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info su: bioenergia, settore dell'acqua, centrali a carbone, buste di plastica
Bioenergia: piante selvatiche più produttive
Le piante selvatiche che crescono nelle praterie potrebbero fornire bioenergia in modo più efficiente delle colture tradizionali. E’ quanto rilevato da una ricerca dell'università del Minnesota pubblicata su Science, secondo cui queste piante sarebbero più produttive del mais, usato oggi come fonte di etanolo e la soia per la produzione di diesel. La loro resa è minore ma diminuisce anche l'uso di fertilizzanti e carburante per i trattori. Inoltre l’utilizzo delle piante selvatiche ridurrebbe le emissioni di anidride carbonica nell'atmosfera.
(ndr. promosso purchè sia consentita la rigenerazione naturale dei campi di provenienza)
Fonte: Internazionale
Anche Credem investe sull'acqua
Anche il Gruppo Bancario Credito Emiliano – Credem investe nel settore dell’acqua. Lo ha fatto attraverso Abaxbank, l’investment bank del Gruppo. Il Credito Emiliano non è l’unica banca ad investire sull’acqua e non sarà l’ultima, visto che l’acqua è un bene sempre più scarso e dunque più prezioso, sul quale si prevedono rendimenti a due cifre. Per attirare investimenti le aziende del comparto dovranno mostrare guadagni sempre più alti, quindi spremere le risorse idriche dei paesi in cui operano, aumentare le tariffe agli utenti, tagliare le spese “improduttive” (ad es. il servizio alle zone povere o lontane) o ridurre gli investimenti per il miglioramento o la manutenzione della rete.
(ndr. bocciatissimi!)
Fonte: [fair]watch
Enel: disastrosa conversione delle centrali
Le conversioni a carbone delle centrali di Civitavecchia e Porto Tolle dell’Enel, sembra fatta apposta per impedire all’Italia di rispettare il Protocollo di Kyoto. E’ la dura accusa di Greenpeace che stila la classifica una sulle emissioni di anidride carbonica delle centrali a carbone: praticamente un elenco dei principali responsabili dei cambiamenti climatici nel nostro Paese. La “palma” della centrale più sporca d’Italia rimane saldamente nelle mani di Brindisi con 15,2 milioni di tonnellate di CO2 emesse nel 2005, seguita da quelle di Fusina e Sulcis (sempre Enel) rispettivamente con 5,6 e 4,1 milioni di tonnellate. Ma le due conversioni si inseriscono prepotentemente in classifica: Civitavecchia e Porto Tolle producono 10,3 milioni di tonnellate di CO2 ciascuna.
(ndr. bocciatissimi!)
Finanziaria: stop alle buste di plastica
Dal 2010 in Italia saranno vietate le buste per la spesa non biodegradabili. Lo prevede il maxiemendamento alla legge Finanziaria approvato dal Senato.
(ndr. rimandati per il ritardo e la dilazione)
Fonte: e-gazette
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