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 https://www.lagazzettadilucca.it/cultura/ercolini-ospite-del-pianeta-terra-festival

Ercolini ospite del "Pianeta Terra Festival"

 

 

Sabato 8 ottobre alle ore 19 presso la sala sala convegni di Confindustria toscana nord sita a Lucca in piazza Bernardini, 41 Rossano Ercolini, goldman environmental prize 2013, sarà ospite del Pianeta Terra festival, che vede studiosi nazionali e internazionali confrontarsi per costruire una visione nuova per il futuro del nostro Pianeta.

All’evento, dal titolo “Dall’ego-logia all’eco-logia: quando i cittadini possono fare la differenza”, sarà presente con Ercolini anche Samir de Chadarevian, advisor, storyteller ed editorialista.

Entrambi dialogheranno con Irene Ivoi sull’importanza di ripensare ad un modello economico, antropologico e culturale del tutto ego-logico e inadeguato a risolvere le grandi sfide dei nostri tempi.

Dall’ego-logia all’eco-logia, un gioco di parole che fa appello ad una sfida:  il passaggio dal “modello lineare” (estrazione, produzione, consumo, smaltimento) centrato sullo sfruttamento sconsiderato della natura al “modello circolare” basato sul rispetto dei tempi e dei modi della rigenerazione ambientale.

L’ingresso all’incontro è gratuito fino ad esaurimento posti.

 

 

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Scritto da Redazione   
venerdì 13 maggio 2011

 (un interessante spunto per riflettere, riceviamo e volentieri pubblichiamo..)

...Insomma c’è molto di non detto in questa battaglia sull’aereoporto. C’è molto sottotesto che non è stato spiegato ai cittadini. Come fare fronte comune con chi ha fini inconfessati ma non tollera di sentirselo dire? Come combattere insieme se si ha la netta sensazione che l’obiettivo sia comune sulla carta, ma che in realtà sia ognuno per sé e l’inceneritore per tutti?

Dal blog di Campi Bisenzio

Tutti uniti ! Tutti insieme ! Ma scusa quello non è il sindaco ?

Ricevo e pubblico da parte della Lista Civica No-Inceneritore di Campi Bisenzio.

