*Report
assemblea movimenti e comitati toscani contro gli inceneritori
del 25 luglio
2020*
tenutasi presso il Presidio no inc-no aeroporto dell'Osmannoro
Sesto Fiorentino....
Con
questo report vorremmo condividere lo “stato della discussione” e rilanciare le
prossime iniziative condivise:
1) - L’ attivazione di un gruppo di lavoro aperto che,
tramite incontri online con piattaforme web da definire, inizi nei mesi di
Agosto e Settembre :
·
l’elaborazione di uno Schema di Piano
Regionale dei Rifuti Autoprodotto Verso Rifiuti Zero e
·
la
scrittura di un “Manifesto” che ponga obiettivi e rivendicazioni immediate in
vista delle prossime Elezioni Regionali
2)- Iniziative e
Mobilitazioni sull’azienda di Gestione dei Rifiuti ALIA e pressioni su Comuni e
Sindaci aderenti alla strategia Rifiuti Zero.
*Report
assemblea movimenti e comitati toscani contro gli inceneritori
del 25 luglio
2020*
-tenutasi presso il Presidio no incno aeroporto dell'Osmannoro
Sesto Fiorentino, presenti circa 60 persone, tra cui il cons. regionale
Tommaso Fattori ed i consiglieri Lorenzo Ballerini (Campi) e Serena Terzani
(Sesto F.no), oltre esponenti di WWF, CUB sanità e di Medicina Democratica
Toscana .
*Introduce Andrea*
(presidio no inc-no aeroporto) facendo il punto della situazione dopo
l'incontro di Capannori, la conferenza stampa davanti al Consiglio Regionale a
Firenze e la manifestazione di Stagno dell'11 luglio davanti all'ENI, contro
qualsiasi ipotesi di riproporre in forme diverse o proseguire nella pratica
dell'incenerimento dei rifiuti.
Dopo
l'intervento appassionato di un maestro in pensione che ha ricordato come base
del suo impegno i valori della rivoluzione francese (libertè, fraternitè,
egualitè),
*Sonia *(comitato contro l'inceneritore di Baciacavallo
Prato) ha denunciato il progetto di ampliamento dell'impianto utilizzato per
bruciare fanghi di depurazione, fonte di pericoloso inquinamento per le
popolazioni circostanti che vivono a ridosso dell'inceneritore, e rilanciato
l'obiettivo della chiusura praticando le alternative già esistenti per il
trattamento dei fanghi senza ricorrere all'incenerimento.
*Rossano *(Zero
Waste Italy). L'utilizzo dei rifiuti per la raffineria ENI di Livorno non rappresenta
un inceneritore classico: per questo occorre conoscere bene il processo
industriale per poterlo criticare in modo efficace a livello di massa. Ancora
non c'è un progetto preciso, ma per certo sappiamo che gli scarti sono
superiori al prodotto ricavato, con grande consumo e inquinamento di acqua.
Altro che "economia circolare"! Dunque da parte nostra un no! deciso,
perché abbiamo alternative valide da proporre. Sappiamo che ALIA ha partecipato
ad un incontro con ENI: dobbiamo chiedere ai Sindaci (che sono gli azionisti di
ALIA per conto delle popolazioni) di non delegare la politica dei rifiuti ai
vertici di questa azienda e, soprattutto coloro che si sono battutti contro gli
inceneritori, di dissociarsi apertamente da queste scelte.
*Gianmarco* (Livorno Legambiente). Denuncia il forte
consumo di acqua che avverrebbe con il progetto per l'Impianto ENI. Importante
la collaborazione e l'aiuto reciproco fra tutte le realtà.
*Stefano *(Collesalvetti). Ribadisce che l'impianto
previsto a Stagno non ha niente a che fare con l'economia circolare e manca
tuttora un progetto esecutivo. E dunque il livello tecnico va approfondito.
Questa è una lotta che non si vince da soli. Occorre contrattaccare, con una
adeguata iniziativa nei confronti del livello politico (elezioni regionali,
sindaci fino al ministro dell'Ambiente Costa). Demistificare il ricatto
sull'occupazione, dimostrando che le nostre alternative creano più posti di
lavoro, stabili, sicuri e legati alla tutela della salute e dell'ambiente.
*Fabrizio *(Alterpiana). *Riprende il ragionamento di
Stefano (Collesalvetti) sulla opportunità di dar vita ad un collegamento
informale tra comitati, associazioni, centro ricerca rifiuti zero di Capannori,
Zero Waste Toscana, per rafforzare e rendere efficaci in ambito regionale,
mobilitazioni, proposte alternative, eventuali azioni legali comuni. Seguendo
la traccia di quanto discusso e convenuto nell' incontro regionale dei comitati
a Capannori, elaborare insieme *un
manifesto * e uno schema di Piano autoprodotto, oltre a prevedere
iniziative pubbliche comuni ( incontri, sit in, manifestazioni). La profonda
crisi ecologica, sanitaria e sociale i cui effetti sono noti da decenni sul
piano scientifico, disciplinare e dei gruppi ecologisti, e che la Pandemia ha
reso conclamati, ci obbliga ad un salto nelle nostre iniziative e nelle
elaborazioni alternative. Non abbiamo molto tempo, l' urgenza è un tema
irrinunciabile. Riscaldamento globale, 'picco' di molti materiali e dei
combustibili fossili, aumento del consumo di suolo e della erosione connesso
alla diminuzione della fertilità e della biodiversità, aumento dello zaino di
consumi e di nocività indotte sulle spalle di una popolazione umana mondiale
sempre crescente, sono temi che hanno molto a che fare con la questione del
prelievo di materiaenergia, di produzione di beni e di residui. Uno per tutti
: l' uso del compost in funzione di contrasto alla desertificazione e alla
perdita di bios dei suoli. E' su questo sfondo che ci compete immaginare e
rendere concreti il manifesto e lo schema di piano autoprodotto., partendo
ovviamente dalle esperienze, dalle buone pratiche e quant' altro che il
movimento rifiuti zero ha portato avanti sul piano locale e su quello globale.
