi gli imballaggi. Inoltre Connett ha POSTO IN GUARDIA CONTRO LA FALSA ALTERNATIVA DEI GASSIFICATORI citando esempi concreti in cui questi impianti in tutto e per tutto ASSIMILABILI ALL’INCENERIMENTO DEI RIFIUTI hanno prodotto alti livelli di diossine www.no-burn.org http://www.no-burn.org/
3 - Diversi interventi hanno cercato di proiettare la questione rifiuti sullo scenario delle scelte economiche e politiche del governo, delle corporazioni tecnologico/finanziarie e delle aziende che gestiscono i servizi locali. (3.1). Rafforzamento di un blocco dominante rappresentato dall’ asse Bersani/Confindustria ultraliberista, al quale è necessario opporre un blocco sociale largo rappresentato dalle realtà in lotta e una proposta alternativa sulla questione materia-energia : rifiuti, centrali, trasporti (Miliucci). (3.2). Necessità di far emergere che l’ insieme dei comitati e delle realtà di base è portatore di interessi generali in ordine alla difesa della salute, del territorio, contro la precarietà dell’ esistenza e per una diversa economia (nel caso nostro la proposta RIFIUTI ZERO) e che in ciò risiede la necessità di un collegamento vero e reale con altre realtà in lotta come NOcentrali, No tav, rigassificatori, No Mose…, richiamando la centralità della difesa dei beni collettivi comuni (Bertini, Miliucci, Balza, Tavolazzi, Tomei, Drogo). Tutto questo puntando sull’ autonomia dei comitati popolari, sulla partecipazione senza delega, sulla necessità di unificare le lotte, eliminando dal nostro lessico l’ emergenza rifiuti, che serve alle istituzioni per continuare a gestire i rifiuti in modo nocivo e truffaldino come accade ad esempio, ma non solo, in Campania (G. De Simone, Campagna e Salerno; Angela, Bologna). (3.3). E’ stata richiamata la solidarietà e l’ aiuto concreto alla lotta per l’ acqua pubblica e alla raccolta di firme per la legge di iniziativa popolare (Miliucci), LA RETE NAZIONALE RIFIUTI ZERO ESSENDO TRA I PROMOTORI.
4- Importanti i contributi portati dalla Campania e dalla Sicilia. Ad Acerra c’è stato negli ultimi tempi un arretramento delle lotte; a Napoli si sta lavorando sulla questione rifiuti tossici e si è stati capaci di produrre un libretto esplicativo, per cui si concorda con quanto espresso da Teo (Siena) circa la necessità di fare a livello nazionale un libretto agile di controinformazione per una campagna estesa e capillare. Viene data notizia anche di una campagna per il rimborso della tariffa, vinta al 1° grado (Claudia, Napoli). Viene anche ribadita l’ urgenza delle azioni da fare, concordando con la necessità di darsi un minimo di struttura, di attivare gruppi di lavoro e di scrivere una agenda minima (T. Esposito, Acerra). Analoghe sollecitazioni sono venute dai comitati siciliani. Molte realtà del Sud, ma non solo, hanno invocato una iniziativa nazionale sulla questione rifiuti nel Meridione e visto che spesso la strumentale “emergenza” rifiuti di Napoli (progettata ad arte per costruire gli inceneritori) viene adoperata anche nel resto d’Italia per accelerare l’iter di costruzione degli inceneritori è STATA POSTA ALL’ORDINE DEL GIORNO UNA GRANDE INIZIATIVA di RESPIRO NAZIONALE nel contesto campano, non escludendo anche una occupazione del cantiere di Acerra.
5 - A. Sadori dei comitati in difesa valli del Metauro, porta l’ esperienza di una azione legale per danni relativi alla svalutazione economica degli immobili (terreni e fabbricati) interessati dalla localizzazione di impianti di incenerimento, di centrali, di impianti comunque inquinanti. Si dice favorevole ad avviare il “boicottaggio” di bolletta elettrica e tariffa, valutando più opportuno il rimborso rispetto alla pratica dell’ autoriduzione.
