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Ercolini ospite del "Pianeta Terra Festival"

 

 

Sabato 8 ottobre alle ore 19 presso la sala sala convegni di Confindustria toscana nord sita a Lucca in piazza Bernardini, 41 Rossano Ercolini, goldman environmental prize 2013, sarà ospite del Pianeta Terra festival, che vede studiosi nazionali e internazionali confrontarsi per costruire una visione nuova per il futuro del nostro Pianeta.

All’evento, dal titolo “Dall’ego-logia all’eco-logia: quando i cittadini possono fare la differenza”, sarà presente con Ercolini anche Samir de Chadarevian, advisor, storyteller ed editorialista.

Entrambi dialogheranno con Irene Ivoi sull’importanza di ripensare ad un modello economico, antropologico e culturale del tutto ego-logico e inadeguato a risolvere le grandi sfide dei nostri tempi.

Dall’ego-logia all’eco-logia, un gioco di parole che fa appello ad una sfida:  il passaggio dal “modello lineare” (estrazione, produzione, consumo, smaltimento) centrato sullo sfruttamento sconsiderato della natura al “modello circolare” basato sul rispetto dei tempi e dei modi della rigenerazione ambientale.

L’ingresso all’incontro è gratuito fino ad esaurimento posti.

 

 

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Il "sepolcro" di Gae Aulenti PDF Stampa E-mail
Scritto da msirca   
venerdì 03 febbraio 2012

Consiglio comunale (Sesto Fiorentino) del 31 gennaio 2012:

comunicazione del Gruppo Consiliare Un’altra Sesto è possibile.

Consiglio comunale del 31 gennaio 2012: comunicazione del Gruppo Consiliare Un’altra Sesto è possibile.

