Davvero un’ occasione da
non perdere quella della presentazione del libro scritto dalla giovane
storica Giulia Malavasi sulla vicenda di Manfredonia, ove alla fine di
settembre del 1976 una nube tossica contenente tra l’altro Arsenico si
sprigionò dall’impianto ENICHEM ( esattamente 2 mesi dopo quella più famosa
mediaticamente di Seveso in Brianza ). Il libro è importante perché fornisce
una ricostruzione storica precisa che parte dagli anni 50 del 900 ed
arriva ai nostri giorni.
Davvero un’ occasione da
non perdere quella della presentazione del libro scritto dalla giovane
storica Giulia Malavasi sulla vicenda di Manfredonia, ove alla fine di
settembre del 1976 una nube tossica contenente tra l’altro Arsenico si
sprigionò dall’impianto ENICHEM ( esattamente 2 mesi dopo quella più famosa
mediaticamente di Seveso in Brianza ). Il libro è importante perché fornisce
una ricostruzione storica precisa che parte dagli anni 50 del 900 ed
arriva ai nostri giorni. L’insediamento dell’Enichem a Manfredonia si inserisce
in quella che fu l’industrializzazione dell’intero Mezzogiorno d’Italia negli
anni 60-70 del secolo scorso con la catastrofe continuata che ad essa seguì. La
nube tossica fu solo il punto più alto di un inquinamento continuato e diffuso
di uno dei più bei litorali d’Italia con annessa la nocività in fabbrica da
sostanze tossiche e cancerogene per i lavoratori che subirono il solito
ricatto occupazionale ( o mangi questa minestra…..). Per fortuna la presa
di coscienza dei lavoratori e della popolazione di Manfredonia ha provocato una
magnifica risposta civile con la partecipazione democratica nella lotta
all’inquinamento prima e , dopo la chiusura dello stabilimento, nella
ricostruzione della verità storica a partire dal tragico conto dei morti per
tumore tra i lavoratori e nella popolazione nonché delle malattie croniche da
sostanze tossiche. Un simbolo fra tutti i partecipanti a quella lotta,
cui diede una mano Medicina Democratica ( le sezioni pugliesi di San Severo e
Brindisi con il Dott Portaluri), fu Nicola Lo Vecchio che ha lottato fino all’ultimo
prima di soccombere al tumore.
La ricerca partecipata
effettuata da Giulia Malavasi con la supervisione del Prof Annibale Biggeri ha
dato voce direttamente alle persone che a Manfredonia non si sono mai arrese e
rappresenta un grande esempio di Epidemiologia partecipata utilizzabile in
altre situazioni analoghe.
Dalla vicenda di
Manfredonia e da quelle analoghe di Taranto, Bagnoli, Gela , Priolo,
Ottana ecc sarà necessario imparare perché in futuro la Questione
Meridionale venga affrontata con bel altri presupposti rispetto a quelli di
50-60 anni fa quando prevalse la scelta della costruzione di “Cattedrali
nel Deserto” che hanno lasciato nel sud solo gravi danni alla Salute dei
lavoratori e delle popolazioni oltre che, alla fin fine, il deserto
stesso. Ma qui ci vorrebbe una buona politica….
Giulia
Malavasi e la sezione fiorentina di Medicina Democratica
organizza la presentazione del libro
Manfredonia.
Storia di una catastrofe continuata.
Un'occasione
di confronto sul profondo legame tra diritti ambientali, diritto alla salute
nei luoghi di lavoro, e partecipazione democratica.
MARTEDI' 29
OTTOBRE, ore 18.30,
presso la libreria
LA CITE' (Borgo San Frediano 20 rosso).
Con la
partecipazione di Marco Caldiroli e Gino Carpentiero,
coordinati da
Beatrice Bardelli.
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