A volte le cose bisogna spiegarle più volte. Benché i lettori di questo blog sappiano che ci sono stati già molti nostri interventi contro il raddoppio dell’aereoporto di Peretola, ci sono ancora molti che ritengono che le posizioni di questa lista indeboliscano un fronte che si batte contro il raddoppio del medesimo aereoporto; ad esempio, Fabrizio Nucci, che ne scrive su Metropoli di venerdì 30 a pagina 28. Il motivo dell’indebolimento sta in questo: che questa lista non fa fronte comune con i sindaci. Non si esprime a loro favore. Anzi non perde occasione per dare loro addosso. In questo senso, Nucci non ha torto nel sottolineare il fatto che non tutti i nemici dell’aereoporto stanno tutti allineati. Fin qui l’analisi è perfetta. Manca solo un ultimo punto di chiarificazione: perché?
Sarebbe facile rispondere che i signori sindaci non si sono affatto sognati di richiedere il nostro sostegno, benchè li avessimo sollecitati a appellarsi ai cittadini durante il consiglio comunale di fine marzo 2011 alla presenza del sindaco di Prato e del presidente della Provincia. Si potrebbe anche dedurre che tutti costoro non vogliano gli incontrollabili comitati tra i piedi e preferiscano combattere le loro battaglie nelle stanze chiuse delle riunioni di partito – e che quindi la faccenda di chi non vuole fare fronte comune resti alquanto impregiudicata rispetto al giudizio di Nucci. Però sarebbe una risposta, in fondo, disonesta; è chiaro che le differenze sono più profonde. Ed eccole qui.
In soldoni, lo diciamo alla buona, ci viene chiesto di sostenere la battaglia di chi afferma di volere una VIS a tutto tondo come arma contro l’aereoporto salvo poi affermare in piena tranquillità di coscienza che le infrastrutture già decise non verranno rimesse in discussione dalla proposta nuova VIS. Ma se non rimette in discussione tutto, come fa questa VIS a essere a tutto tondo? Di queste continue ambiguità, furberie, distrazioni astute, la politica del PD nella Piana è stracolma. Forse questo modo di fare politica andrà bene per loro; ma ai comitati dei cittadini non si può proporre una politica così. Un altro esempio: la VIS o rimette in discussione tutto o in realtà non sposta nulla, perché non è una procedura prevista dalla legge. La regione ha già avviato una nuova e più globale VAS (valutazione ambientale strategica) di cui la variante al PIT costituisce già la prima parte.
In tutti i possibili scenari descritti dalla VAS (raddoppio dell’aereoporto tramite pista parallela; raddoppio tramite pista allungata; nessun intervento) l’inceneritore è l’invariante. Nulla vieta che la nuova VIS si faccia, ma che intanto, una volta che il consiglio regionale abbia approvato la variante al PIT (e il voto è previsto a giugno, quindi manca poco), la regione vada avanti facendosi forte della VAS (che la VIS non ha nessun potere di bloccare). E sulla questione della pista, ricordiamocelo, decide la società Aereoporto di Firenze. Allora perché invece di opporsi direttamente agli scenari previsti nella VAS i comuni hanno deciso di chiedere una nuova VIS che però salva il pregresso, aprendo un doppio procedimento che rischia seriamente di essere un inutile doppione? Forse perché opporsi alla VAS significava appunto mettere in pericolo l’agognato inceneritore mentre chiedere una nuova VIS che però non rimette in discussione le infrastrutture già decise no? E che faranno quando a giugno il consiglio regionale avrà approvato la variante al PIT?
Faranno ricorso al TAR, come noi contro l’inceneritore? Voi lo sapete? Qualcuno ce lo ha detto? Tra l’altro, non è che tutti i punti della variante al PIT siano cattivi. A noi l’idea che la regione possa mettere un freno agli appetiti cementificatori dei comuni che, per incassare gli oneri di urbanizzazione, non si sono fatti scrupolo di abusare (uso questo termine per evitare guai legali; ne dovrei impiegare uno molto più duro) del nostro ambiente, non sembra mica tanto sbagliata. Dietro la difesa della autonomia dei piani strutturali comunali c’è questo: il diritto di svendere l’ambiente per continuare a incassare gli oneri di urbanizzazione. Ma non è la nostra battaglia.
Insomma c’è molto di non detto in questa battaglia sull’aereoporto. C’è molto sottotesto che non è stato spiegato ai cittadini. Come fare fronte comune con chi ha fini inconfessati ma non tollera di sentirselo dire? Come combattere insieme se si ha la netta sensazione che l’obiettivo sia comune sulla carta, ma che in realtà sia ognuno per sé e l’inceneritore per tutti? E in queste condizioni, che cosa dovremmo fare, correre in difesa di amministrazioni che non ci dicono tutto e che ci vorrebbero trattare, per dirla come va detta, da utili idioti, e farci tirare dentro uno scontro che per ora è restato tutto interno al PD per far trionfare la causa di quelli che, una volta incassata la vittoria, ce lo butterebbero nel baugigi realizzandoci l’impianto di case Passerini? E perché non ci chiedete anche di suicidarci? Quindi è ovvio come vanno le cose; i comitati, che sono e restano contro il raddoppio dell’aereoporto, faranno la loro battaglia, ma da comitati dei cittadini; i signori sindaci, nelle stanze chiuse di partito, si faranno la loro. E’ inutile imputare ciò a questa lista; non siamo stati noi né a scegliere né la materia del contendere né il campo di battaglia e neanche l’uso delle armi. Dopodiché, combattiamo con le armi che abbiamo; magari da idioti, ma inutili a questo giochini. Semmai ci sarebbe da riflettere su un’altra cosa; la totale incomprensione e sfiducia tra partiti e comitati che qui nella Piana impera. Non si tratta di un destino; altrove, a Capannori, in Val di Susa, ciò non avviene. Se qui avviene, è perché si vuole che avvenga. Io credo che politici responsabili dovrebbero riflettere attentamente su questo, soprattutto in periodo di astensione elettorale crescente e di maggioranze bulgare che non sono più tali. Anche perché i comitati sono di solito formati dai cittadini più coscienti, attivi e informati. La loro comparsa è la spia di una sofferenza della politica che non sarà più possibile ignorare a lungo.
Un’ultima notazione prima della fine. Sempre Nucci osserva sul medesimo Metropoli a pagina 10 che “la pista parallela è un’assurdità in termini di impatto ambientale ed economico… che non può reggere al confronto democratico e che quindi può essere solo imposta con buona pace del modello di governance toscano tanto sbandierato”. E’ certamente vero. Ma provate a sostituire, nel periodo precedente, l’espressione “la pista parallela” con “l’inceneritore di case Passerini”. Non funziona tutto ugualmente? Non è tutto quanto altrettanto certamente vero? Non ha dimostrato il referendum del dicembre 2007 che l’inceneritore non regge al confronto democratico e lo si può solo imporre?
E allora perché quello non può essere messo in discussione e l’aereoporto sì? Le ragioni di chi sostiene che l’aereoporto è una catastrofe ambientale mentre l’inceneritore è necessario si rivoltano loro contro come cani che azzannano il padrone. No, mi dispiace, ma in questa faccenda dell’aereoporto c’è qualcosa che puzza di bruciato lontano un chilometro. E i cittadini, ormai, hanno buon naso.
PAOLO LOMBARDI – PIETRO MUGIONE

Commenti (1) >> feed
VIS roboris robori
scritto da redazione, maggio 13, 2011

traduzione: la forza, della forza, alla forza (per chi non ricorda il latino)

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