La concretezza è una concretezza di sistema. Il manifesto, con questi
presupposti e con indicazioni specifiche in termini di nuova organizzazione
della gestione, di riduzione dei prelievi, di sicurezza sanitaria, di pratiche
virtuose, dovrebbe porre * questioni ed obiettivi nell'immediato in vista delle
elezioni regionali ed ai sindaci. Lo schema di Piano autoprodotto dovrebbe
forzare l' economia circolare verso la riduzione, il riutilizzo e la
complessità ciclica di materiaenergiainformazione, sia con le migliori
pratiche concrete, sia con strumenti di partecipazione reale alle decisioni
nella direzione di una possibile bioeconomia e in una distribuzione della
ricchezza sociale, anche in riferimento alla parte più fertile delle Direttive
UE sulla economia circolare e alle recenti leggi della regione Toscana, Forzare
l' economia circolare nel senso opposto a dove viene portata dalla stessa
regione toscana e dalle imprese, basti il solo esempio della proposta di
utilizzo di rifiuti e residui dell' Ato Centro per trarne combustibile e
carburante, con la truffaldina mpossibile targa del bio, nell' impianto Waste
to Methanol di Stagno. Lo Schema del piano autoprodotto dovrebbe prevedere
alcune sperimentazioni rilevanti nel rapporto residui/agroecologia; materiali /
riutilizzo e tempi certi per le bonifiche di siti inquinati da trattamento
rifiuti o da impianti termici, e per la chiusura degli impianti di
incenerimento, coincenerimento e discarica.* *Dobbiamo in sintesi mettere in
campo la nostra * capacità di "legiferare dal basso", *in senso
civico, *sviluppando lo stile di essere pertinenti ed efficaci sulle questioni
che abbiamo di fronte.
*Antonella *(Medicina Democratica di Pisa). Importante
una elaborazione dal basso sulla riduzione dei rifiuti e la creazione di nuova
occupazione. Avere una progettualità anche sulla sanità e il diritto alla
salute. *Anche sul piano delle procedure e dei controlli Asl e Arpat.*
*Sandro *(presidio no incno aeroporto). Importante e
decisivo unire le forze e coordinare la nostra azione contro il rilancio delle
grandi opere inutili e dannose con il ricatto sul lavoro ed il reddito. Il
decreto semplificazioni è pericoloso proprio perché intende togliere vincoli e
controlli sui potenti interessi che stanno dietro alle grandi opere.
*Paolo *(Libellula di Barga) concorda sulla necessità di
coordinarsi tra le varie vertenze su una piattaforma comune e curare la
comunicazione in modo efficace.
*Milena *(presidio
no incno aer) avanza alcune proposte concrete: stop produzione plastica e stop
pesticidi, una legge regionale sulla raccolta differenziata con particolare
attenzione alle scuole.
*Alberto (*Val
d'Era) denuncia il problema delle discariche presenti nel territorio toscano e
nell'area pisana che stanno aumentando di volume e capacità.
*Andrea *(presidio no incno aer). Propone di fissare il
termine della assemblea per le 19.30. Per agire sui sindaci e intervenire nella
scadenza elettorale, propone un incontro mirato, coinvolgendo i candidati alla
presidenza della Regione, ed anche un presidio sotto la sede di Alia
*Antonio *(Alterpiana) demistifica l'impianto di Stagno
come "economia circolare".
*Roberto *(Orto collettivo di Calenzano). Occorre
impegnarci per il risparmio di energia e di materiali, perchè il sistema
attuale è energivoro.
*Serena *(cons.
comunale di Sesto) espone le difficoltà di rapporto con l'amministrazione
comunale di Sesto F.no.
*Rossano *(Zero Waste Italy) Importante darci degli
indirizzi e definire il manifesto e lo schema di piano autoprodotto (durante il
mese di agosto e settembre) per "non perdere il treno in corsa",
curando con particolare attenzione la comunicazione. Non darsi per vinti e
stare in "partita". Verificare e controllare dove vanno i soldi
europei, che dovrebbero essere finalizzati anche alla riconversione ecologica
ed alla tutela ambientale. Dunque durante agosto e settembre *un gruppo di
lavoro dovrebbe “salire sul treno in corsa” rispetto alla campagna elettorale,
sia con il Manifesto che con lo Schema di Piano autoprodotto.* *Un gruppo di
lavoro aperto* a quanti vogliono partecipare a questa elaborazione, prevedendo
per i primi di settembre una iniziativa specifica rivolta alle elezioni
regionali ed ai Sindaci. Sulla questione di e sul ruolo dei Sindaci rispetto
alla pratica delle alternative, verrà inviata una specifica lettera con precise
richieste, in particolare ai Sindaci d Alia ei Comuni che hanno aderito alla
Strategia Rifiuti Zero *in particolare in ATO CENTRO*.
BASTA
GREENWASHING BASTA velENI !
VERSO
RIFIUTI ZERO!
UN
PIANO PER LA TOSCANA SCRIVIAMOLO INSIEME!
Una prima lista di entusiasti(!) partecipanti al gruppo
di lavoro è stata compilata sabato pomeriggio. Si tratta di un gruppo aperto al
quale si può partecipare in compresenza e anche attraverso Zoom o simili che
cercheremo di attivare.
Un appello a tutti
coloro che fossero interessati a partecipare a mettersi in contatto con noi
per:
·
ricevere i link delle riunioni online
·
essere inseriti nella mailinglist:
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(?)
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ogni altra cosa
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