http://www.noinceneritori.org/index.php?option=com_content&task=view&id=34&Itemid=2
.... Chi sceglie l'incenerimento per risolvere il problema dello
smaltimento dei rifiuti solidi urbani (RSU), è come suggestionato
dall'idea che ciò che non si vede non esista e che si possa distruggere
tutto quello che si brucia;per certi versi segue lo stesso modo di
pensare di chi si illude di risolvere i conflitti internazionali,con le
armi tecnologiche ,sempre più spietate , "intelligenti" e senza effetti
collaterali..., anzichè combattere contro la fame,il sottosviluppo e
modificare le priorità della politica ed i valori della vita. Seguendo
il filo dello stesso ragionamento, per cercare di eliminare le
sofferenze psicologiche ,la soluzione diventa : inceneriamole con una
fiammata di neurotrasmettitori, tipo serotonina,noradrenalina,dopamina,
acido gabaaminobutirrico,visto che tutto dipenderebbe da una alterazione
di circuiti neurotrasmettitoriali,secondo la dominante logica
medico-farmacologica "di tipo riparatorio" e psicovalorizziamoci!
Una analogia fra l'incenerimento come cura dei rifiuti solidi urbani e gli psicofarmaci come cura delle nostre sofferenze psicologiche, fra gli inceneritori/termovalorizzatori e gli psicofarmaci/psicovalorizzatori, fra la spazzatura e le dimensioni psichiche che rifiutiamo.
Chi sceglie l'inceneririmento per risolvere il problema dello
smaltimento dei rifiuti solidi urbani (RSU), è come suggestionato
dall'idea che ciò che non si vede non esista e che si possa distruggere
tutto quello che si brucia;per certi versi segue lo stesso modo di
pensare di chi si illude di risolvere i conflitti internazionali,con le
armi tecnologiche ,sempre più spietate , "intelligenti" e senza effetti
collaterali..., anzichè combattere contro la fame,il sottosviluppo e
modificare le priorità della politica ed i valori della vita. Seguendo
il filo dello stesso ragionamento, per cercare di eliminare le
sofferenze psicologiche ,la soluzione diventa : inceneriamole con una
fiammata di neurotrasmettitori, tipo serotonina,noradrenalina,dopamina,
acido gabaaminobutirrico,visto che tutto dipenderebbe da una alterazione
di circuiti neurotrasmettitoriali,secondo la dominante logica
medico-farmacologica "di tipo riparatorio" e psicovalorizziamoci!
(come il neologismo termovalorizzatore è stato coniato in Italia per
indorare la pillola degli inceneritori, così sarebbe del pari
mistificante chiamare gli psicofarmaci, psicovalorizzatori, cioè che
promuovono il benessere della Psiche, dell'Anima)
Queste due soluzioni sostengono di riuscire a dissolvere, come con un
colpo di sciacquone sia il rifiuto visto come una sorta di escremento
del corpo sociale così come le feci lo sono per il corpo fisico sia il
sintomo psichico visto come un qualcosa di indesiderato,non accettato,da
espellere.
In realtà si lasciano alle spalle tracce molto pesanti!
Nel caso degli inceneritori/termovalorizzatori discariche per rifiuti
speciali , pericoloso particolato fine ed ultrafine,metali
tossici,centinaia di composti chimici alcuni dei quali cancerogeni o
interferenti endocrini anche a bassissime concentrazioni; nel caso degli
psicofarmaci/psicovalorizzatori,se usati in modo esclusivo ed
indiscriminato,si impedisce alla persona di poter cambiare la relazione
coi propri contenuti mentali , di comprenderne i significati
,ostacolando così le proprie potenzialità di trasformazione.
Come ci si ostina ancora a costruire,costosi e pericolosi
inceneritori/termovalorizzatori ,metaforici sciacquoni di fuoco, così si
cerca di proporre come soluzione alle nostre sofferenze psicologiche
sempre più psicofarmaci/psicovalorizzatori.
Nella nostra società "liquido-moderna" ,affetta dalla sindrome
consumistica ,dove gli oggetti ,appena nascono si possono considerare
già spazzatura in lista di attesa , si può ben capire come l'industria
di smaltimento dei rifiuti assuma un ruolo dominante;in questa stessa
società,la cultura mass-mediatica,spinge verso un atteggiamento sempre
più farmacofilo e psicofarmacodipendente (in Italia circa sei milioni di
persone assumono psicofarmaci)costruendo così una realtà sanitaria in
cui al centro del percorso di cura vi sono gli interessi economici dei
potentati multinazionali del farmaco.
