Fusti tossici finiti in mare a Gorgona |
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Scritto da Redazione
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domenica 15 gennaio 2012 |
da Greeenreport: Fusti tossici finiti in mare a Gorgona: ecco come sono andate le cose
13 gennaio 2012
Dopo le interrogazioni parlamentari e le manifestazioni, fonti delle
Capitanerie precisano i contorni della vicenda e soprattutto la
tempistica. La Capitaneria di porto di Livorno, appresa la notizia della
caduta in mare dei semirimorchi nella stessa giornata del 17 dicembre,
quando i fusti sono finiti in mare nelle acque a nord di Gorgona,
avrebbe subito informato, oltre gli enti superiori, anche le Prefetture
di Livorno e Pisa, i Vigili del fuoco e i Comuni di Pisa e Livorno.
Nella nota inviata si parla di 38 mila chili di «Catalizzatore a base di
ossidi di cobalto e molibdeno esausto» contenuto in fusti, secondo la
prima scheda tecnica rilasciata dalla compagnia di navigazione Grimaldi.
Solo dopo la sostanza è stata definita «Catalizzatore a base di ossidi
di nickel e molibdeno esausto».
La Capitaneria di Livorno avrebbe avviato subito ricerche in mare, che
non hanno avuto esito, e poi ha inoltrato la diffida nei confronti
dell´armatore proprietario dell'eurocargo Venezia della Grimaldi perché
si impegni a ritrovare e rimuovere dal mare i fusti e che sembra aver
sortito l'effetto sperato con l'assunzione, da parte dell'armatore,
delle prime iniziative per ricercare e recuperare i fusti.
Visto l'esito negativo delle ricerche svolte in mare da motovedette e
mezzi aerei della Guardia Costiera, sembra ormai certo, come avevano
anticipato greenreport.it e Legambiente, che i fusti non galleggiano e
che con ogni probabilità siano finiti tutti sul fondo del Banco di Santa
Lucia, probabilmente tutti insieme o in diversi "rilasci" nell'arco di
tre ore di navigazione, in un'area con fondali fra i 150 ed i 600 metri
rimasta tracciata nelle registrazioni satellitari delle Capitanerie di
Porto della rotta eseguita dalla nave nel giorno dell'incidente,
registrazioni che sono già a disposizione del ministero dell'ambiente.
Se così fosse il rischio che i bidoni non riescano a resistere alla
pressione sarebbe grande, per non parlare della difficoltà di
rintracciarli se la "Venezia", invece di perdere quel carico pericoloso
in una sola volta lo avesse "seminato" in più volte lungo la sua rotta
nel mare in tempesta.
All'incontro che si terrà il 16 gennaio a Livorno con il ministro
dell'ambiente Corrado Clini sulla vicenda dei bidoni finiti in mare a
Gorgona ci saranno anche il Vice Presidente del Parco nazionale
dell'Arcipelago Toscano Angelo Banfi e la direttrice Franca Zanichelli.
Il Prefetto di Livorno ha così corretto una svista contenuta nel primo
invito, diffuso sulla stampa, che non comprendeva tra le istituzioni
invitate proprio l'Ente Parco che si occupa della protezione di Gorgona e
del suo mare.
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