Ci sono cose che dovrebbero scuotere le coscienze delle persone che hanno
responsabilità, compresi i consiglieri e le consigliere di maggioranza, questioni che
dovrebbero toccare la loro sensibilità. Una di queste cose, sarà in grado di
condizionare pesantemente il futuro della Piana per i prossimi 20 anni e con essa il
futuro dei nostri figli.
Chi oggi Sindaco o Consigliere, si rallegra per la presentazione del progetto esecutivo
dell’inceneritore a Sesto Fiorentino, ha uno sguardo corto sul mondo, poche
prospettive di sopravvivere politicamente e lascerà di sé un pessimo ricordo.
Compiacersi di uno schiaffo dato a Sesto Fiorentino e alla Piana, non verrà
dimenticato presto.
Leggo alcuni stralci dal comunicato emesso dal Coordinamento dei Comitati ATO
Centro in relazione alla presentazione del progetto esecutivo dell’inceneritore di Case
Passerini.
“E' molto grave che si preannunci una data di inizio dei lavori per l'inceneritore,
senza ancora aver fatto lo studio di impatto ambientale. Infatti Quadrifoglio ed il
suo partner HERA devono ancora ottenere dalla Provincia, pronuncia positiva della
VIA (Valutazione di Impatto Ambientale), prima di iniziare – eventualmente - i
lavori.”
È bene allora che tutti i cittadini della Piana, ma anche i Consiglieri Comunali,
sappiano che la VIA porrà a questi Amministratori la seguente domanda:
Visto il carico di inquinamento che insiste su tutta la Piana, che dal 2005 è
sicuramente aumentato, quanto è l’impatto aggiuntivo in presenza o meno
dell’inceneritore di Case Passerini?
E dovranno, questi Signori Amministratori, confrontare questo impatto con possibili
alternative tecnologiche, cioè, dovranno soprattutto rispondere alla seguente
domanda: Non posso usare altre impiantistiche alternative che non inquinano così
tanto?
Ed esistendo gli impianti a freddo che non inquinano, e li hanno pure visitati dopo il
referendum di Campi, sarà molto difficile dire di no!
“E' molto grave “ continua il comunicato” perché questo sta ad indicare la tendenza
(come già è accaduto in sede di pianificazione), ad una decisione precostituita, a
prescindere dai risultati dell’istruttoria che si aprirà sulla VIA.
Questo mette in discussione l'autonomia e l’imparzialità degli uffici provinciali dal
decisore politico, quando dovranno effettuare la valutazione finale sull’impatto
dell’inceneritore.”
Tradotto: come ci si può fidare della valutazione se l’inceneritore è o meno
compatibile, se la tendenza, già manifestata in fase di pianificazione, è a voler
l’inceneritore, indipendentemente dai risultati della compatibilità?
Hanno davvero ragione i Comitati quando affermano “Il clima creato
dall’amministrazione provinciale e dai proponenti l’impianto richiede che sul
procedimento di VIA venga esercitato un forte controllo da parte dell'opinione
pubblica sull'operare dell’Amministrazione.”
Cos’è questa se non sfiducia nell’ obiettività delle istituzioni e negli uffici pubblici
che sono demandati a dare un sì o un no, che può non compiacere il decisore politico?
Per noi, che crediamo nelle Istituzioni Democratiche, è un allarme serio quando aree
consistenti ed in crescita di cittadini manifestano la loro sfiducia nell’obiettività delle
scelte delle Istituzioni ed addirittura invocano la necessità che “venga esercitato un
forte controllo da parte dell'opinione pubblica sull'operare dell’Amministrazione.”
Del resto, obiettivamente, questi cittadini attenti e motivati dal bene comune, come
possono sentirsi tutelati dalle Istituzioni, quando denunciano che:
“… mentre sono in calendario nei prossimi giorni audizioni del Consiglio
Provinciale, riguardanti i Piani Alternativi dei Comitati della Piana FI-PO-PT e del
Valdarno, le decisioni siano già state prese.” ?
i sentireste tutelati Voi, cari Consiglieri della maggioranza? O vi sembrerebbe di
essere presi in giro, anche in un “percorso partecipativo fatto di audizioni”? A che
servono quelle audizioni sui Piani Alternativi sui Rifiuti, se le scelte si fanno in modo
precostituito, senza vedere se nei Piani Alternativi c’è qualcosa di meglio?
E poi guardate, non c’è niente per cui ogni Sindaco o Consigliere possa compiacersi
quando, e uso le stesse parole del comunicato : ”l'ATO Toscana centro, ignorando
ogni approccio di precauzione, vuole costruire l'inceneritore di Case Passerini che
esporrà i cittadini a sostanze cancerogene e mutagene con un rischio tanto inutile
quanto evitabile” e sottolineo le parole “rischio tanto inutile quanto evitabile”.
Il documento continua riportando quella che è ormai diventata un’opinione molto
diffusa tra le persone: “Tutti sanno che anche gli inceneritori moderni sottopongono
le popolazioni ad un'esposizione prolungata di metalli pesanti, diossine e particolato
ultrasottile, tutte sostanze che sono pericolose per la salute anche se in quantità
piccolissime, infatti sono definite dalla letteratura scientifica ‘a tolleranza zero’.
E cita “ lo studio Moniter, che è costato nel 2007 alla Regione Emilia-Romagna oltre
3 milioni di euro per indagare gli effetti sanitari e ambientali degli inceneritori di
HERA presenti sul suo territorio” e che “, ha ancora una volta dimostrato,
nonostante limiti metodologici, precisi segnali di allarme e ricadute negative per la
salute delle popolazioni esposte come: eccesso di linfomi Non Hodgkin a Modena,
aumento di rischio di nascite pre-termine e possibili aumenti di rischio tanto per
patologie tumorali che non tumorali, per di più coerenti con altre segnalazioni
emerse in letteratura(vedi comunicato stampa ISDE-Ulteriori considerazioni sullo
studio Moniter- del 23/01/2012).
e infine il documento ricorda la partita economica : “è molto grave che da un punto
di vista economico si prevedano già costi tariffari di 165 euro a tonnellata, mentre in
altri contesti nazionali questi sono costi assai inferiori.( sotto i 100 euro- Veneto-99,
Treviso 96, Priula 95)) Lo stesso impianto, che secondo il piano industriale sarebbe
dovuto costare 100 milioni di euro, adesso è stimato a 135 milioni. Ciò evidenzia
ancora una volta che i costi per i cittadini e per le imprese sono destinati ad
aumentare. A questo si dovranno poi aggiungere gli oneri finanziari che le banche
imporranno”
Noi non crediamo che se ne rallegreranno cittadini ed imprese che con la TIA
dovranno sopportare il debito contratto con le banche finanziatrici, anzi siamo sicuri
che si indigneranno al sapere, e do un’anticipazione dal documento di sintesi del
Piano Alternativo dei Rifiuti che sarà nei prossimi giorni presentato dal
Coordinamento dei Comitati dell’ATO centro che, “I costi del Piano Alternativo
sono estremamente minori, almeno del 70% rispetto a quelli del Piano
Interprovinciale ATO Toscana Centro, principalmente per il non ricorso agli
inceneritori (i costi di un inceneritore sono anche enormemente più alti di qualsiasi
altro trattamento a non combustione), ma anche per il risparmio sullo smaltimento
(costo evitato per mancato smaltimento) e per il risparmio sul costo delle raccolte
domiciliarizzate rispetto a quelle stradali.”
Davvero un progetto obsoleto ed antieconomico, oltre che pericoloso, anche se
disegnato da un ottimo architetto che ha mascherato un “sepolcro al buon senso”
Certo, la sua arte avrebbe meritato una causa migliore !
Ognuno di Voi, Consiglieri di maggioranza, PD, Sinistra Ecologia e Libertà, Italia dei
Valori, crede che ci sia ancora qualche motivo di compiacersene?
E per favore SEL e Italia dei valori, un po’ di dignità! State su una staffa sola!
Non potete andare dai Comitati a dire che non siete d’accordo con il Piano dei Rifiuti,
quando poi siete nelle maggioranze e compartecipate tutto.
E complimenti anche a chi preferisce rimanere zitto, nascosto o ingoiare, sarà anche a
causa vostra se Sesto Fiorentino rischia di essere conosciuta come “l’inceneritore di
Firenze”.
La partita sull’inceneritore a Sesto, è bene saperlo tutti, è aperta, oggi più che mai!
Sesto Fiorentino, 31 gennaio 2012
Fabrizio Vettori

Commenti (1) >> feed
Un sepolcro per i sepolcri imbiancati
scritto da msirca, febbraio 03, 2012

fra sepolcri imbiancati si fanno caldo... spero, ma sono pressochè sicura, che quello della Aulenti rimanga così come è, una voragine in cui vogliono sotterrare la Democrazia e la legalità ma in cui sotteremo questi amministratori pavidi e ignoranti

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