6 - In sostanza in molti interventi vengono ribaditi come punti di una possibile AGENDA di azione : Impegno contro CIP 6 e Certificati verdi , autoriduzione bollette Enel o richiesta rimborso, raggiungimento quote elevate di raccolta differenziata e riduzione rifiuti , boicottaggio tariffa se non vengono raggiunte quote significative di raccolta differenziata (A. De Pasquale, Pisa, Gabriella, Pagliai Prato, Bolognini, Miliucci, Drogo, Alfredo Sadori, Ercolini, Esposito ) ; questione biomasse (Osservatorio Biomasse) e assimilazione (Bertini, Pagliai , Tomei ).
7 - Durante l’ Assemblea, Tavolazzi, L. Balza, G. Drogo hanno brevemente introdotto la proposta (già girata nelle reti, primo firmatario V. Bettini ) di costituire una federazione di comitati, associazioni , gruppi locali finalizzata alla presentazione di liste civiche alle elezioni amministrative, con l’ argomentazione che non si può incidere come comitati sulla politica del palazzo, e richiamando la necessità di attivare una rappresentanza politico-istituzionale dei cittadini. Alcuni interventi hanno sottolineato come la nostra forza sia proprio l’ autonomia e l’ iniziativa dal basso e anzi le nostre energie devono essere spese per ripotenziarci e rafforzarci; altri interventi sono apparsi più possibilisti. L’ Assemblea in ogni caso non ha discusso la proposta, impegnandosi ad includerla nell’ ordine del giorno della prossima riunione della Rete Nazionale Rifiuti Zero, come momento di confronto e nella consapevolezza che si debba mantenere l’ autonomia della Rete Rifiuti Zero.
8 – Due interventi alla fine della assemblea hanno ribadito la necessità di lanciare una proposta di incontro con tutte le altre realtà per stabilire collegamenti efficaci e duraturi e per costruire azioni comuni ( proposta che non va confusa con quella del c.d. “partito dei comitati” ). Si tratta di costruire insieme alle altre reti e realtà un percorso comune verso una ASSISE nazionale dei comitati e delle realtà territoriali di base. Per questo l’ assemblea ha deciso di dar mandato ad un gruppo di stendere una bozza di testo.
DECISIONI E GRUPPI DI LAVORO
INIZIATIVE
- PARTECIPAZIONE A INIZIATIVE E MANIFESTAZIONE NO MOSE A VENEZIA
- INIZIATIVA A NAPOLI SULLA QUESTIONE RIFIUTI NEL MERIDIONE, ma anche sulla questione rifiuti in generale
GRUPPI DI LAVORO (Ogni gruppo è aperto a chiunque voglia parteciparvi, notizie su incontri o altro verranno inviate alla rete noinc). Due gruppi sono attivati da subito (A e B), altri due gruppi sono stati indicati nell’ assemblea e si attiveranno in tempi rapidi (C e D)
A - GRUPPO DI LAVORO per studiare (ed attuare) in tempi rapidi forme di AUTORIDUZIONE DELLA BOLLETTA O DI RICHIESTA DI RIMBORSO per i soldi sottratti ai contribuenti italiani ed inviati a sostegno degli inceneritori (A. De Pasquale, G. Drogo, V. Miliucci, R. Ercolini, A. Sadori, gruppo avvocati napoletani, riferimento C. Innaro)
B - GRUPPO per la stesura di un appello per costruire d’intesa con altre realtà in lotta (NOTAV, NOMOSE, NO CENTRALI; Nucleare...chi si batte contro le grandi, medie e piccole opere devastanti il territorio, l’ ambiente la salute) una grande ASSISE NAZIONALE e per rendere più saldi i collegamenti e l’ aiuto reciproco. Questo gruppo di lavoro proporrà l’ adesione della rete Nazionale rifiuti zero all’ incontro manifestazione di Venezia promosso da NO MOSE NO TAV (F.Bertini, A. Pagliai, L. Balza, T. Esposito)
C – Gruppo di lavoro Riduzione e allungamento ciclo di vita delle merci, desassimilazione, combustione biomasse. Eventuale costituzione di un Osservatorio Combustione Biomasse, ( primi riferimenti F. Tomei, Novara, F. Bertini Pistoia)
D - Gruppo stesura di un libretto informativo di larga diffusione (primo riferimento Italia Nostra Siena)
Il Report dell’ Assemblea nazionale della Rete Rifiuti Zero è stato redatto da Fabrizio Bertini, Rossano Ercolini, Adriana Pagliai. Ci scusiamo per eventuali semplificazioni o dimenticanze.
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