http://www.greenreport.it/news/rifiuti-e-bonifiche/microplastiche-no-del-senato-alla-cosmesi-sostenibile/
«Il provvedimento che ha assorbito anche la proposta di legge per
vietare l’uso della microplastica nei cosmetici era stato votato
all’unanimità dalla Camera nell’ottobre 2016 e poi tutto si è fermato al
Senato. Ad opporsi il mMinistero dello sviluppo economico che ha
espresso parere negativo».
....La proposta di legge numero 3852, a prima firma del presidente della
Commissione Ambiente della Camera Realacci era stata sottoscritta da
oltre 40 deputati di diversi gruppi politici, sia di maggioranza che di
opposizione, e prevede che dal 1° gennaio 2019 non sarà più consentito
produrre e mettere in commercio prodotti cosmetici contenenti
microplastiche.
(Purtroppo il governo sta ancora una volta con chi avvelena, con chi inquina. ndr msirca)
Microplastiche: no del Senato alla cosmesi sostenibile
Realacci: persa una grande occasione per
salute, ambiente e competitività. Legambiente e Marevivo: «Non è più
possibile aspettare»
[7 dicembre 2017]
L’appello #Faidafiltro,
lanciato il 16 novembre da Marevivo, Legambiente, Greenpeace, Lav,
Lipu, MedSharks e Wwf e sottoscritto da numerose personalità per
chiedere al presidente del Senato Pietro Grasso e a tutti i Senatori di
«approvare al più presto la proposta di legge per la messa al bando
delle microplastiche nei cosmetici, già licenziata dalla Camera un anno
fa». è stato ignorato in sede deliberante.
Come spiega il presidente della Commissione ambiente della Camera e
primo firmatario della proposta di legge, Ermete Realacci (PD), «Non è
stata concessa la sede deliberante alle Commissioni riunite Ambiente e
Industria del Senato per l’esame del testo unificato a mia prima firma
sulla cosmesi sostenibile, che, avendo assorbito anche una mia seconda
proposta di legge in materia, introduce il divieto di usare le
microplastiche nei prodotti cosmetici».
Realacci dice che «E’ stata persa una grande occasione per salute,
ambiente e competitività» e non nasconde il suo sconcerto per quanto
accaduto: «Trovo francamente intollerabile e ridicolo che un
provvedimento che ha avuto un lungo e approfondito esame alla Camera e
che è stato approvato all’unanimità a Montecitorio, venga fermato per la
richiesta di un ‘maggiore approfondimento ’ dopo oltre un anno al
Senato. Una grande occasione persa per fare un passo avanti in favore
della salute dei cittadini, dell’ambiente e della competitività delle
nostre imprese. Non è una bella pagina per le istituzioni».
Durissima la reazione di Legambiente e Marevivo: «Non è più possibile
aspettare». Le due associazioni rivelano i restroscena di quanto è
successo: «Il provvedimento che ha assorbito anche la proposta di legge
per vietare l’uso della microplastica nei cosmetici era stato votato
all’unanimità dalla Camera nell’ottobre 2016 e poi tutto si è fermato al
Senato. Ad opporsi il mMinistero dello sviluppo economico che ha
espresso parere negativo».
Marevivo e Legambiente si appellano al Presidente del Consiglio dei
ministri, Paolo Gentiloni, ai ministri Anna Finocchiaro; Gian Luca
Galletti; Beatrice Lorenzin e in particolare a Carlo Calenda «per
ottenere il parere favorevole del Governo al passaggio in deliberante
delle legge AS 2582 “Disposizioni in materia di composizione dei
prodotti cosmetici e disciplina del marchio italiano di qualità
ecologica” in modo che sia ratificata prima della fine della
legislatura, in particolare per quello che concerne la messa al bando
delle microplastiche nei cosmetici».
Gli ambientalisti ricordano che «L’Italia è stata il primo Paese in
Europa a proporre una legislazione di questo tipo ma, mentre nel Regno
Unito la proposta diventerà legge nel 2018 e la Francia sta andando
nella stessa direzione, il nostro Paese resta sempre indietro per un
iter legislativo troppo lento rispetto all’emergenza ambientale. Non
farla passare rappresenterebbe una sconfitta. Il problema
dell’inquinamento marino provocato dalle microplastiche è stato uno dei
temi centrali dell’Assemblea delle Nazioni Unite per l’ambiente, che si è
riunita negli scorsi giorni a Nairobi, in Kenya, dove i ministri
dell’Ambiente si sono impegnati a prevenire e ridurre i rifiuti marini e
a trovare metodologie e soluzioni per eliminare gradualmente l’uso di
alcuni tipi di plastica come le microplastiche».
Eppure, evidenziano le due associazioni, «Il 5 dicembre scorso in
aula il Senatore Marinello, presidente della Commissione ambiente, ha
sollecitato l’approvazione della legge AS 2582. Il Presidente Grasso ha
manifestato disponibilità a fronte del parere favorevole del Governo ed è
per questo che ci appelliamo al Presidente del Consiglio e ai
rappresentati del Governo in modo da accelerare l’iter e licenziare la
legge prima della fine della legislatura. È un impegno che chiediamo da
più di un anno ed è giunto il momento di portarlo a termine. Chiediamo
al Ministro Calenda di spiegarci e giustificarci il blocco di una legge
in dirittura di arrivo. L’inquinamento marino non può più aspettare,
occorre agire subito».
La proposta di legge numero 3852, a prima firma del presidente della
Commissione Ambiente della Camera Realacci era stata sottoscritta da
oltre 40 deputati di diversi gruppi politici, sia di maggioranza che di
opposizione, e prevede che dal 1° gennaio 2019 non sarà più consentito
produrre e mettere in commercio prodotti cosmetici contenenti
microplastiche.
Il 26 ottobre 2016, la Camera ha approvato all’unanimità un Testo
sulla cosmesi sostenibile, nato dalla proposta di legge Realacci e da
quella analoga presentata da Abrignani, di cui sono state relatrici
Gadda e Mucci che aveva l’obiettivo di calcolare l’impatto dei cosmetici
sull’ambiente, stimolare una cosmesi più green e dare ai cittadini una
certificazione ecologica trasparente e garantita dalle istituzioni
pubbliche. Tale provvedimento ha assorbito anche la proposta di legge
per vietare l’uso della microplastica nei cosmetici.
A luglio 2017 le associazioni hanno sollecitato l’approvazione prima
della chiusura estiva dei lavori parlamentari, inviando una lettera alle
Commissioni Ambiente, Industria, Sanità e Finanza del Senato e ai
presidenti dei gruppi parlamentari.
Nell’ottobre 2017, un anno dopo, le Commissioni riunite Industria e
Ambiente del Senato, presiedute da Giuseppe Marinello, avevano concluso
l’esame in sede referente del disegno di legge AS 2582 riguardante
l’utilizzo delle microplastiche nei cosmetici. Con la seduta, dopo
l’approvazione del testo, la Commissione aveva inoltre deliberato
all’unanimità di richiedere alla presidenza del Senato il passaggio del
disegno di legge in sede legislativa.
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