Dietro entrambe queste strategie c'è appunto la pressione e gli
incentivi delle lobbies per la costruzione degli inceneritori e dei
potentati industriali del farmaco che pesantemente influenzano sia il
cittadino-utente che la cultura prescritiva dei professionisti della
salute,inventando nuove malattie e proponendo lo psicofarmaco come
soluzione elettiva sia per il dolore essenziale che affligge la vita di
tutti gli uomini che per fisiologici problemi esistenziali,come può
essere un lutto che si prolunga,un bambino iperattivo.....
Esistono però soluzioni alternative, eco-psicocompatibili , per i due
problemi, approcci integrati,flessibili,che a livello di rifiuti
prevedono innanzi tutto una seria politica delle “R”come
Razionalizzazione,Riduzione della produzione,Raccolta
differenziata,Riciclaggio,Riuso,Riparazio-ne ,Recupero e poi uso di
trattamenti meccanico-biologici ,come quelli a freddo per la parte
residua ed analogamente a livello di sofferenza psichica,non risposte
preformate,ma sistemi di cura basati su approcci
psicoterapeutici,relazionali,tecniche introspettive,come ad es.la
mbsr(mindfulness-based stress reduction) ,che considerano l'essere umano
nella sua interezza di corpo,mente e anima.
(i due campi,come vediamo, presentano analogie,ma con la differenza
sostanziale che,mentre la soluzione inceneritoristica per i RSU essendo
la meno rispettosa dell'ambiente e della salute dovrebbe essere ormai
del tutto superata , gli psicofarmaci,meglio definibili col neologismo
cerebrofarmaci,in quanto quello che realmente modificano è il
funzionamento del cervello, sono necessari in patologie gravi).
Come il sintomo psichico parla di noi e quindi non va bruciato
all'istante,con una fiammata di sostanze chimiche,ma gli va data
attenzione,va ascoltato, compreso , per poterlo decifrare e scioglere
così i nodi della nostra vita,così anche la spazzatura può parlare di
noi: :scandagliandola,indagandola,si può ricostruire il modus vivendi di
chi la produce, "spazzaturologia" si chiama appunto questo scienza
della spazzatura.
Gli spazzaturologi, sono dei maniaci della spazzatura che scavano nei
cassonetti , che possono risalire dagli avanzi della pattumiera ai
particolari della vita di ciascuno di noi, proprio come degli archeologi
.
Materialmente la spazzatura rappresenta l'altra parte della vita, la
sgradita puzzolente ombra del mondo degli oggetti,il disordine,gli
avanzi .
Invece da un punto di vista psicologico,la spazzatura simboleggia la
nostra ombra,il “fondo” psicologico, il male oscuro,quello di noi che
non accettiamo perchè ci fa stare male ,che vorremmo gettare in un sacco
"della nettezza" e bruciare , nell'illusione che scompaia........ma non
si può bruciare la propria ombra! la si deve integrare.
C'è da imparare a convivere con queste scomode parti di noi ,con le
sofferenze psichiche insite nel flusso della vita,superando la reazione
di rifiuto,accettandole,per poi trasformarle, percorrendo una via magari
tortuosa ed accidentata,che porta però ad una crescita psicologica e
sociale, ad uno sviluppo morale e spirituale.Nel campo dei rifiuti,c'è
da agire nel senso della prevenzione,riducendoli e potenziando la
raccolta differenziata,il riciclo,favorendo così anche lo sviluppo di
una educazione sanitaria ed ambientale.
L'immagine catartica degli inceneritori,metaforici "sciacquoni di fuoco"
,che ci purificano dalla presenza immonda del rifiuto, è un mito che
può significare, come il tentativo da una parte di far perdere le nostre
impronte ed il passato con cui non vogliamo più avere a che fare,a
scanso di improbabili ma possibili indagini spazzaturologiche
,dall'altro come di un voler eliminare il nostro lato oscuro, quello che
non vogliamo far sapere di noi,nell'illusione di poterlo distruggere
del tutto.
In realtà così facendo niente scompare,ma anzi lo si fa diventare più
pericoloso, sia da un punto di vista psicologico,che dal punto di vista
del rifiuto,infatti i nostri problemi psichici irrisolti cresceranno
ancora di più e col bruciare la spazzatura spargeremo inquinanti ,
tossicità ,malattie,ovunque, per decine di anni .
..."e tu nel sonno senti che l'autocarro non macina solo spazzatura ma [anche]vite umane..."
I.Calvino.
in ricordo di Mihail Rusu,giovane rumeno morto stritolato in un cassonetto a Firenze nel 2004.
Gian Luca Garetti
Medici per l'Ambiente Firenze
Bibliografia:
Z.Bauman-Vita liquida-Laterza
M.Bertali-Psichiatria come Medicina dell'Anima-Macro
J.Scanlan-Spazzatura-Donzelli
Z.Segal et al.-Mindfulness-B.Boringhieri
G.Viale-Un mondo usa e getta-Feltrinelli
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