URGENTE DA DIFFONDERE!
L’Associazione dei Medici per l’Ambiente (ISDE Italia) esprime totale
dissenso per quanto riportato dai media circa la posizione di Società
Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI)
attraverso un comunicato stampa – di cui non esiste traccia nel sito Web
istituzionale – sulle presunta utilità ed innocuità degli inceneritori
di 3° generazione.
Qui è possibile scaricare il comunicato Stampa <http://www.isde.it/…/2016.08.17-Replica-a-SItI-su-presunta-…> integrale.
(continua)
COMUNICATO
STAMPA
L’Associazione
dei Medici per l’Ambiente (ISDE Italia) esprime totale
dissenso per
quanto riportato dai media circa la posizione di Società Italiana di
Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) attraverso un
comunicato stampa - di cui non esiste traccia nel sito Web
istituzionale - sulle presunta utilità ed innocuità degli
inceneritori di 3° generazione.
Le
affermazioni fatte appaiono superficiali, non
sostenute da evidenze scientifiche e
finalizzate a “promuovere” una pratica che la comunità
scientifica continua a identificare come a rischio sanitario.
L’ipotesi
che raccolte differenziate oltre il 60% siano inefficaci è smentita
nei fatti da numerose realtà nazionali ed internazionali in cui la
quota di rifiuto secco indifferenziato è ormai inferiore ai 50
kg/anno ed i materiali riciclati sono oltre l’80% perché, al di là
della raccolta differenziata, ciò che conta davvero è il recupero
reale della materia. Anche il presunto bilancio energetico positivo
proveniente dall’incenerimento è ampiamente smentito da studi che
valutano il ciclo di vita dei materiali. Del tutto fuori luogo
appaiono le affermazioni circa l’innocuità degli impianti di 3°
generazione ed i
riferimenti al “Moniter” non rispettano le reali conclusioni di
quello studio.
Numerose
evidenze nella letteratura nazionale ed internazionale documentano
incrementi del rischio ambientale e sanitario legati
all’incenerimento industriale dei rifiuti anche quando questo
avviene in impianti di ultima generazione ed anche il Moniter ha
dimostrato con chiarezza un aumentato
rischio di aborti spontanei e di nascite pre-termine nelle
popolazioni esposte alle emissioni degli inceneritori.
Affermazioni
come quelle presenti nella nota stampa divulgata servono solo a fare
ulteriormente diminuire la fiducia delle Comunità nei confronti
delle Istituzioni volte a tutelare la salute.
La
vera emergenza è creata dagli impianti di incenerimento che, se
realizzati, oltre a generare conseguenze sanitarie, necessitano di
essere alimentati per molti anni con grandissime quantità di
rifiuti, impedendo l’attuarsi di quella virtuosa gestione dei
materiali indicata come obiettivo prioritario dalla Comunità Europea
e dalla normativa vigente.
Ci
si aspetterebbe piuttosto dalla SItI una presa di posizione forte
sulla mancata attuazione dell'obiettivo prioritario della normativa
sui rifiuti sia pregressa che attuale (ridurre la loro produzione),
sul mancato raggiungimento degli obiettivi posti per la raccolta
differenziata e la valorizzazione delle raccomandazioni dell'OMS per
una strategia nella raccolta dei rifiuti che non crei “ulteriore
domanda
di incenerimento” ed ispirata ad “un approccio di precauzione a
proposito della creazione di nuovi impianti”, come riportato nelle
conclusioni del rapporto Moniter.
ISDE
Italia, che da decenni si occupa del problema della gestione dei
rifiuti, auspica che si possa arrivare al più presto ad un confronto
pubblico su basi scientifiche con chi ha visioni diverse, perché il
problema della gestione dei rifiuti è troppo importante per essere
“liquidato” così superficialmente
17
agosto 2016
Per
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Associazione
Medici per l'Ambiente
ISDE
Italia
Via
della
Fioraia,
17/19
52100
Arezzo
Tel:
0575 22256
Fax:
0575 28676
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